Discussione:Rapporto tra religiosità e intelligenza

Ultimo commento: 4 anni fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni interrotti

SCUSATE, ma dalla frase introduttiva "La ricerca per individuare eventuali rapporti tra religiosità e intelligenza (perlopiù intesa come QI)..." pensavo che avrei visto ad esempio uno schema che correlava religiosità con QI, NON con TITOLO ACCADEMICO (laurea in scienze). Mi aspettavo quindi ad esempio di leggere una frase come questa: "il 90% delle persone sono credenti, ma all'aumentare del QI una percentuale sempre minore di persone è credente.(oppure resta costante o diminuisce)" E poi magari un grafico che come x ha il QI e come y la percentuale dei credenti. Altrimenti i riscontri non sono così significativi (ad esempio: magari un sacco di gente studia scienza proprio perchè cerca delle risposte che in quanto atea, la religione non gli da, e quindi è ovvio che ci sarebbero + scienziati atei rispetto alla media!).


Io non sono religioso ne voglio fare polemiche ma il testo mi sembra molto, ma molto poco chiaro.... non sono un esperto per cui magari sto per fare la figura del fesso ma vorrei sapere da chi l'ha scritto in che misura su base scientifica si puo' misurare la religiosita' di una persona??? per questo lo propongo per la cancellazione e per NPOV--ConteZero 04:02, Lug 18, 2005 (CEST)

salve, chiedo scusa se il testo non è chiaro, ma mi sto ancora occupando della traduzione dall'inglese. Il testo intende solo mostrare i risultati su studi e statistiche su popolazione.

Non dubito di questo ma se si parla di religiosita' minore o maggiore bisognerebbe almeno chiarire su quale base scientifica la religiosita viene misurata ti pare? Se non si chiarisce questo mi sembra che crolli tutto.. Chi mi dice infatti che quella che tu chiami religiosita' non sia invece l'insieme delle condizioni sociali di popolazioni che hanno una particolare religione? Cmq aspetto la fine della traduzione per pronunciarmi ulteriormente in proposito--ConteZero 04:02, Lug 18, 2005 (CEST)

Mi scuso

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Leggendo quanto hai aggiunto adesso capisco di aver preso una cantonata per quel che mi riguarda non rientra più in non NPOV, devi scusarmi ma avevo proprio interpretato male la prima parte, e quando ho letto c'era solo quello--ConteZero 04:16, Lug 18, 2005 (CEST)

Di niente, figurati. Purtroppo sto traducendo, e il mio inglese nn è dei migliori. Saluti

Rimosse aggiunte di 195.190.170.126

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Ho rimosso delle aggiunte di 195.190.170.126 alla sezione interpretazioni, ecco i motivi:

Ancora una interpretazione. Senza ombra di dubbio un test di QI, concepito per misurare la razionalità del ragionamento di una persona, dovrebbe evidenziare le carenze di razionalismo, insite in una persona che ha una fede. Le ragioni sono auto-evidenti.

Opinione personale di chi ha scritto che è completamente sballata. Esistono persone con alto QI che hanno fede.

Il problema resta comunque aperto; se si prova a misurare l'intelligenza umana partendo da parametri come: la storia dell'uomo, la cultura, il vivere civile, si constata che le grandi civiltà, quelle per intenderci che hanno attraversato i millenni, e che hanno dimostrato la loro efficienza e intelligenza nel garantire un miglioramento della qualità di vita delle popolazioni coinvolte, sempre sono costruite su una religiosità marcante e permeante.

Altra opinione dell'autore campata in aria. Gli studi sull'inteligenza propongono dei test per stimare il fattore generale di inteligenza [1] in modo il più possibile svincolato dalla cultura personale. PS. le democrazie moderne non nascono grazie al cristianesimo ma nonostante esso, che ha anzi ostacolato molti dei suoi valori fondamentali (separazione dei poteri, separazione tra stato e chiesa, suffraggio universale).

Il pensiero che nega la fede, l'ateismo, cosi tanto razionale e confacente a un QI elevato, si è dimostrato, la dove è stato imposto o praticato integralmente, come inefficiente e caduco, forse non molto intelligente.

Opinione personale, senza riferimenti autorevoli, e POV
--Mauro 09:23, Ago 6, 2005 (CEST)

Proposte per il titolo

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Mi scuso, le aggiunte che sono state cancellate, sono mie. Questo articolo resta comunque per quanto mi riguarda un attimino troppo sintetico, per la tematica che vuole affrontare. Del resto vedo che anche l'articolo originale trova delle contestazioni, e mi sembra giusto segnalarlo anche su quello in italiano. Il titolo "Religiosità e intelligenza", non mi sembra appropriato. Meglio sarebbe intitolarlo, a mio avviso, "Religiosità e test di intelligenza QI" o “Credenti in Dio e test di intelligenza QI” in questo modo si resta precisi e non si fa di una parte il tutto. Nell'artico si entra, sempre secondo me, in contraddizione quando si dice che le persone intelligenti sono mediamente meno religiose e poi si fa tutto un elenco di personaggi che sono famosi e ritenuti intelligenti che erano o sono credenti, mentre per quanto riguarda gli atei, si indicano pochi nomi. Nella mia aggiunta tentavo di rendere il tutto un attimino più equilibrato, ma sicuramente non mi sono spiegato bene. In buona sostanza mi dicevo, non discuto questi test e i loro risultati. Ma se invece di valutare l'intelligenza attraverso un test fatto a delle persone, la valuto prendendo l'insieme di una società. La storia mi dice che le società con un alta cultura, che sono durate nel tempo, avevano alla base una religiosità. Questo mi sembra un dato di fatto e non una POV. Non sono a conoscenza di una civiltà o una nazione o di una cultura che sia rimasta nel tempo con alla base un pensiero ateo, ma mi posso sbagliare. I due termini indicati nel titolo “religiosità” e “intelligenza” sono troppo generici come detto anche nei commenti all'articolo inglese, per caratterizzarli all'interno di un simile articolo bisognerebbe scrivere parecchie pagine o per lo meno fare riferimento a dei volumi sulla materia. Nel tuo commento Mauro appunto cadi già in questa contraddizione quando commenti, “le democrazie moderne non nascono grazie al cristianesimo ….” Cristianesimo non è la religiosità ma una parte. Comunque la democrazia più vecchia che mi pare essere quella USA, risulta dall’articolo che hai tradotto, sarebbe credente in Dio per il 96% della sua popolazione su base statistica. Elvezio 19:36, Ago 29, 2005 (CEST).

Alcune perplessità

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Secondo me questo articolo non è NPOV, a partire dal titolo che proporrei di inserire nella sezione apposita, assieme alla poziosezione e alla tetrapiloctomia. La faziosità dell'articolo non dipende (spero) dalla presenza di informazioni false (ci mancherebbe!), ma dall'ambiguità o dall'autoreferenzialità di alcuni termini utilizzati, oltre che dall'inquietante disproporzione tra il corpo principale del testo e gli elenchi (degli studi effetuati o dei "religiosi intellettuali") che rendono l'articolo più simile ad un botta e risposta che ad una pagina degna di wikipedia. Per rimanere sul titolo, è importante dire che l'intelligenza e il QI sono cose differenti, quindi se l'articolo rimane com'è proporrei anch'io di indicare non l'intelligenza ma il "test del QI", che come tutti i test è soggetto in alcuni ambienti (specie quelli studenteschi) ad una "preselezione", ovvero ad una prima importante deformazione dei risultati, in base alle persone che accettano di effetuare il test. La mia opinione, dettata solo dal senso comune e che ciascuno è libero di confutare, è che presso coloro che danno una grande (ed egocentrica?) importanza alla misurazione del loro QI, e quindi accettano di misurarlo, la maggioranza è "poco religiosa".
Veniamo poi ai termini ambigui e autoreferenziali: chi sono "I matematici", "I biologi" e "I fisici"? Come sono stati scelti? Tutti quelli con una laurea in matematica, in biologia e in fisica sono stati intervistati, oppure anche qui c'è stata una preselezione, involontaria o faziosa? Infine chi è che considera uno scienziato "eminente"? Visto il difficile tema dell'articolo, che dev'essere NPOV anche nelle sue intenzioni e nel titolo, ripropongo l'avviso non NPOV e spero che chi lo toglierà fornisca spiegazioni convincenti. Jacopone

ciao Jacopone, la correttezza metodologica degli studi dovrebbe essere stata verificata dai referee delle riviste che li hanno pubblicati. Può darsi che non lo abbiano fatto, ma questo può valere per qualsiasi oggetto di pubblicazioni scientifiche, e non mi sembra un motivo sufficiente per mettere l'etichetta POV. Sono d'accordo con te che il tema si presta a fortissimi pregiudizi, ma se non si può dimostrare che questi pregiudizi ci sono stati, non concordo con la presunzione di colpevolezza.
Sono d'accordo al cento per cento che intelligenza e QI siano cose diverse, e in effetti secondo me l'articolo si dovrebbe chiamare "religiosità e misure di intelligenza": proporrei di ribattezzarlo in questo modo e di togliere l'avviso NNPOV. In fondo l'articolo si limita a riportare i risultati di questi studi, e specifica correttamente che il tema è molto controverso. ciao Andrea.gf - (parlami) 21:32, Set 4, 2005 (CEST)
Sono d'accordo per lo spostamento a Religiosità e misure di intelligenza. don Paolo - dimmi che te ne pare 22:00, Set 4, 2005 (CEST)
Salve a tutti, a proposito del titolo: se il nome del campo di studi è quello perchè dobbiamo cambiarlo? Per quanto riguarda i test effettuati su studenti, parte di questi test sono i SAT, un test che viene fatto a tutti gli studenti prima di entrare all'università, il cui valore spesso è richiesto per lo stesso accesso. Nel caso di test volontari (IQ), come spesso si fanno nelle università americane, l'accesso è libero (a parte spesso dover essere madre lingua), quindi non vedo nessuna "deformazione" del campione. Saluti Fedy2
Ciao di nuovo. È proprio il fatto che l'accesso sia libero a suscitare i miei dubbi, perché l'indagine statistica crea una preselezione sul campione proprio perché sono un certo tipo di persone ad accettare di essere intervistate o testate. Mettiamo caso che si voglia vedere quanti universitari ritengono che una statistica effetuata su un campione di universitari volontari sia utile ed attendibile. Ora, è evidente che coloro che accettano di lasciarsi intervistare avranno generalmente un'opinione positiva di tale tipo di intervista e quindi il campione viene preselezionato e il risultato del test viene inficiato dal particolare metodo di indagine. Ma questo succede con tutti i sondaggi a campionamento volontario. La mia proposta per questo articolo è di cambiare titolo (va bene "religiosità e misure di intelligenza") e di togliere la lista degli studi effetuati, portando il testo a qualcosa di più discorsivo. Allo stesso modo toglierei le opinioni di famosi intellettuali, perché più che il raggiungimento di un accordo mi pare un dialogo tra due opinioni differenti che, sebbene opportuno nella pagina di discussione, mi pare fuori luogo nell'articolo. Infine darei più spazio, se si trovano ulteriori fonti di informazione, all'interpretazione dei dati forniti dall'articolo. Jacopone
ciao Jacopone. Sono d'accordo sul cambiare il titolo, togliere le opinioni di famosi intellettuali e arricchire (se possibile) la parte di interpretazione dei dati. Condivido anche i tuoi dubbi sulla scelta del campione (quella che tecnicamente si chiama "randomizzazione"), tuttavia questa non mi sembra una ragione sufficiente per eliminare la lista degli studi, perché quella riguarda l'oggetto stesso dell'articolo, e non mi sembrerebbe corretto privare i lettori di questa informazione. A mio parere, se l'articolo è presentato in modo neutrale e con una descrizione esauriente delle metodologie usate, chi lo legge sarà in grado di valutare da solo l'attendibilità degli studi fatti. ciao Andrea.gf - (parlami) 08:48, Set 5, 2005 (CEST)
È sorprendente trovare queste voci su Wikipedia. E la cosa più sorprendente è notare che si tratta evidentemente di una traduzione della corrispettiva voce - contestata per NPOV - presente sulla wiki in lingua inglese. La contestazione che io muovo non riguarda tanto una eventuale infrazione del NPOV, quanto l'inutilità - la forzatura anche - di una voce siffatta, nata evidentemente in una mentalità anglosassone (bacata? Malata?). Posso pensare di questa voce, personalmente, tutto il male possibile, così come posso pensare tutto il male possibile - lo dico senza aver guardato la cronologia della voce - di chi l'ha tradotta e inserita. L'ho trovata una operazione intellettualmente inutile, malsana, infantile. Mi auguro che qualcuno proponga la voce per la cancellazione (non io, probabilmente, perché sono a volte troppo pigro). Mi auguro comunque che sparisca dalla faccia di Wikipedia. --Twice25 (disc.) 14:28, Set 5, 2005 (CEST)


Il fatto di lasciar libero accesso al test comporta che chiunque possa accedere all'esperimento e quindi randomizza il campione su cui viene effettuato. Ritengo contradditorio eliminare gli studi e le opinioni, nell'articolo alcune affermazioni sono dimostrate da questi studi e le opinioni contradditorie portano una specie di controparte. Per il caro Twice25, ebbene sono io il traduttore dell'articolo, non so dove ti senti colpito; non vedo niente di male nell'offrire uno studio che compara una misurazione dell'intelligenza con il grado di religiosità degli individui. Ti ringrazio per pensare tutto il male, però avrei preferito una frase del tipo: "ti odio, ti odio, ti odio" :) . Saluti Fedy2
Se vuoi accantono per un attimo il concetto di wikilove e te lo dico ... :) Io odio e penso male di raro e per natura, e ancor meno disprezzo (le cose, gli scritti, le persone, i pensieri differenti dai miei: in una parola cerco di essere tollerante). Però quando vedo qualcosa di così distante dalla mia [in]cultura, non posso evitare che mi si rizzino i peli sulle braccia. Io non ti conosco, io non so chi sei (come recitava una vecchia canzone), non conosco i tuoi pensieri, però davvero mi domando cosa ti possa avere spinto a tradurre una voce simile. Ti lascio una opzione: ad essere fuori strada posso essere io (e me stesso mi odio di default). --Twice25 (disc.) 21:43, Set 5, 2005 (CEST)
"...dalla mia [in]cultura,...", direi cultura, che come diceva la mia vecchia prof al liceo è un insieme di esperienze di vita, politiche, sociali, letterali, etc etc... Da questo ne deduco che non sai accettare il diverso... mmm.. se vai in Cina che fai? penserai male di tutti i cinesi??? son tanti... ci metti un bel po per ognuno.... Ti dò ragione su punto che non mi conosci, e mi sento onorato dal tuo odio personale verso di me... (starà nascendo qualcosa??? chi disprezza compra....). Questo articolo mostra semplicemente i risultati di uno studio semplice semplice, confrontare il valore QI di una persona con la sua religiosità. Non intende affermare che una persona religiosa è stupida. Ha mostrato dei risultati di uno studio è basta. Infatti nell'articolo si mostrano casi che non rispettano i risultati dello studio e si afferma la sua controversità. L'articolo non vuole stabilire una regola, ma semplicemente mostrare dei risultati. Saluti Fedy2
Come leggevo nelle pagine guida, la scelta degli articoli da mettere è completamente ad arbitrio dei gusti, dei capricci, degli interessi degli utenti, e questa è sicuramente una delle cose più belle e stimolanti di Wikipedia. Personalmente l'articolo ha suscitato il mio interesse, e credo anche quello di molte altre persone, quindi sono contento che esista anche nella versione italiana, ed è interessante anche vedere le differenze con cui le varie communità si pongono di fronte all'articolo.
La mentalità censoria di Twice non è una novità, mi ricordo quando si batteva contro l'esistenza dell'articolo Terrone. Lui ragiona così: di quello che non mi piace, non si può parlare. --Mauro 22:37, Set 5, 2005 (CEST)
  • A quanto pare l'articolo crea dei dubbi non ad un solo utente. Personalmente preferirei una minor personalizzazione della questione. IL fatto che io ritenga un certo articolo inadatto a wikipedia non è una valutazione su chi quell'articolo lo ha scritto ( o tradotto) ma solo sull'articolo stesso, questo dovrebbe essere lo spirito di wiki. Quindi eviterei gli attacchi ad personam solo perchè un utente usa un linguaggio diretto e senza troppi giri di parole, o forse anche il mio atteggiamento è censorio, o lo è perchè ho proposto l'articolo per la cancellazione?. Temo che questa discussione stia trasformandosi in un semplice flame e quindi chiudo.--Madaki 22:56, Set 5, 2005 (CEST)
    • Attribuirmi la patente di censore, quando faccio fatica ad usare le forbicine per raddrizzare il filo dei miei baffi e della mia barba, mi pare francamente un'eresia. Saltare su, quando si leggono eresie (o quelle che paiono tali) in termini di buonsenso (ad esempio quello adoperato per tradurre un articolo tanto inutile quanto falso, come a me suona quello di cui si sta parlando), credo che sia un gesto di libertà, che non mi nego. Su questo campo cerco di non farmi mancare nulla. Cerco di rispettare tutto e tutti ma se si devono chiamare le cose col loro nome bisognerebbe dire stronzata per stronzata. Se si vuole che lo dica, lo dico. Non so se dovrò confrontarmi un domani prossimo venturo con orde di cinesi (e non è detto che siano poi molto diversi da me). Se sto su Wikipedia mi confronto con i contenuti di Wikipedia. E se non mi convincono, lo dico. Non mi spiace di spiacere. Non pretendo il consenso sulle mie opinioni, ma neppure le mie opinioni sono in vendita. Possono essere solo sbagliate. Ma sono le mie. Detto questo, niente flames per cortesia. La stagione è ancora abbastanza calda per suo conto ... :) --Twice25 (disc.) 23:42, Set 5, 2005 (CEST)


Proposta di bozza

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Il fatto che qualcuno si sia preso la briga di verificare i rapporti fra l'essere intelligenti e l'avere un credo religioso, è un argomento che, per quanto a taluni possa apparire sgradevole, non merita di essere bandito da un'enciclopedia che non pone pregiudiziali contro gli argomenti trattati; quindi un articolo su questo fatto è utile per far sapere (e se no a che serve un'Enciclopedia?) che esiste gente che porta avanti questo studio (che molti di noi non immaginavano fosse condotto).

Tutt'altra cosa è il modo di trattarne.

Questa, di un'enciclopedia di progetto americano, è la versione italiana. Quindi il fatto va descritto secondo l'uso italiano perché possa esser compreso. Non si può accettare questo tipo di trattazione, che fornisce un riassunto dietro al quale traspare un intento di "rivelazione" e davanti al quale si frappone una distanza di mentalità che ci impedisce di accettarlo, e per tale, e in questa forma. Seppure, saperne giova.

Il riassunto del fatto lo farei molto più breve, e visto che è attualmente richiesta la cancellazione dell'articolo, ne propongo qui - come sempre con l'umiltà di voler solo portare la mia piccola goccia al mare - una traccia sulla quale mi pare che si potrebbe lavorare insieme.

Lo studio delle eventuali correlazioni fra religiosità e intelligenza è una ricerca condotta, principalmente negli Stati Uniti, al fine di verificare se possa esistere qualche elemento per poter collegare l'insorgenza di un sentimento religioso (nella specie di tipo fideistico, e più in particolare di fede secondo i canoni delle religioni rivelate) allo sviluppo intellettivo. In pratica, si cerca di verificare con tali ricerche se sia possibile determinare un criterio in base al quale indagare eventuali nessi, potenzialmente anche di interdipendenza, fra le due condizioni dell'uomo.

Lo studio si è svolto principalmente su campionamenti statistici e con modalità di intervista, e secondo alcuni dei ricercatori avrebbe prodotto risultati tendenti a dimostrare una corrispondenza inversa fra religiosità ed intelligenza, tale che al crescere della prima si sarebbe riscontrata - questa è la posizione degli studiosi - una contrazione della seconda, misurata col metodo della rilevazione del QI (quoziente di intelligenza). Lo studio si articola inoltre in una teorizzazione mirata a rilevare valori medi nazionali per le varie regioni del Globo, in correlazione sempre con rilevazioni di QI, che avrebbe anch'essa riscontrato la medesima tendenza.

Di questo studio, che ha suscitato molte partecipate polemiche sin dal suo apparire, presso molte e molto diverse comunità scientifiche e culturali, da coloro che non ne riconoscono la validità si dubita della purezza scientifica della ricerca, segnalando che alcuni degli elementi su cui si basa (ad esempio la fissazione del QI, o la definizione della religiosità in rapporto ai Credi più diffusi) non sono unanimemente cosiderati criteri attendibili. Altresì, dalle comunità scientifiche di impronta latina, si è eccepita una presunta velleitarietà dello studio, nella parte in cui pretenda di ricavare per mezzo della statistica dati scientifici su argomenti che la filosofia, scienza deputata alla definizione sia della religione che dell'intelligenza, non ha ancora raggiunto punti fermi né di unanime condivisione.

È solo una proposta, spero neutra, certamente migliorabilissima. --Sn.txt 23:46, Set 5, 2005 (CEST)


Trovo l'articolo interessante e non di parte. Non mi sembra offensivo nei confronti di nessuno e non vedo alcuna ragione per la quale non dovrebbe essere su Wikipedia. Propongo la rimozione dell'avviso di POV.--Walter Tizzano 23:58, Set 5, 2005 (CEST)


L'argomento "Religione vs. intelligenza" (e religione vs. livello culturale) è interessante, ancorché -evidentemente (vd. sopra)- scottante, dunque un articolo su Wikipedia ha senso e la bozza di Sn.txt è un buon punto di partenza. Riprendendo la diatriba Twice-Fedy2 et altera, quoto da Aiuto:Cosa mettere su Wikipedia:

Certo, se disponessimo di materiale puramente italiano, in italiano, pensato da italiani, questo potrebbe essere sicuramente di maggiore interesse e di più certo successo per la Wikipedia italiana, visto che il nostro approccio alla conoscenza è differente da quello del mondo di cultura anglosassone.

Quindi un articolo dal taglio estremamente anglosassone rischia di suscitare minore interesse e di avere più certo insuccesso sulla Wikipedia italiana...
Inoltre, da buon conoscitore della scienza statistica osservo sommessamente che, a parte la confusione tra QI e intelligenza, l'articolo purtroppo non dà nessun riferimento agli studi compiuti in materia che permetta di capirne l'attendibilità scientifica. Il link al primo sito si commenta da solo ("Aspettavo la sera della vigilia di Natale nell'ufficio della mia ragazza..."); il secondo sito mostra che il sondaggio si è svolto in 2 giorni ed è stato pubblicato su fonte secondaria 10 giorni dopo l'acquisizione dei dati; l'articolo di Nature è ovviamente più serio ed autorevole, sebbene il fatto che il 50% degli intervistati non abbia risposto IMHO inficia gravemente l'ipotesi di rappresentatività statistica del campione; il PDF è serio e dettagliato e si sottrae a molti equivoci (religione/spiritualità o QI/intelligenza/livello culturale), sebbene lo stesso autore ammetta che il campione scelto sia poco rappresentativo. Direi che il campo è interessante e -come dice lo stesso Clark- prevalentemente inesplorato, ma Wikipedia è una fonte secondaria o terziaria... Peccato che l'articolo americano non fosse un granché, a partire dalla bozza di Sn.txt sono certo che riusciremo a fare quacosa di più serio e migliore ;) --Fede (msg) 01:12, Set 7, 2005 (CEST)

La tematica è molto interessante, e per me l'articolo puo rimanere, ma se resta come è scritto ora, torno a chiedere, di cambiarne il titolo. Se Fede e altri vorranno aproffondire l'argomento e renderlo più corposo e esaustivo ben venga e a quel momento si valuterà il titolo. Leggendo questo articolo io comunque percepisco come un certo senso di derisione verso i credenti che risulterebbero meno intelligenti dei non credenti. Se le intenzioni degli autori erano queste, voglio solo far notare da umile credente che quanto affermano, non fa che dimostrare quanto detto nella Bibbia, Dio si è compiaciuto di rivelarsi ai piccoli e ai semplici e si è negato ai potenti e ai sapienti. Quindi non posso che dire grazie. Elvezio 13:52, Set 10, 2005 (CEST)

La votazione per la cancellazione dell'articolo si è conclusa con 13 voti a favore e 16 contrari. L'articolo rimane. il titolo viene cambiato da Religiosità e intelligenza a Religiosità e misure d'intelligenza. Il testo viene sostituito con quello proposto da Senza nome - Gac 22:01, Set 12, 2005 (CEST)

Mi sembrava che la votazione fosse sulla cancellazione o meno, non sul suo completo stravolgimento con un testo alternativo. Oltretutto questo testo esclude i dati su cui si basa questo studio, cosa piuttosto fondamentale... --Fedy2 18:34, ott 1, 2005 (CEST)

Il metodo scientifico comprende

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  1. Formulazione di un ipotesi: "Dio non esiste" oppure "Dio esiste"
  2. Osservazione: si esplora tutto l'Universo possibile con telescopi alla ricerca di una figura barbuta ed omniscente lunga 80.000 parasanghe (misura ebraica paraganabile ad uno stadio greco... fonte di questo la Kabbalah).
  3. Osservazione 2°: si obbietta che Dio potrebbe esistere in un piano meta-fisico diverso... bisogna suicidarsi e poi risuscitare (complicato... chiedere qualche lume a Raymond Moody).
  4. Osservazione 3°: viene il caro Antonino Zichichi-richì, e dice... ma nò... il Creatore del mondo ha settato l'universo in modo da poter far nascere l'intelligenza (Costante antropica) p.es della costante Gravitazionale G, della forza elettronucleare debole.
  5. Osservazione 4°: arriva il caro buon astronomo Fred Hoyle (aficionado dell'Universo Stazionario)... e dice... ma guarda un pò sta NUCLEOSINTESI STELLARE (la sintesi degli atomi di Elio, Litio, Carbonio, ecc)... mi sembra palesemente truccata !... come mai avviene "relativamente poco" (dal punto di vista statistico) la cosa più probabile... cioé la formazione di stabilissimi atomi di Elio (per collissione PROBABILE di due nuclei di idrogeno)... ed invece si procede verso la molte volte più improbabile formazione del Litio, Magnesio, Boro, Carbonio ?!?!... serve forse a qualcuno la formazione del carbonio, al barbutone ?, alla barbuta ??? uhhhhhhmmmmmmmmmm.....
  6. Altre osservazioni che non cito...
  7. Conclusione: non é scientifico nè razionale dire che Dio non esiste...la cosa razionale é dirsi Agnostici (basandosi su Kant)... e poi accettare la scommessa di Blaise Pascal.
Se può valere qualche cosa,ho un Q.I. misurato di 135. --RED TURTLE 22:19, 18 giu 2006 (CEST)Rispondi

l'argomento è interessante e ne discuterei volentieri, ma

 
 
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--Riccardo 10:14, 20 giu 2006 (CEST)Rispondi

Dubbi

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  • L'esistenza di Dio non credo si possa dimostrare.
  • Eminenti studiosi devono ancora mettersi d'accordo per definire l'intelligenza.
  • Misurare l'intelligenza, una volta definita, è abbastanza difficile e dipende da troppi fattori.

Cercare di correlare religiosità e intelligenza, secondo me, produce un grado di dubbio di ∞ (infinito) elevato a ∞ (infinito). Comunque ci sono stati studi ben più meritevoli di partecipare a IG-Nobel. Assianir 23:22, 18 giu 2006 (CEST)Rispondi

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 14:27, 4 apr 2018 (CEST)Rispondi

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Stato voce

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Una voce su un argomento così delicato o è approfondita e documentata oppure è inutile. Allo stato attuale è poco più di un abbozzo senza approfondimenti e con poche fonti. Sarebbe da riscrivere completamente traducendo dall'inglese. --Agilix (msg) 11:22, 19 nov 2019 (CET)Rispondi

  Fatto Ho tradotto (in parte) la versione del 13 novembre 2019. Almeno adesso la voce è aggiornata alle ultime ricerche. --Agilix (msg) 15:33, 20 nov 2019 (CET)Rispondi

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Cancellazione

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La voce è totalmente sbilanciata a favore di una mera statistica predittiva, secondo la quale lo spirito critico e antidogmatico si sposerebbe con l'intelligenza e l'irreligiosità.

Viene completamente dimenticato il legame fra fede e ragione, al pari di ciò che esso ha prodotto nel corso della storia. La sola pretesa di collegare l'intelligenza all'assunzione di un punto di vista particolare -ateo o teistico- è contraria allo spirito e all'apertura di Wikipedia, nella quale non merita uno spazio simile, tanto più se si considera il problema monte di definire che cosa siano l'intelligenza e la religiosità.

Una voce basata su alcune induzioni statistiche, delle quali Non è indicata la numerosità del campione nè un minimo nesso causale al di là degli studi numerici. A mio avviso, la voce non ha comunque alcuna rilevanza enciclopedica e può essere proposta per la cancellazione, anche se riporta 40 fonti a supporto.--Micheledisaveriosp (msg) 23:59, 25 feb 2020 (CET)Rispondi

Mi rendo conto che l'argomento sia controverso, ma secondo me la voce è equilibrata e non POV: si limita a elencare gli studi esistenti sull'argomento, come è giusto che faccia. Il fatto stesso che non vengano stabiliti nessi causali è garanzia dell'imparzialità della voce, perchè dal momento che gli studi utilizzano un metodo statistico, l'esistenza di nessi causali non può essere dimostrata. Quanto all'uso della statistica inferenziale, essa è parte integrante del metodo scientifico; tale metodologia non è esente da critiche, ma è ad oggi il metodo più utilizzato in tutta la ricerca nelle scienze sociali, e la voce non può far altro che riportare studi condotti con tale metodologia. Qualunque altra speculazione sarebbe POV. Infine, ovviamente questa è solo la mia opinione e sei libero di proporre la voce per la cancellazione, in modo che la comunità di wikipedia si possa pronunciare sulla sua enciclopedicità. --Agilix (msg) 10:16, 26 feb 2020 (CET)Rispondi
sono pur sempre presenti 40 fonti diverse. L'orientamento è chiaramente POV e forse può servire anche a mostrare che non tutta la scienza è così oggettiva e neutrale come comunemente siamo portati a credere. Anche la stessa statistica si può prestare a un uso distorto, parziale e menzognero dei dati, come evidenziato da questa lettura, in particolare rispetto alla variabilità del valore medio del QI in rapporto ala percentuale di atei nei vari Paesi. Per ora, lascerei stare così, in attesa di studi di orientamento opposto da aggiungere alla voce. Saluti, --Micheledisaveriosp (msg) 16:14, 28 feb 2020 (CET)Rispondi

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