Discussione:Maximilien de Robespierre

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Maximilien de Robespierre
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Sottolineo che i sanculotti non sono miserabili, né proletari bensì borghesi proprietari di botteghe, piccoli commercianti, artigiani. Sottolineo inoltre che la quantità di operai durante la rivoluzione francese era bassissima.

Gravidanza di 17 mesi?

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Nella sezione "le origini" in "biografia" si legge che "Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierre nacque ad Arras (Artois), nel nord della Francia, alle due di notte del 6 maggio 1758" e che suo padre François de Robespierre "il 2 gennaio 1757, sposò Jacqueline Marguerite Carraut (1735-1764), figlia di un birraio, già incinta di Maximilien".

L'informazione è contraddittoria e inverosimile, perché pare accreditare il fatto che M.R. sia stato concepito in più di 17 mesi di gravidanza! https://twitter.com/UgoQuinzi/status/838640165417598977

terrore non terrore rosso

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Non mi risulta, salvo errore che si parlasse di terrore rosse. Ho trovato piuttosto che ai bianchi monarchici si opponevano i bleu (blu) repubblicani.--Massimo Macconi 15:13, 7 giu 2006 (CEST)Rispondi

vittime solo nella media borghesia?

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Parimenti ho tolto il passaggio che individuava le vittime solo fra i borghesi credo che i contadini della Vandea uccisi con le loro famiglie debbano essere considerati fra le vittime del terrore--Massimo Macconi 15:15, 7 giu 2006 (CEST)Rispondi

frase non troppo chiara

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Minacciò alcuni deputati che avevano – a suo parere – agitò ingiustamente e avevano ecceduto nei loro poteri e che andavano dunque puniti ??????????????? 12.05 28 luglio 2006

dettagli

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mi sono informato e posso precisare che ci sono fonti che robespierre in un tentativo di suicidio (per non essere preso)si fracassò la mascella

Caro Napoleone Bonaparte, quali sono queste fonti? Riporto da [www.cronologia.it/storia/a1794c.htm cronologia.it]: "28 LUGLIO - In mattinata, alle ore 10.30, le Guardie Nazionali, fedeli alla Convenzione e comandate da Barras, si impadroniscono, senza trovare resistenza, dello Hotel de Ville ed arrestano numerosi dirigenti giacobini fedeli a Robespierre. - Il fratello di Robespierre, Augustin, nel tentativo di sfuggire alla cattura, si getta da una finestra e si fracassa sul selciato, dove verra' raccolto moribondo. Anche Maximilien cerca di opporre resistenza, ma un colpo di pistola, sparato dalla guardia Merda, gli fracassa la mascella. Tutti i prigionieri catturati, 22, vengono condotti alla Conciergerie per un formale atto di riconoscimento della loro identita' e poi avviati alla ghigliottina ed immediatamente giustiziati. CHARLES ANDRE MERDA, nato a Parigi il 10/1/1770 e morto l'8/9/1813 nella battaglia della Moscova. Semplice gendarme della Guardia Nazionale, fara' una brillante carriera militare grazie a quel colpo di pistola che ha fracassato la mascella dell'Incorruttibile. Napoleone Bonaparte lo promuovera' colonnello e Barone dell'Impero." Capisco che il nome dell'attentatore dia fastidio... Ne uccide più il ridicolo che la spada. Se non mi citi le tue fonti, correggerò nuovamente la sezione.--Apologeta 12:45, 28 ago 2006 (CEST)Rispondi

Così come sulla pagina inglese ho ripristinato la versione storicamente più accreditata, lasciando anche la tesi sul suicidio.--Apologeta 10:50, 31 ago 2006 (CEST)Rispondi

Testo spostato da corpo della voce

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Sposto qui il testo seguente, POV e privo di fonti, che era stato inserito nella voce ma che può costituire uno spunto per un miglioramento della stessa, per chi avesse voglia di modificarlo e approfondirlo meglio:

Da questo è evidente come il personaggio di Robespierre non corrisponda assolutamente al clichè di tiranno sanguinario entro il quale è generalmente rappresentato (nel Memoriale di Sant'Elena, Napoleone lo definì "il capro espiatorio della Rivoluzione"). Quando Marx scrive (nel 18 brumaio di Luigi Bonaparte) che per instaurare la società borghese della Rivoluzione Francese sono stati necessari, tra l'altro,l'eroismo e l'abnegazione, è certamente anche a Robespierre (oltre che a Desmoulins, Saint-Just e Danton) che si rivolge il suo pensiero. Un altro intellettuale ha osservato che Robespierre è stato probabilmente l'unico,nella storia francese, a meritarsi quel soprannome di Incorruttibile che vorremmo avessero tutti i politici. Al tempo stesso, non si può nè negare nè giustificare la sua "sanguinarietà". In quanto punto d'incontro tra alcuni degli ideali più nobili della Rivoluzione Popolare (democrazia, rispetto e solidarietà tra tutti i ceti) e quelli più violenti, attraverso Robespierre vediamo immediatamente quale nugolo di contraddizioni fosse la Rivoluzione stessa.

"Estrema sinistra"

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Ho tolto l'aggiunta "oggi si direbbe d'estrema sinistra". Lo direbbe colui che ha scritto questa boiata, è soggettivo e il "si" passivante è inappropriato. Non si danno etichette politiche moderne ad un personaggio giudicato "negativo" solo per screditare la fazione interpellata. E' estremamente scorretto e non in linea con le regole di Wikipedia.

[Utente:Perozzi|Perozzi 1:04 9 gen 2008]

La distinzione destra e sinistra nasce proprio dalla disposizione dei deputati nell'aula dell'assemblea costituente francese del 1789. Alla sinistra presero posto i rappresentati del terzo stato (tra i quali Robespierre e i futuri giacobini). La distinzione divenne ben presto rappresentativa delle rispettive posizioni ideologiche. Se successivamente, gli esponenti delle posteriori correnti ideologiche che oggi definiamo appunto di sinistra (socialisti, comunisti ecc.) hanno voluto conservare tale definizione e denominazione significa chiaramente che si riconoscevano (come è facile dimostrare) in quelle istanze politiche e se ne consideravano continuatori. Quindi dove sarebbe la scorrettezza? Non si tratta di applicare distinzioni moderne a fatti antichi che non c'entrano con tali distinzioni (ad esempio Guelfi e Ghibellini)... ma proprio al fatto storico che le ha determinate direttamente ed esplicitamente e che tuttora ne è alla base. Se c'è da vergopgnarsi o sentirsi infamati a essere ricondotti ai terroristi giacobini... la colpa non è di chi rileva storicamente l'inevitabile discendenza ma di chi l'ha sempre fatta propria e rivendicata continuando a definirsi... di sinistra. GP

Ottimo inizio della guerra con l'Austria

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Ho tolto l'accenno ai risultati iniziali nella guerra contro l'Austria perché errati: la guerra inizia in maniera tutt'altro che ottima, con le truppe austro-prussiane che minacciano la stessa Parigi.

--Egoron (msg) 01:27, 20 mar 2009 (CET)Rispondi

Donald Greer, chi era costui ?

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Cit. Cavanna (che non e´un storico) cita un certo Donald Greer. Chi sarebbe costui? [1]

Donald Greer è uno storico-sociologo, docente ad Harvard dagli anni '30 agli anni '60 che pubblicò due studi statistici [2] [3]relativi agli effetti demografici della rivoluzione sulla popolazione di Francia. I suoi studi non mi risultano tradotti in francese o italiano, ma vengono puntualmente citati in saggi storici [4] sulla Vandea e sul Terrore, di solito orientati su posizioni filo-cattoliche (non per questo necessariamente trascurabili). Di più nin sò. --Nivola (msg) 22:06, 25 mag 2009 (CEST)Rispondi

Ok, quindi abbiamo scoperto che la "nuova scuola di pensiero" cita due libri uno del 1935 ed un altro molto piu' "recente" del 1951. A parte il Greer su cosa si basano i novelli pensatori? --Rifrodo (msg) 12:40, 26 mag 2009 (CEST)Rispondi

Non essendo tra questi non saprei. --Nivola (msg) 14:31, 26 mag 2009 (CEST)Rispondi

Ottimo, allora aspettiamo lumi in materia. Riguardo il terrore il libro rilevante e' quello del 1935. A quell'epoca di cosa ti occupavi Nivola? --Rifrodo (msg) 15:48, 26 mag 2009 (CEST)Rispondi

PS

Io raccoglievo pomodori nel foggiano.

Io, probabilmente, ero uno degli orfani del buon di Fiorenzo da Fossano. --Nivola (msg) 15:55, 26 mag 2009 (CEST)Rispondi

Mi spiace, siccome non e' enciclopedico non lo puoi citare qui. Pomodoro, invece, e' molto enciclopedico. --Rifrodo (msg) 15:57, 26 mag 2009 (CEST)Rispondi

Mi spiace di considerare che abbiate cancellato un passo corredato di fonti (Cavanna era uno storico del diritto. Donald Greer era uno storico. Il libro è del 2005, non del 1935. Peraltro è un tomo universitario della Cattolica e della Statale di MIlano, quindi ha una certa autorevolezza, se permettete) per via di uno scambio di battute tra voi. Questo potrebbe essere tacciato di vandalismo. Peraltro trovo anche irrispettoso il vostro atteggiamento (es. "A parte il Greer su cosa si basano i novelli pensatori")considerato che il libro da me citato è opera, tra l'altro, di docenti universitari attualmente in carica come Stefano Solimano e Alberto Liva (che hanno aggiornato il libro rifacendosi agli archivi di stato di Parigi e a ricerche della Sorbona, tutte citate nel libro), certamente più preparati di voi due e di me. --AndreaFox (msg) 15:40, 8 giu 2009 (CEST)Rispondi

I novelli pensatori non sono tanto novelli se si basano su un libro del Greer del 1935. Prova per favore a rispondere alla domanda: a che data risale la ricerca del Greer citata nel tuo libro del 2005? Grazie, --Rifrodo (msg) 11:31, 9 giu 2009 (CEST)Rispondi

Perchè continui a scrivere "novelli"? Chi ha detto che sono "novelli"? Sicuramente non l'ho scritto io nell'aggiungere il passo. Il fatto che in Vandea vi siano stati massacri, il fatto che a Parigi caddero migliaglia di teste e il fatto che tutto questo accadde sotto il comitato di salute pubblica e per suo ordine è fatto notorio: lo trovi in qualsiasi libro di storia, anche scolastico, e perfino sulle voci di wikipedia dedicate alla rivoluzione francese. Quindi questa corrente storiografia che tu chiami "novella" è una corrente storiografica di lunga tradizione e ancora oggi largamente maggioritaria. Il libro di Cavanna è semplicemente molto dettagliato sulla questione, ma non era neppure necessario che si inserisse una fonte a riguardo, perchè non credo che vi sia qualcuno che in buona fede ignora cosa sia il "terrore", di cui si insegna a scuola sin dalle elementari. E giusto per far capire quanto sia pretestuosa la polemica sulla validità del passo: ecco la pagina in cui si attesta l'uso del libro a livello universitario, sia alla Statale (http://www.historia.unimi.it/sezione/corsodiritto1.htm) che alla Cattolica di Milano (http://www2.unicatt.it/pls/catnews/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=11959) che in tante altre università italiane ed è peraltro stato continuamente aggiornato, in ultimo, tra gli altri (perchè al libro hanno contribuito in molti), da Stefano Solimano (Professore ordinario di storia del diritto moderno e contemporaneo nella Università cattolica del S. Cuore), Carlo Castronuovo (Professore ordinario di diritto civile nella Università cattolica del S. Cuore)e Antonio Padoa Schioppa. Continui a credere che il passo sia giustificato solo in base al riferimento a Donald Greer (il libro l'avevo preso in prestito in Cattolica; non mi risulta che si riportasse la data del lavoro di Greer: non sò dirti se era degli anni 30, 40, 50, 60, 70 o 80, ... comunque vedendo qui -http://www.theguillotine.info/bookshop/2-11251-Donald+Greer-Author-sr-1.html- direi che un lavoro di harvard è difficilmente opinabile e che l'autore scrisse perlomeno sulla materia sino al 1966 e non al 1935: comunque, per inciso, faccio notare che le stime sulle vittime del nazismo risalgono agli anni 40: che facciamo le togliamo? la verità col tempo diviene menzogna? i lavori degli storici diventano buffonate?) : se tu avessi in mano invece il libro potresti leggere che vengono riportati i documenti (tratti degli archivi di stato di parigi e da quelli della sorbona) in cui sono contenuti i provvedimenti di governo firmati Robespierre, tra cui la (famigerata) legge sui sospetti e i provvedimenti inerenti alla Vandea. Io ti ho dato tutti i riferimenti utili: se dubiti (ma credo che il tuo dubitare sia dovuto più a una tua personale visione del personaggio che a vero dubbio, dato che la legge dei sospetti, i fatti di vandea, la "dittatura" di robespierre,... sono fatti notori) qui puoi consultare il libro: http://books.google.it/books?q=%22Storia+del+diritto+moderno+in+Europa%22. Forse vorrai ribattermi dicendo -paradossalmente- che non sono fatti notori? In http://it.wiki.x.io/wiki/Dittatura si dice "L'accezione negativa di dittature è nata con la Rivoluzione francese: il Terrore giacobino instaurato da Robespierre fu chiamato "dittatura" con riferimento a un regime politico tirannico", in http://it.wiki.x.io/wiki/Rivoluzione_francese prova a leggerti "La dittatura del Terrore". Suppongo non sia nemmeno difficile cercare su google le combinazioni di "Robespierre" con "Vandea" e "Terrore" o "Dittature" per consultare uno qualsiasi delle migliaia di risultati che ti risulteranno. --AndreaFox (msg) 16:17, 9 giu 2009 (CEST)Rispondi

Tante parole per non dire l'essenziale ... La legge dei sospetti, a cui fa riferimento lo studio di Donald Greer, Incidence of the Terror During the French Revolution del 1935, fu votata dalla Convenzione su proposta dei deputati Merlin de Douai e Cambacérès. Attribuirne la responsabilità a Robespierre – come tu hai fatto - è un falso storico e pertanto la tua aggiunta nella voce Robespierre va tolta. Paola Michelangeli (msg) 17:20, 9 giu 2009 (CEST)Rispondi

Andrea a meno che tu non abbia evidenze io direi di eliminare il passo da te inserito. --Rifrodo (msg) 19:33, 9 giu 2009 (CEST)Rispondi

Io il libro l'ho inserito. Nel libro c'è scritto. Hai pure la possibilità di verificare quello che c'è scritto usando Google ricerca libri al link che ti ho inviato. Se vuoi apri una discussione al bar per chiedere il parere in maerito a altri utenti. Altrimenti, se la cancelli, lo farò io. Anzi la apro io. @Paola:Basta leggere (ma non solo) anche solo una qualsiasi voce della wikipedia italiana in merito e ti accorgeresti che quello che dicono questi storici è quanto di più condiviso vi sia (guarda in particolare http://it.wiki.x.io/wiki/Legge_dei_sospetti: gli storici interpretano il periodo giacobino come una dittatura de facto di robespierre -vedi i link del mio intervento precedente- e la legge dei sospetti venne approvata in questo periodo, applicata in questo periodo e infine nuovamente modificata al culmine del terrore nel giugno 1794). Non capisco la tua astorica difesa di Robespierre. --AndreaFox (msg) 01:23, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi

Che la legge dei sospetti – il fondamento del Terrore – non sia stata voluta da Robespierre, l’ho già scritto, è provato storicamente e non ci torno sopra.
Cito appositamente i due moderni storici francesi, noti per la loro scarsa simpatia per i giacobini, François Furet e Denis Richet, La Rivoluzione francese:
«Che il Terrore non sia stata una libera e consapevole scelta degli uomini politici della Montagna lo dimostrano ampiamente gli atteggiamenti assunti durante l’estate del 1793 [...] le misure terroristiche le verranno imposte dalla piazza; le giornate di settembre obbligheranno la Convenzione a votare l’organizzazione di un’armata rivoluzionaria, la legge contro i sospetti e il maximum dei salari e dei prezzi [...]» (I, VII, p. 262)
«E’ raro che un uomo sia stato altrettanto travisato dall’odio come Maximilien Robespierre; un odio che trasformò l’uomo di studio in un demagogo, il moderato in un sanguinario, l’astuto parlamentare in un dittatore, il deista intransigente in un detrattore della religione» (I, VII, p. 268)
Credo che sarebbe ora di abbandonare le vulgate ottocentesche e i vecchi stereotipi dei nostri bisnonni. Aggiungo che Andrea Fox dovrebbe smetterla di interpretare a modo suo le sue «fonti», cioè lo studio di Donald Greer, trasformandolo pretestuosamente in un atto d'accusa contro Robespierre. Paola Michelangeli (msg) 12:20, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi

Aggiungo che i tipetti che la proposero fecero gran carriera sotto i regimi moderati, conservatori e reazionari che succedettero. --Rifrodo (msg) 12:30, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi

Ho risposto al bar. Comunque spero che sappiate (per citare un esempio di come Robespierresia stato un uomo responsabile di simili fatti) che il nostro Maximilien cadde perchè il 26 luglio pronunciò un discorso in cui aveva annunciato di voler epurare il comitato di salute pubblica, quello di sicurezza nazionale (che intendeva abrogare unendolo al comitato di salute pubblica di cui era de facto il capo) e la convenzione. Un annuncio del genere chi può farlo se non colui che tiene le redini della francia come "dittatore"? Ma fù una mossa azzardata, perchè generò terrore tra i suoi sostenitori che si coalizzarono con i suoi nemici. Per chi dice che Robespierre non fù responsabile di questo vi cito solo le vicende umane di Hebert e Danton. --AndreaFox (msg) 18:46, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi

Fonte controversa: è conforme alla policy in materia?

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Ho inserito in http://it.wiki.x.io/wiki/Maximilien_de_Robespierre il seguente passo “Secondo una scuola di pensiero (Quella composta dal professor Adriano Cavanna e dai suoi collaboratori e presentata nella "Storia del diritto moderno in Europa", tomo secondo, Giuffrè, 2005) Robespierre è responsabile della repressione in Vandea, che cagionò oltre 120 mila morti (moltissimi uccisi mediante pratiche di annegamento collettivo o nelle fosse comuni, secondo lo storico americano Donald Greer ("Storia del diritto moderno in Europa", tomo secondo, Giuffrè, 2005</ref>), e le circa 16600 condanne a morte (sempre secondo Donald Greer ex "Storia del diritto moderno in Europa", tomo secondo, Giuffrè, 2005) eseguite nella sola Parigi nel periodo della "Convenzione Giacobina", sottolineando l'arbitrarietà della sua condotta in qualità di membro del Comitato di Salute Pubblica.”

Sinceramente ritengo che non vi fosse bisogno di inserire una fonte a riguardo di quanto da me scritto perché si tratta di argomenti noti e sui quali la storiografia è concorde: almeno mi pare che siano noti il periodo del terrore, la dittatura di Robespierre, la repressione della rivolta vandeana, le esecuzioni con la ghigliottina. Ho tuttavia trovato l’opposizione di alcuni (3) utenti che continuano a cancellare il passo ritenendo che Robespierre non sia responsabile del terrore, della vandea e delle esecuzioni alla ghigliottina, peraltro in modo molto pretestuoso (vedere la relativa discussione in . http://it.wiki.x.io/wiki/Discussione:Maximilien_de_Robespierre nonché quanto scritto nella mia talk e in http://it.wiki.x.io/wiki/Discussioni_utente:Paola_Severi_Michelangeli) e peraltro dopo aver modificato il passo da me inserito dicendo che quanto asserito era l’opinione di “una scuola di pensiero … composta dal professor Adriano Cavanna e dai suoi collaboratori”, quando invece quanto asserito è sostenuto dalla totalità degli storici e Adriano Cavanna e dai suoi collaboratori non ne sono che alcuni dei tanti sostenitori. E fanno ciò nonostante io da tempo abbia inserito una fonte, che essi non ritengono valida.

Io credo che si tratti di una fonte validissima e conforme alla policy di wikipedia: volevo chiedere il vostro parere in merito per risolvere la controversia una volta per tutte, coinvolgendo altri utenti.

Si tratta del libro "Storia del diritto moderno in Europa", tomo secondo, Giuffrè, 2005: la versione originaria era di Adriano Capanna, defunto storico del diritto e docente alla Cattolica di Milano, quella attuale è stata curata da Stefano Solimano (Professore ordinario di storia del diritto moderno e contemporaneo nella Università cattolica del S. Cuore), Carlo Castronuovo (Professore ordinario di diritto civile nella Università cattolica del S. Cuore) e Antonio Padoa Schioppa. È un testo usato sia alla Statale (http://www.historia.unimi.it/sezione/corsodiritto1.htm) che alla Cattolica di Milano (http://www2.unicatt.it/pls/catnews/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=11959). Il libro cita documenti ufficiali conservati agli archivi di stato di Parigi e alla sorbona nonché il lavoro dello storico Donald Greer autore tra gli anni 30 e 70 di una pluralità di studi statistici sulla rivoluzione francese a cura dell’università di Harvard (http://www.theguillotine.info/bookshop/2-11251-Donald+Greer-Author-sr-1.html). Che ne pensate? --AndreaFox (msg) 01:25, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi

Penso che se «la storiografia è concorde» e «quanto asserito è sostenuto dalla totalità degli storici e Adriano Cavanna e dai suoi collaboratori non ne sono che alcuni dei tanti sostenitori», non sia difficile trovare altre fonti a supporto di quanto si vuole introdurre.---Enok (Clamoroso al Cibali!) 07:40, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi
Io penso che l'obiezione di Paola sia sostanziale: il "fatto" oggettivo che lei cita va distinto dalle interpretazioni degli storici (nella tua risposta alla sua obiezione): per il primo c'è lo studio inglese, per l'interpretazione che si trattasse di fatto di una responsabilità di Robespierre ci vogliono altre fonti. Se quelle citate vengono contestate, se ne aggiungono altre, e/o si specifica che si tratta solo dell'interpretazione di alcuni e non di un "fatto" oggettivo. MM (msg) 09:30, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi
Che la legge dei sospetti – il fondamento del Terrore – non sia stata voluta da Robespierre, l’ho già scritto, è provato storicamente e non ci torno sopra.
Cito appositamente i due moderni storici francesi, noti per la loro scarsa simpatia per i giacobini, François Furet e Denis Richet, La Rivoluzione francese:
«Che il Terrore non sia stata una libera e consapevole scelta degli uomini politici della Montagna lo dimostrano ampiamente gli atteggiamenti assunti durante l’estate del 1793 [...] le misure terroristiche le verranno imposte dalla piazza; le giornate di settembre obbligheranno la Convenzione a votare l’organizzazione di un’armata rivoluzionaria, la legge contro i sospetti e il maximum dei salari e dei prezzi [...]» (I, VII, p. 262)
«E’ raro che un uomo sia stato altrettanto travisato dall’odio come Maximilien Robespierre; un odio che trasformò l’uomo di studio in un demagogo, il moderato in un sanguinario, l’astuto parlamentare in un dittatore, il deista intransigente in un detrattore della religione» (I, VII, p. 268)
Credo che sarebbe ora di abbandonare le vulgate ottocentesche e i vecchi stereotipi dei nostri bisnonni. Paola Michelangeli (msg) 12:14, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi
Perché non dare un'occhiata alle altre wiki ? Su quella inglese mi sembra che le prove storiche vadano in tutt'altra direzione. Sarebbe bello anche avere qualche riferimento in più oltre a Furet e Richet, riguardo il provato storicamente: senza fonti di provato non c'è niente.--WebWizard - Free entrance »» This way... 14:42, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi
Prove storiche e fonti riguardo a che cosa? Riguardo al fatto che con la legge dei sospetti Robespierre non c'entra niente, o sulla figura in generale di Robespierre? In quest'ultimo caso, oltre al Furet-Richet, si può leggere il Mathiez, il Vovelle, il Lefebvre o il Soboul. Naturalmente, si può sempre considerare una fonte le dichiarazioni di Louis-Sébastien Mercier o le Storie di Thiers e di Michelet, e allora la cosa cambia aspetto. È il bello della ricerca storica: si trova sempre qualcuno che ci dà ragione. Qui però il problema è se sia lecito, attraverso uno studio storico-statistico (di Donald Greer) che faceva il conto delle vittime del Terrore in tutta la Francia, concludere che il responsabile di tutte quelle vittime sia Robespierre, cosa non affermata dal Greer e dedotta invece dall'utente Andrea Fox in base alle sue personali convinzioni sul ruolo di Robespierre, convinzioni che risalgono, appunto, alla vulgata ottocentesca. --Paola Michelangeli (msg) 17:26, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi
Prove storiche e fonti riguardo a che cosa? Riguardo al fatto che con la legge dei sospetti Robespierre non c'entra niente, o sulla figura in generale di Robespierre? In quest'ultimo caso, oltre al Furet-Richet, si può leggere il Mathiez, il Vovelle, il Lefebvre o il Soboul. Naturalmente, si può sempre considerare una fonte le dichiarazioni di Louis-Sébastien Mercier o le Storie di Thiers e di Michelet, e allora la cosa cambia aspetto. È il bello della ricerca storica: si trova sempre qualcuno che ci dà ragione. Qui però il problema è se sia lecito, attraverso uno studio storico-statistico (di Donald Greer) che faceva il conto delle vittime del Terrore in tutta la Francia, concludere che il responsabile di tutte quelle vittime sia Robespierre, cosa non affermata dal Greer e dedotta invece dall'utente Andrea Fox in base alle sue personali convinzioni sul ruolo di Robespierre, convinzioni che risalgono, appunto, alla vulgata ottocentesca. --Paola Michelangeli (msg) 17:26, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi
(fuori crono) Cito la tua frase: Che la legge dei sospetti – il fondamento del Terrore – non sia stata voluta da Robespierre, l’ho già scritto, è provato storicamente e non ci torno sopra. Sul provato storicamente sembra che sia en.wiki che fr.wiki abbiano opinioni diverse, e comunque loro le fonti le hanno messe, tu non ancora (o almeno a me sono sfuggite). Sulla figura di Robespierre non entro nel merito, visto che non è la vexata quaestio. Detto questo, se guardi anche qui scopri che Robespierre non era esattamente un politico orientato al diritto costituzionale (cito una sua frase, sono fatto per combattere il crimine, non per governare). In ogni caso, ho scovato la voce francese per il terrore che mi sembra molto ampia a copre anche alcuni aspetti di questa diatriba. Dico "mi sembra" perché capisco più di uncinetto che di francese e la mia interprete ufficiale è già a letto :-) . Forse qualche spunto in più per dirimere la questione può venire da lì, visto che tutti e due avete un niveau élémentaire de français... --WebWizard - Free entrance »» This way... 00:37, 11 giu 2009 (CEST)Rispondi

Se provi a leggere il libro ti accorgerai che gli autori riconducono a Robespierre la responsabilità dei fatti in oggetto citando suoi discorsi e provvedimenti da lui firmati, da cui ne deriva il riferimento a Donald Greer. A questo punto, ti invito a leggerlo (o a leggere il capitolo che tratta del terrore nel libro), così te ne avvedi anche tu di cosa vi è scritto. In ogni caso ci sono 2 punti fallaci nel tuo discorso: 1) la citazione da te addotta si riferisca alla "montagna" quando Robespierre era giacobino 2) ancorchè la legge dei sospetti sia stata proposta da solo 2 persone, bisogna vedere chi l'ha votata: e robespierre era tra questi (e, tra i votanti, era sicuramente il politico più influente del periodo in Francia).--AndreaFox (msg) 18:41, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi

Comunque en.wiki và nella direzione da me sostenuta: "The Committee of General Security began to manage the country's internal police.Though nominally all members of the committee were equals, Robespierre has often been regarded as the dominant force and as such the de facto dictator of the country. He is also seen as the driving force behind the Reign of Terror - Louis-Sébastien Mercier called him a "Sanguinocrat" - though other participants may have exaggerated his role to downplay their own contribution after 1794.As an orator, he praised revolutionary government and argued that the Terror was necessary, laudable and inevitable. ... Robespierre expanded the traditional list of the Revolution's enemies to include moderates and "false revolutionaries". In Robespierre's understanding, these were not only ignorant of the dangers facing the republic, but also in many cases disguised themselves as active contributors to the Revolution, who simply repeated the work of others, or even impeded the progress of the patriots. ... Robespierre saw no room for mercy in his Terror, stating that "slowness of judgements is equal to impunity" and "uncertainty of punishment encourages all the guilty". ... In the winter of 1793–1794, a majority of the Committee decided that the Hébertist party would have to perish or its opposition within the Committee would overshadow the other factions due to its influence in the Commune of Paris. Robespierre also had personal reasons for disliking the Hébertists for their "atheism" and "bloodthirstiness", which he associated with the old aristocracy ... In early 1794, he broke with Danton who had more moderate views on the Terror and had Camille Desmoulins protested against it in the third issue of Le Vieux Cordelier. Robespierre considered an end of the Terror as meaning the loss of political power he hoped to use to create the Republic of Virtue. Subsequently, he joined in attacks on the Dantonists and the Hébertists.[5] Robespierre charged his opponents with complicity with foreign powers. ... In Paris, Robespierre increased the activity of the Terror. To secure his aims, another ally on the Committee, Georges Couthon, introduced and carried on 10 June the drastic Law of 22 Prairial. Under this law, the Tribunal became a simple court of condemnation without need of witnesses. The result of this was that until Robespierre's death, 1,285 victims were guillotined in Paris" --AndreaFox (msg) 18:51, 10 giu 2009 (CEST)Rispondi

Ringrazio WebWizard che con i suoi links mi permette di dirimere definitivamente la questione:
«La legge fu nei fatti un decreto votato dalla Convenzione Nazionale su proposta di Merlin de Douai e di de Cambacérès e adottato, per volontà del primo, a nome del comitato di legislazione, presieduto dal secondo». (Per chi ha un libro, vedi Soboul, p. 265)
  • Outrepassant ses droits au nom de l'efficacité révolutionnaire, pratiquant le zèle par calcul politique, le Comité de sûreté générale fut une véritable police politique inquisitoriale, qui monta des affaires politico-policières et cultiva le secret sur ses opérations. Son influence dévastatrice fut combattue par Robespierre mais maintenu par Barère, Billaud-Varenne et Collot d'Herbois
Traduzione : Il Comitato di sicurezza generale fu un’autentica polizia politico-inquisitoriale, che sollevò affari politico-giudiziari e mantenne il segreto sulle sue operazioni. La sua influenza devastante fu combattuta da Robespierre ma mantenuta da Barère, Billaud-Varenne et Collot-d’Herbois.
  • Le Comité de Salut Public fut l’un des organes de coordination de la répression. Son membre le plus influent - et le premier rentré - ne fut pas Robespierre mais Bertrand Barère de Vieuzac qui eut, après le départ de Danton en juillet 1793, constamment une majorité pour lui et les décisions qu'il voulait imposer à la Convention
Traduzione abbreviata: Il membro più influente del Comitato di Salute Pubblica non fu Robespierre ma Barère che ebbe, dopo la partenza di Danton, costantemente la maggioranza per lui e le sue decisioni.
Per carità di patria, tralascio di commentare questa incredibile affermazione di Andrea Fox: «la citazione da te addotta si riferisca alla "montagna" quando Robespierre era giacobino» che dimostra che di Rivoluzione francese non conosci, ahimè, nemmeno l'ABC.
Elimino dalla voce i passi contestati. Paola Michelangeli (msg) 07:54, 11 giu 2009 (CEST)Rispondi

Le obiezioni di Paola e soci sono quanto di meno logico e coerente abbia mai letto. Se davvero in una voce dovessero riportarsi solo i dati "oggettivi" ossia queli comprovati da documenti ufficiali e controfirmati dagli autori (magari con videoclip allegato) allora si dovrebbero eliminare il 70% delle cose scritte qui... Prendiamo l'inizio della voce: "Probabilmente è il più noto e uno dei più controversi protagonisti della Rivoluzione Francese e del Terrore. Gli storici e i contemporanei si sono divisi tra chi lo considerava e lo considera un estremista che causò le numerose esecuzioni di coloro che erano considerati nemici della Rivoluzione, e chi lo ritiene un idealista, cresciuto nelle idee dell'Illuminismo, devoto alla causa rivoluzionaria della Repubblica fino al sacrificio della stessa vita, considerando le leggi speciali del Terrore come una misura necessaria a causa della guerra civile ed esterna al quale era sottoposta la Francia, rimproverando invece gli eccessi ai suoi più accesi seguaci, più che a Robespierre in persona"... chiaramente qui non si riportano che interpretazioni e per di più controverse (senza citare autori, studi nè soppesarne il relativo valore) si presentano queste due interpretazioni come equivalenti (salvo usare l'antico espediente retorico di far "parlare" per ultimi i sostenitori della tesi che vogliamo evidenziare come probabilmente migliore...). Ora, perchè non aggiungere tra le tante "controverse" ipotesi stopriche anche quella, oltretutto suffraghata (oltre che dalla logica) da fonti autorevoli con tanto di nome e cognome (potrei aggiungere altre fonti: Barruel, Cochin, Viglione ecc.), che considera Robespierre responsabile degli eccidi in Vandea? In questo caso si ha la pretesa di chiedere la certezza assoluta, magari una fotografia o un filmato di Robespierre che dà l'ordine del genocidio vandeano... Passasse questa logica si dovrebbe riabilitare anche Hitler... da quanto ne so non esistono documenti da lui firmati che autorizzano l'olocausto. Paradossi a parte, non vedo per quale motivo (ideologia a parte... ) questa seria ipotesi storica non possa essere presentata almeno come tale. GP

Robespierre non era estremista

La legge dei sospetti fu "richiesta" dall'esaltato membro del Comitato di salute pubblica Hebert, d'accordo con altri giacobini, che fecero nientemeno che invadere la sede della Convenzione dai sanculotti imponendo il voto con la forza ai delegati. Non vedo come Robespierre o gli altri 11 membri del Comitato avrebbero potuto rifiutarsi di firmare. Che poi Hebert ci rimase vittima lui stesso di quello che aveva voluto. Il fratello di Robespierre, uno dei suoi più stretti collaboratori, Augustin, veniva accusato dagli hebertisti di essere troppo persino troppo indulgente. Per quanto riguarda la Vandea, si trattò di una guerra contro i monarchici, contro i nemici giurati della Rivoluzione, ovvio che il Comitato e Robespierre mandassero l'esercito repubblicano con pieni poteri; i metodi usati non credo fossero stati decisi da Robespierre che stava a Parigi e non sul campo. Senza contare che i termidoriani ghigliottinarono ancora più gente. Albert Mathiez ha fatto pulizia della leggenda nera su Robespierre costruita dai monarchici e dai vandeani, nei libri "La rivoluzione francese", scritto con Georges Lefebvre e "Robespierre". Napoleone, imperatore e monarca assoluto, è spesso delineato come grande figura di statista, mentre il fango è stato gettato unicamente sopra i giacobini e Robespierre. Oggi ci sono persino pubblicazioni che raccontano di come era bello l'ancien regime e di come era buono e intelligente Luigi XVI, che viveva nel lusso mentre la gente moriva di fame; la voce Maria Antonietta, ad esempio, ha come fonti numerosi libri filo-monarchici, che fanno passare i nobili e il re come vittime del cattivo Robespierre, addirittura gli si attribuisce la responsabilità della morte del delfino. I libri di storia parlano del terrore ma tacciono spesso sul terrore bianco. Insomma, magari meglio non usare fonti troppo filorivoluzionarie ma nemmeno fonti cattoliche e monarchiche.--StefanoRR (msg) 19:26, 27 mag 2013 (CEST) Aggiungo che nel comitato c'erano Carnot, che poi tradì Robespierre, Saint-Just, e i due esaltati estremisti e violenti Hebert e Collot d'Herbois (e anche Bertrand Barere che non scherzava). Robespierre, Danton e Augustin "Bonbon" (fratello minori di Maximilien) erano i moderati, quelli che ragionavano. La Francia rivoluzionaria era in guerra contro la reazione, la Vandea e i nemici esterni, dire che Robespierre è un criminale equivale a dire che la Resistenza italiana era criminale perché uccideva tedeschi e fascisti, il Comitato di salute pubblica combatteva una guerra civile spietata, ma, opinione maggioritaria, dalla parte "giusta", così come i partigiani, mentre i vandeani e i fascisti certo potevano essere in buona fede, ma erano comunque "dalla parte sbagliata", difensori di idee condannate dalla storia, la reazione e il parassitivismo dei nobili e degli ecclesiastici, nel caso dei monarchici legittimisti. La maggior parte degli storici afferma la legittimità della Rivoluzione. Robespierre era cattivo? E i membri dell'ancien regime, con le loro pene barbare per criminali e oppositori (cfr la voce su Damiens, l'attentatore di Luigi XV)? Robespierre non faceva torturare nessuno, i tribunali rivoluzionari ghigliottinavano direttamente anche i peggiori criminali e e traditori, senza accanirsi; personalmente lui era persino contro la pena di morte, tranne che per il re, ma 1 contro 11, non poteva certo imporre tutto quello che voleva, non era Napoleone. Si liberò di Danton (che voleva la conciliazione con i monarchici moderati) e di Hebert (vittima delle sue stesse leggi estremiste), ma quando volle far pulizia dei doppiogiochisti nella Convenzione finì come sappiamo. Ma no finì il terrore, le vittime furono i giacobini, i sanculotti, tutti quelli sgraditi al Direttorio. La voce è giusta, dice che Robespierre ebbe delle colpe nell'avallare politiche troppo intransigenti, ma sottolinea anche come davvero tenesse al benessere del popolo e non volesse provvedimenti estremi (rese nuovamente tollerato e libero il culto cattolico, anche se controllato, che era stato proibito dalla Convenzione, sempre su proposta di hebert e collot d'herbois (che furono anche gli artefici dell'esecuzione di Maria Antonietta, vedere la campagna diffamatoria de Le pere Duchesne). Robespierre era il più tranquillo e realista dei rivoluzionari.--StefanoRR (msg) 17:01, 28 mag 2013 (CEST)Rispondi

Estrema povertà

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Per essere figlio di un notabile (e in francia le cariche si compravano) che poteva mandare i figli al liceo (un contadino non vedeva la prima elementare) ....non sembra esagerato definire la sua situazione come di estrema povertà? (IP 24.86.24.147, 01:33, 27 lug 2009)

Già, ma il padre aveva abbandonato i figli e «Maximilien ottenne una borsa di studio di 450 lire annue dall’abbazia di Saint-Vaast e poté così entrare nel Collegio Louis-le-Grand, a Parigi». --Paola Michelangeli (msg) 11:39, 27 lug 2009 (CEST)Rispondi
Inoltre occorre chiarire la differenza tra nobile, notabile e professionista. A parte il fatto che anche un nobile poteva essere povero (privo di entrate oppure per avere sperperato con debiti oltre le sue rendite), non mi convince la tesi di questa cosidetta nobiltà di toga. Lo ritengo fuorviante, visto che rimanderebbe ad una ipotetico rango di nobiltà quando è evidente che la sua famiglia non è altro che un esempio della nuova borghesia che sta prendendo coscienza dei suoi diritti. Per intenderci (e chi mi smentisca fornisca una fonte) il padre era un avvocato PRESSO il Conseil d'Artois, una specie di Corte di Appello. Invece pare che si voglia intendere che il padre facesse PARTE del Conseil d'Artois, cosa totalmente diversa. Percio', se non mi si fornisce una fonte, sarei propenso a cancellare il riferimento ad una presunta "nobiltà di toga". --Robertiki (msg) 15:59, 25 mar 2014 (CET)Rispondi

Finalmente

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Mi fà piacere verificare che forse la mia lunga discussione su quanto la voce presentasse una visione inverosimile di Robespierre come un santo forse non sia stata del tutto inutile, dato che ora la voce ha raggiunto grazie ad altri utenti una struttura veritiera, a dispetto di chi mi accusava di non conoscere la rivoluzione francese, rifiutando l'evidenza di opere che citano espressamente leggi firmate di suo pugno da Robespierre medesimo. Avete fatto un buon lavoro. complimenti. --AndreaFox (msg) 21:28, 2 mar 2010 (CET)Rispondi

Ringrazio sentitamente dei complimenti, perché gli « altri utenti » contributori della voce - per altro ancora largamente incompleta - si riducono in realtà a una sola (basta controllare la cronologia, trascurando passaggi di bot, spostamenti di virgole, correzioni di refusi et nugae variae), e cioè alla sottoscritta, la quale effettivamente ebbe tempo fa (vedi più sopra) un'inutile discussione nella quale si evidenziò l'assoluta ignoranza della storia della Rivoluzione francese dell'utente AndreaFox, cosa del tutto scusabile e per nulla disonorevole poiché, come già sentenziavano gli antichi saggi, non si può sapere tutto nel corso della breve vita che il Fato ci riserva, anche se, in verità, sarebbe opportuno non intervenire in argomenti a noi sconosciuti, evitando così spiacevoli brutte figure.
Ringraziandoti ancora per i gentili, inattesi, e perciò tanto più graditi complimenti, ti saluto cordialmente, augurando ogni bene a te e alla tua famiglia. PS: naturalmente, ho risposto al tuo post unicamente perché tirata personalmente e inopinatamente in causa. Ti dispenso da repliche ulteriori, alle quali comunque non risponderò: sapienti pauca. --Paola Michelangeli (msg) 23:32, 6 mar 2010 (CET)Rispondi

La cronologia dice altro in realtà: hai scritto sulla voce, ma non solo nè maggiormente tu e non è corretto appropiarsi anche di meriti altrui. E non mi pareva di aver discusso solo con te, hai la coda di paglia? Peraltro ho detto che l'articolo ha raggiunto una struttura meno edulcorante, ma c'è ancora da fare. Ed è paradossale che tu mi accusi di "assoluta ignoranza" (dall'alto di che piedistallo mi accusi di ciò? Non mi conosci nemmeno), posto che io citavo testi universitari in uso -e mi fu dato ragione a riguardo della loro validità- e posto che talune delle fonti da me citate e da te rigettate sono ora nella voce... che sia davvero tutto merito tuo? A volte sarebbe meglio imparare a confrontarsi e a ammettere i propri errori -visto che io portavo documenti della Sorbona, non mie opinioni-: la nostra discussione precedente è rapidamente degenerata, a mio parere, perchè per quanto ti esprima in modo formalmente educato, nelle tue parole trovo sempre una certa vis offensiva e, a mio parere, arrogante (mi riferisco per esempio al sapienti pauca, al fatto che "è tutto merito tuo", la mia è "assoluta ignoranza": ma chi ti credi di essere? Ci vuole rispetto nel confrontarsi) molto sgradevole, che porta l'interlocutore a usarne anche lui. --AndreaFox (msg) 12:22, 7 mar 2010 (CET)Rispondi

Dalla pagina sui pareri

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(trasferito dalla pagina Wikipedia:Pareri su Wikipedia. --MarcoK (msg) 18:46, 29 mar 2010 (CEST))Rispondi

Volevo avvisarvi di un errore in una pagina. Nella pagina riguardante la vita di Robespierre, prima si afferma che egli era favorevole all'entrata nel campo scientifico della categoria femminile e a favore dei diritti di queste, mentre più giu nella pagina si legge L'ESATTO OPPOSTO, e cioè che era "da sempre stato contro i diritti delle donne". Quindi è l'una o è l'altra? Era a favore o contario ai diritti delle donne? Dal contesto sembrerebbe a favore, ma quella frase contraddicente distrugge tutto.. Per il resto wikipedia penso sia molto buona, soprattutto dopo di che avete deciso di non entrare in dettagli che potrebbero essere interpretati personalmente da chi scrive ma limitandovi a raccogliere le informazioni basilari e libere da stringenti e chiudenti opinioni o ideologie. Nei primi tempi avevo abbandonato wikipedia a causa di questi motivi e della grande parzialità. Ora è veramente migliorata e divenuta una vera enciclopedia imparziale. Grazie del lavoro svolto e dei miglioramenti fatti!!!

Salve volevo avvisare che nella pagina della vita di Maximilien Robespierre vi è una contraddizione. Nella prima parte viene affermato che Robespierre era per i diritti delle donne, mentre nella seconda parte, inspiegabilmente, se ne esce con "da sempre contrario ai diritti delle donne". Non avendo trovato il metodo di poter fare una segnalazione diretta l'ho dovuta postare qui. Per il resto complimenti per l'enciclopedia, ora meritevole di questo nome dopo che avete deciso giustamente di non entrare in dettagli troppo opinionistici ma di attenervi ai semplici fatti liberi da ogni opinione personale come invece era all'inizio. Complimenti per il lavoro svolto!!Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.25.14.124 (discussioni · contributi) 14:22, 13 mar 2010 (CET).Rispondi

La sezione allo stato è una ricerca originale, propongo che venga eliminata.--MidBi 19:02, 23 apr 2012 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni modificati

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Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Maximilien de Robespierre. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 04:19, 25 mar 2018 (CEST)Rispondi

Non neutralità della voce

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Riporto la motivazione dell'avviso di non neutralità qui in talk per parlarne: "Si confronti la presente voce e, in particolare, il suo incipit con le corrispondenti voci francese e inglese. In entrambe Robespierre viene definito "la più controversa figura della rivoluzione francese" al punto che si specifica che "è controverso dedicargli vie e non gli sono stati dedicati monumenti". Qui nulla si dice di questo. Entrambe le voci parlano che la sua figura, giudicata negativamente nell'ottocento (su influenza di Thiers), fu rivalutata negli anni 20 del novecento dallo storico Mathiez e che divenne pertanto un simbolo per la causa marxista specie nell'URSS. Entrambe rendono anche conto del fatto che la storiografia contemporanea e recente degli ultimi decenni ne ha rivisto nuovamente il giudizio in senso negativo, sottolineando il suo ruolo, in qualità di uno dei 12 del comitato di salute pubblica nonché di suo membro più influente, nel promuovere, attuare e giustificare ideologicamente la purificazione della politica attraverso l'eccidio dei propri avversari. Qui invece non solo non si rende conto del giudizio prevalentemente negativo nella storiografia ottocentesca (falsando la percezione sul dibattito storiografico del tempo, dato che si riportano unicamente dichiarazioni ad hoc dei suoi apologeti ottocenteschi), ma si da perdipiù rilevanza solo al giudizio di Mathiez, esattamente vecchio di un secolo e oramai superato. Non si rende affatto conto degli ultimi 100 anni di storiografia. Il giudizio negativo, oggi prevalente come rendono conto la voce francese e inglese, viene relegato a una frasetta alla fine della lunga voce (invece che stare nell'incipit come accade nelle voci francese e inglese e come accade qui con il giudizio positivo di Mathiez) e definito in modo tendenzioso come proveniente solo da una presunta "storiografia cattolica e conservatrice". Si dovrebbe fare come la voce francese e inglese e rendere conto di quello che dice la storigrafia di oggi punto e basta, senza parlare di presunte appartenenze politiche. A maggior ragione perché Mathiez era un membro del partito comunista e scriveva dichiaratamente per riabilitare la figura di Robespierre giudicando il giacobinismo l'antesignano del comunismo, come esplicita lui stesso nella sua opera, eppure qui non lo si dice. In generale prevale un tono apologetico e tendenzioso, che falsa la realtà: basti pensare che il paragrafo dove si parla del suo ruolo politico nel promuovere e attuare la persecuzione e l'uccisione di cattolici e atei è chiamato "la lotta per la libertà di culto"! Quale culto, quello dell'essere supremo e basta? Ma si pensi anche alla ribellione della Vandea, duramente repressa con grandi violenze e crudeltà per ordine del comitato di salute pubblica di cui Robespierre appunto era parte (in particolare, il noto ordine per la "pacificazione della Vandea" attraverso l'"eliminazione fisica" dei vandeani venne dal comitato stesso l'1 agosto 1793 ed è citato da Donald M. G. Sutherland a pag. 222 di "The French Revolution and Empire: The Quest for a Civic Order"). Possibile che la Vandea sia citata solo due volte, la prima per dirci che Robespierre piaceva alle donne, la seconda per tentare maldestramente di scagionare Robespierre, dicendo che alcuni di coloro che eseguirono gli ordini del comitato compiendo massacri nel reprimere la rivolta vandeana poi cercarono di destituirlo? Peraltro la voce è infarcita di giudizi personali non referenziati (ad es. "Solo una minoranza della piccola borghesia e dell’artigianato, impegnata nel governo rivoluzionario in periferia e nei club, comprese l’importanza della caduta di Robespierre e della vittoria dei moderati della Convenzione. In questi ambienti, l’amarezza, la preoccupazione e la disperazione furono diffusi."). Suggerisco di rivedere la voce avendo a mente la voce francese, che è in vetrina, e quella inglese, perché allo stato la voce è non neutrale"--93.36.191.55 (msg) 21:15, 3 ott 2018 (CEST)Rispondi

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Maximilian I, II e III

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Poiché solo gli utenti registrati possono modificare la voce, mi chiedo la ragione per cui nessuno ancora non abbia cancellato questi nomi che non esistono in nessuna biografia di Robespierre, anche perché insensati. Non so proprio dove il signor Trottapiano abbia letto questa storia che nonno papà e nipote Robespierre si siano autoproclamati uno l'erede dell'altro aggiungendo al nome il numero ordinale a mo' dei monarchi, giacché non si trova nella fonte indicata. Infine, non esiste una "malattia del seno" come veniva chiamata allora la tubercolosi (a proposito della morte della madre di Robespierre), ma semmai una "malattia di petto". Rileggetevi la voce e fate le doverose correzioni.--151.95.31.240 (msg) 00:14, 17 mag 2021 (CEST)Rispondi

Danton. Film con Gerard Depardieu

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Il film è dichiarato essere del 1983, reiterando l'errore presente su YouTube e su Wikipedia. Il film è invece del 1982, come riscontrabile al minuto 0:43 nei titoli di testa del film dove appare "Copyright (...) MCMLXXXII, 1982 appunto.

Errore di battitura

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Salve,

nella pagina è presente un errore di battitura nel testo de "La fine della Costituente e la caduta della monarchia (1791-1792)":

... con la consegunete scissione dell'ala moderata e monarchica ...

Grazie. --151.77.190.8 (msg) 13:19, 28 set 2021 (CEST)Rispondi

  Fatto, ce n'era anche uno poco più avanti. Grazie per la segnalazione. --Lollo Scrivimi 13:31, 28 set 2021 (CEST)Rispondi

Errore da correggere nella nota 23

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Ho ricevuto una segnalazione da un utente IP nella mia pagina di discussione utente (non ho capito perché, non mi ricordo di essermi mai occupato di questa voce):

"Errore da correggere nella nota 23: secondo la fonte nella nota 21 i suoi casi nel 1787 erano ventiquattro, non ventidue. --82.48.216.94 08:25, 12 gen 2022 (CET)"

--Meridiana solare (msg) 18:35, 12 gen 2022 (CET)Rispondi

[@ Meridiana solare] L'IP è Trottapiano/Inufan e sempre lui ha inserito la nota118351470 e ne chiede la correzione. Annullata tanto la correzione quanto la nota stessa diff126522749. --Elwood (msg) 17:15, 30 mar 2022 (CEST)Rispondi

Massoneria

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L'affiliazione di Robespierre non è comprovata con certezza, mentre è certo che lo zio e il nonno fossero massoni.[1]

  1. ^ Antonella Beccaria, I segreti della Massoneria in Italia dalla prima Gran Loggia alla P2, I Volti della Storia, n. 438, Newton Compton Editori, p. 23, ISBN 978-88227-1124-3, OCLC 1141581159.

--95.232.182.170 (msg) 14:38, 22 mag 2023 (CEST)Rispondi

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