Discussione:Bonanni (famiglia abruzzese)
Ultimo commento: 2 mesi fa, lasciato da 151.25.76.143 in merito all'argomento No unione
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No unione
modificaLa pagina non è da unire con quella della famiglia Bonanno siciliana perché, appunto, due famiglie distinte. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.44.130.242 (discussioni · contributi) 10:41, 8 gen 2021 (CET).
- Perché sarebbe da unire con la voce dell'altra famiglia (siciliana)? --Meridiana solare (msg) 17:15, 24 feb 2022 (CET)
- vedasi fonti in voce --Davipar (parliamone) 22:55, 24 ott 2022 (CEST)
- Secondo fonti dell'archivio di L'Aquila la famiglia potrebbe infatti essere autoctona, ma ancora non v'è assoluta certezza --Ocre (msg) 12:21, 6 nov 2022 (CET)
- In riferimento a quanto scritto in grassetto nella parte finale della pagina http://giuseppebonanno.blogspot.com/2022/02/i-bonanno-sono-una-famiglia-nobile.html di seguito riportato:
- Ci sono anche altre pretese oltre quelle del Conte di Villalta. Una famiglia dell'abruzzo e di Napoli chiamata Bonanni, sponsorizzati dal Davipar, pretendono una parentela con la famiglia Siciliana Bonanno, parentela infondata e non riconosciuta dalla Consulta Araldica del Regno . Originari di Napoli, di Aquila, Camerino e Matelica, portano il titolo di baroni di Ocre e lo stemma araldico è diverso da quello concesso per diploma dalla Consulta Araldica del Regno alla famiglia Bonanno . Il riferimento a una lettera in data del 24 maggio 1691 mandata da Agesilao Bonanno, duca di Castellana del ramo di Sicilia (estinto) che riconosceva ai Bonanni di L'Aquila una sua parentela non ha valore araldico e legale in quanto solamente il Re ("Fons Honorum") può dare un riconoscimento dei titoli e quindi dello stemma. Lo stesso vale per la lettera scritta da Giovanni Bonanno, principe di Petrulla, duca di Castellana e di Angiò e ministro plenipotenziario di Napoli a Vienna, il 2 febbraio 1843 a Cesidio Bonanni d'Ocre donandogli un blasone effigiato su un suggello per riaffermare l'uniformità dei blasoni dei Bonanni di Sicilia e di L'Aquila. Questa donazione non è valida come investitura araldica per lo stesso motivo, che ogni investitura deve venire dal Sovrano ("Fons Honorum").
- si fa presente quanto segue:
- Sono il figlio di un componente dei baroni Bonanni (ramo abruzzese). Mi è stata segnalata questa sua precisazione, addirittura in grassetto, a proposito di eventuali pretese ma, con tristezza, leggo che c’è molta confusione, frutto di chi si ferma alle apparenze e non va alla fonte. Non so chi sia Davipar visto che, nella foga e superficialità di tali precisazioni, non ne viene specificato il ruolo. In ogni caso scrivo a titolo personale per chiarire questo guazzabuglio di informazioni da lei citate che mischia, sbagliando, la provenienza da Napoli, da L’Aquila, da Camerino e Matelica. I baroni di Ocre non hanno alcuna affinità con Camerino e Matelica, ma sono una famiglia di inizio ‘400 originaria di Ocre in provincia di L’Aquila).
- Nessuno pretende (come lei sostiene) parentele: sono gli autori antichi (Palizzolo Gravina, L’annuario della nobiltà italiana, il Crollalanza, il De Spucches, il Libro Della Nobiltà Italiana – Collegio Araldico Roma del 1933-36 e altri) che le riportano, basterebbe leggere i loro scritti… Personalmente li ritengo poco credibili, dato che non citano fonti, e quindi non penso ci siano legami tra gli abruzzesi e i siciliani, ma reputo siano due famiglie distinte anche perché, nelle annose ricerche archivistiche, non ho trovato atti che dimostrino parentele.
- Riguardo il riferimento a una lettera datata 24 maggio 1691 e a un’altra del 2 febbraio 1843, anche queste notizie provengono da un autore del passato (Giulio Gagliardi 1877) che non cita fonti, quindi restano mere supposizioni e, reputandomi molto razionale, non posso che rigettarle (spero che lei, per affermare quanto dice all’inizio dell’articolo, fino a prima del 1285, abbia fonti certe a sostegno e non gli sproloqui di qualche autore antico… Anche sul Conte di Villalta ho seri dubbi). Gli Agesilao e Giovanni che lei cita, se fosse vera la supposta parentela, non avevano certo l’autorità per conferire titoli e/o stemmi, ma avrebbero semplicemente riconosciuto un’eventuale realtà basata sull'albero genealogico (che, come scritto, al momento non è suffragata da atti notarili o similari).
- Chiarisco che nessuno pretende riconoscimenti di blasoni: resta comunque il fatto che i due stemmi, oltre al cognome, sono pressocché identici, gatto nero passante su campo d’oro (rilasciato ai Bonanni di mia pertinenza dalla Consulta araldica).
- Augurandomi che tutto sia chiarito la esorto, per mere questioni di interesse storico, a pubblicare le fonti in caso di ritrovamenti genealogici che dimostrino il legame Sicilia - Abruzzo.
- Cordiali saluti --151.25.76.143 (msg) 14:25, 15 set 2024 (CEST)