Discussione:Paramedico

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Nota

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Alcune parti della modifica 61053824 sono prese dalla voce Soccorritore nella sua versione del 27 luglio 2013.--DoppioM 19:18, 23 ago 2013 (CEST)Rispondi


Il paramedico è diventato una legamente una professione solamente nel 2017. per anni è stato confuso il termine "paramedico" con soccorritore in quanto all'etero era una professione riconosciuta da anni, oltre per i tanti problemi nelle traduzioni ed adattamenti cinematografici.

Italia

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Definire "errore" il termine "paramedico" rivolto ai Volontari del Soccorso è sbagliato in quanto in diversi dizionari di lingua Italiana, vedi Garzanti, rivolge appunto la parola "paramedico" a tutti coloro che svolgono attività sanitarie e non sono ne medici ne farmacisti. Definire inoltre un Volontario del Soccorso non un "operatore sanitario" è ulteriormente un errore in quanto una figura che è in grado di gestire i parametri vitali durante un trasporto in emergenza come la pressione arteriosa, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e saturazione e gestire un trauma importante nella fase pre-ospedaliera, oppure ossigenazione un paziente, ed ancora usare un defibrillatore semi-automatico, fare medicazioni ecc., rimane alquanto incompleto la definizione di "personale non sanitario". Forse l'unica "pecca" esistente, se così la vogliamo chiamare, è il fatto che sia per i medici e sia per gli infermieri, esiste un protocollo formativo italiano standardizzato, mentre per i soccorritori volontari e non, i protocolli sono spesso diversificati da regione a regione e da associazione ad associazione. Comunque, in quasi tutte le regioni italiane, i soccorritori volontari che fanno servizio di 118 hanno l'obbligo di avere almeno tre certificazioni univoche: l'abilitazione all'uso del defibrillatore semi-automatico (BLSD), gestione del paziente traumatizzato nella fase pre-ospedaliera (PTC) e la gestione della rianimazione cardio polmonare (RCP) pediatrica (PBLSD).

Pubblica Assistenza CROCE BIANCO AZZURRA - SAN MARINO. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 77.242.217.170 (discussioni · contributi) 21:42, 22 ago 2013‎ (CEST).Rispondi

Purtroppo non è così. La legislazione itliana definisce molto precisamente il "personale sanitario", e i soccorritori non sono tra questi.
Il termine paramedico, nell'accezione citata, è più correttamente usato come aggettivo. Il sostantivo "paramedico" è, quantomeno nell'ambiente sanitario e del soccorso extra-ospedaliero, riservato alle figure professionali (non professioniste) che possono svolgere manovre invasive (in Italia, appunto, riservate ai "sanitari") ed operare in grande autonomia, ovvero facendo quello che in Italia viene svolto dall'infermiere.
Devo purtroppo contraddire anche l'ultima frase: le regioni italiane ad obbligare i soccorritori al (P)BLSD sono una netta minoranza. Alcune, al 2013, non hanno ancora un sistema di certificazione generale...--DoppioM 18:09, 23 ago 2013 (CEST)Rispondi
Sono d'accordo con DoppioM. Basta vedere come viene trattato i caso all'estero. Il termine Paramedico e' stato introdotto nel mondo della medicina extra-ospedaliera nei peasi anglosassoni dove vi e' una chiara distinzione tra il soccorritore (First Aider) ed il Paramedico. Oltre alla ovvia differenza sostanziale tra BLS ed ALS i Paramedici devono anche essere iscritti al registro nazionale di categoria (es: in UK l'en:Health and Care Professions Council) ed avere al proprio attivo un minimo (non ricordo quante) di ore di servizio attivo sul campo annuali, pena la cancellazione dal registro.--Sal73x (msg) 23:13, 23 ago 2013 (CEST)Rispondi

Per carità non è mio intento essere "controcorrente", oppure aprire una disputa a proposito e fare di questa pagina un Blog, penso proprio che non sia il caso, ma diverse inesattezze le avete riportate. Per lo meno se scrivete di sanità è giusto conoscere, non dico tutti, ma almeno la maggior parte dei protocolli esistenti in Italia.

1) Non è vero che è l'infermiere a compiere tutte le manovre invasive in quanto, a rigore di logica, una volta stabilito il codice di gravità, interviene appunto un'ambulanza medicalizzata, con medico a bordo, oppure un'auto medica, che nel caso specifico interviene nel soccorso. L'infermiere ha comunque un protocollo operativo diverso da quello di un medico. Non a caso nelle fasi di "incontro" tra vari mezzi di soccorso, è proprio il medico che decide cosa fare.

2) In fatto di definire gli autisti-soccorritori non sanitari, sappiate che in molte regioni italiane, ed è tutto verificabile, gli stessi autisti sono oggi delineati appunto come "tecnici sanitari", e di conseguenza anche diversi soccorritori, per poter fare diverse abilitazioni professionali, vengono inquadrati come tali.

3) I soccorritori che fanno 118, quindi emergenza, sono obbligati, almeno nel 75% delle regioni italiane, ad avere la certificazione DAE, e cioè il poter usare il defibrillatore semi-automatico. Ripeto, solo i volontari che operano nel 118, e c'è ne sono davvero tanti.

4) Riguardo il termine "paramedico" da aggregare o meno ai soccorritori presenti nel territorio italiano, non è mia intenzione dire se è giusto oppure sbagliato, ma semplicemente fare un riferimento ad alcuni dizionari, tutto qui. Molto semplicemente penso che i dizionari comunque siamo dei riferimenti, non credete?

Non fate l'errore che spesso emerge in questa enciclopedia così detta libera, a mio avviso importantissima, ma a volte chi scrive non sempre ha ragione. Anzi spesso chi prova a contraddire, usando naturalmente sempre cortesia e rispetto, viene immediatamente cancellato. Poi se un soccorritore mentre fa servizio scrive sul suo tesserino V.d.S (volontario del soccorso), oppure mette una sua fotografia o quant'altro ancora, sarà esclusivamente un problema suo e di sua coscienza, perché, in caso di notifica penale rivolta ad un soccorritore, sarà lui, e solamente lui, che ne risponderà in prima persona. A questo punto il tribunale non guarderà certo a cosa c'è scritto nel tesserino, ma alle varie abilitazioni che allo stesso soccorritore hanno consentito o meno di fare manovre specifiche sul paziente stesso.

Cordialmente saluto.

Gian Luca. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 77.242.217.170 (discussioni · contributi) 17:53, 24 ago 2013‎ (CEST).Rispondi

Rispondo per punti:
1) se da qualche parte c'è scritto che l'infermiere "compie tutte le manovre invasive" è un errore, sì, ma non mi pare di leggerlo in questa o in altre voci;
2) "tecnico sanitario" non è "sanitario". Le "professioni sanitarie" sono ben identificate e tutelate dalla legge italiana, e quella di soccorritore non rientra tra queste (anzi, giova ricordare che la figura dell'autista soccorritore è citata in un solo documento della Confrenza Stato-Regioni: un po' pochino, no?). Allo scopo segnalo, tra i tanti, l'art. 2 del DPR 20 dicembre 1979, n. 761.
3) ripeto, non mi risulta che sia così. Le Regioni italiane ad aver istituito la figura del soccorritore non sono tutte, e tra queste quelle a prevedere il BLSD nella formazione (e ad avere DAE sulle ambulanze) credo si attestino intorno al 50%. Tuttavia, l'uso del DAE non è certo discriminante per la defnizione di un "paramedico", quindi è esterno al punto di cui parliamo.
4) una delle nostre linee guida più importanti dice che Wikipedia non è un dizionario, ma è un'enciclopedia. Per questo deve trattare gli argomenti delle voci dal punto di vista organico, non della singola definizione. I dizionari (cito online Treccani e Sabatini-Coletti) si riferiscono al termine (come ho scritto sopra) primariamente come aggettivo, nel senso di "d'aiuto al medico", e solo in subordine come sostantivo. L'uso come sostantivo per indicare tutta la categoria di lavoratori che coadiuvano i medici è ovviamente eccessiva (un abuso linguistico, direi), visto che anche la segretaria di studio sarebbe "tecnicamente" para-medico. Per fare le voci da dizionario esiste il Wikizionario: qui dobbiamo analizzare l'uso pratico del termine in tutto il mondo (siamo Wikipedia in italiano, non italiana). Chiamare paramedico il soccorritore è sbagliato tanto quanto chiamarlo lettighiere (si chiama soccorritore, ed è quindi l'unico termine corretto), o tanto quanto chiamare paramedico l'infermiere che si chiama, appunto, infermiere. Paragonare il paramedico al soccorritore è poi sbagliato dal punto di vista pratico per competenze, formazione ed impiego.
Il soccorritore ha un nome (soccorritore) e delle competenze precise. Chiamarlo in un altro modo (paramedico, ambulanziere, lettighiere, barelliere, infermiere, astronauta) è quindi impreciso per natura, se non sbagliato.
Caro Gian Luca, non vorrei sembrare supponente, ma al momento ho risposto puntualmente e portando fonti a tutte le tue "contestazioni".
Ah, ovviamente non ho nulla da eccepire sulla tua frase finale, ma sinceramente non capisco cosa c'entri con la discussione in corso. In ogni caso, aggiungo che se un soccorritore si definisce un "sanitario" può, questo sì, incorrere nel reato di "esercizio abusivo della professione", in quanto non abilitato e non iscritto ad alcun albo o ordine professionale in ambito sanitario.
A margine: suppongo che tu non abbia letto in che stato si trova la voce da ieri, dopo la tua segnalazione. Ti invito a leggerla e magari a ricrederti (con possibilmente annesse scuse, ma non sono esigente) per la frase "ma a volte chi scrive non sempre ha ragione. Anzi spesso chi prova a contraddire, usando naturalmente sempre cortesia e rispetto, viene immediatamente cancellato."
Con cortesia e rispetto,--DoppioM 21:51, 24 ago 2013 (CEST)Rispondi

Per carità, senza volerlo se ho offeso qualcuno chiedo immensamente scusa. Ho espresso un mio punto di vista, valutato anche dalle mie esperienze lavorative. Non cito la mia professione appunto per non pubblicizzare o altro ancora. Sarà poi naturalmente il tempo, come già la storia ci insegna, se le piccole intuizioni e non, possano poi essere di apripista per il futuro. Come già detto non era mia intenzione fare un blog, ne tanto meno essere scortese o aprire una disputa di risposte a ripetizione... già internet è pieno di questo, ma desideravo semplicemente esprimere un mio pensiero a proposito. Ringrazio per la esaudiente risposta, giusto che tu abbia espresso ciò che pensi e ritieni giusto.

Cordialmente saluto.

Gian Luca. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 77.242.217.170 (discussioni · contributi) 01:01, 25 ago 2013‎ (CEST).Rispondi

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:00, 14 mag 2018 (CEST)Rispondi

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