Discussione:Terrorismo
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Il problema della definizione
modificaMetto qui di seguito alcune fonti interessanti. In inglese, sorry...
CDI (Center for Defense Information): Defining terrorism has become so polemical and subjective an undertaking as to resemble an art rather than a science. Texts on the subject proliferate and no standard work on terrorism can be considered complete without at least an introductory chapter being devoted to this issue.
League of Nations Convention Definition of Terrorism, 1937: All criminal acts directed against a State and intended or calculated to create a state of terror in the minds of particular persons or a group of persons or the general public.
U.S. Department of Defense Definition of Terrorism: The calculated use of unlawful violence or threat of unlawful violence to inculcate fear; intended to coerce or to intimidate governments or societies in the pursuit of goals that are generally political, religious, or ideological.
Definition of Terrorism under U.S. Law: the term “terrorism” means premeditated, politically motivated violence perpetrated against noncombatant targets by subnational groups or clandestine agents
FBI Definition of Terrorism: The unlawful use of force or violence against persons or property to intimidate or coerce a Government, the civilian population, or any segment thereof, in furtherance of political or social objectives.
Definition from the Arab Convention for the Suppression of Terrorism: Any act or threat of violence, whatever its motives or purposes, that occurs in the advancement of an individual or collective criminal agenda and seeking to sow panic among people, causing fear by harming them, or placing their lives, liberty or security in danger, or seeking to cause damage to the environment or to public or private installations or property or to occupying or seizing them, or seeking to jeopardize a national resources.
Alla luce di tutto ciò, si dovrebbe perlomeno affermare in apertura, e con giusta cognizione di causa, che non esiste (per ragioni squisitamente politiche) una definizione condivisa di terrorismo. Ne consegue che ognuno definisce terrorista il proprio nemico, quasi indiscriminatamente.
--Unopertuttiperuno ( Non sarebbe il caso di inserire anche la mafia nel contesto del terrorismo? Forse è l’unica organizzazione che non può essere fraintesa in quanto moralmente sbagliata sotto ogni punto di vista, non avendo come obiettivi il miglioramento dello stile di vita della popolazione ma solo l’acquisizione di potere e ricchezza per mezzo di violenza, stragi e terrore)
La saggezza cinese
modificaUn antico detto cinese recita più o meno così: Quando il dito indica la luna l'imbecille guarda il dito.
Credo andrebbe tenuto presente quando si parla di terrorismo.--Truman Burbank 15:27, Set 9, 2005 (CEST)
Aggiungerei un corollario, a mio parere più attinente alla voce in questione:
quando gli infilano un dito nell'occhio, l'imbecille si chiede cosa volesse indicare il dito.
--Mig66 17:00, 3 ago 2006 (CEST)
Possibili voci correlate
modifica- OAS
- Ghetto di Varsavia
- Il bombardamento del King David Hotel a Gerusalemme il 22 luglio 1946 da parte del gruppo sionista Irgun. 91 civili uccisi e 46 feriti secondo wiki in inglese. In italiano (come spesso in questi casi) la voce è decisamente reticente su fatti e motivazioni.
Potrebbero essere inserite come "terrorismo di stato".
Altra voce correlabile è brigantaggio.
--Truman Burbank 15:27, Set 9, 2005 (CEST)
- in effetti dell'oas non c'e' menzione nella voce, ottimo appunto.--Von Clausewitz 15:17, 14 gen 2008 (CET)
21° secolo
modificaPerché si parla solo di 21° secolo? E il 20°, già dimenticato? Ediedi 18:12, 17 feb 2006 (CET)
Dalla sezione "Qualche tentativo di definizione"
modificaSposto qui un paragrafo precedentemente inserito nella sezione "Qualche tentativo di definizione" perché, così com'è, non è redatto in forma enciclopedica (una parte di articolo non può criticare quanto affermato in un'altra parte). Penso che prima di fare ulteriori edit sia necessaria una discussione. Eccco il testo spostato:
Obiezione al riferimento nella parentesi che precede. Non risulta che i tedeschi occuparono l'italia nel 1943 per promuovere libertà di informazione e libere elezioni. Pertanto, il riferimento all'intervento militare in Irak, per discutibile che sia, non appare appropriato. Diversamente, per coerernza, andrebbe inclusa nella parentesi anche l'invasione anglo-americana dell'italia del 1945. Si deve anche aggiungere che nel 1943 in Italia, i partigiani che si opponevano all'occupazione tedesca erano cittadini italiani e, soprattutto, che non compirono mai attentati contro la popolazione civile. Al contrario, nel caso dell'Irak contemporaneo, si registrano stragi effettuate contro inermi frequentatori di moschee, persone in coda per ottenere un posto di lavoro o che fanno la spesa al mercato, è di ieri 03/08/2006 la notizia del massacro di bambini che giocavano al calcio in uno stadio di Bagdad. Spesso, gli autori delle stragi non sono cittadini iracheni, così come non lo sono i dirigenti delle organizzazioni che rivendicano gli attentati. Le stragi attuate metodicamente in Irak a partire dal 2003, contro la popolazione civile, sedi delle Nazioni Unite, e via dicendo, ad opera di organizzazioni internazionali, che reclutano 'legittimamente' attentatori suicidi anche in Italia, sono un esempio paradigmatico di attività terroristica.
Nota: la parentesi che precede recita: (Un riferimento potrebbe essere l'occupazione tedesca in Italia nel 1943 o quella delle truppe USA ed alleati in Iraq nel 2003)
-- @ _ 13:08, 12 ago 2006 (CEST)
- Non è un testo enciclopedico, casomai solo da discussione, andava comunque tolto dalla voce. Anche sulla "parentesi che precede" andrebbe comunque discusso, dato che i due casi non sono affatto assimilabile e l'affermazione un tantino non NPOV. Ediedi 13:16, 12 ago 2006 (CEST)
Ho corretto la parentesi eliminando il secondo esempio. Il primo esempio, su cui tutti possono essere d'accordo, sembra sufficiente per chiarire la distinzione tra resistenza e terrorismo, senza aprire fronti di discussione che meriterebbero uno spazio a parte. --Mig66 15:37, 12 ago 2006 (CEST)
Storia
modificaCredo che parlare di terrorismo a partire dall'11 Settembre 2001 sia anti-storico. A quanto ne so i primi casi di terrorismo si hanno durante la seconda guerra mondiale (se non prima), quando si terrorizzava la popolazione prima del bombardamento con musiche (stile Apocalypse Now) oppure si lanciavano volantini, per non parlare dei Kamikaze giapponesi che si buttavano su edifici civili e non militari...
E dov'è che se ne parla come se fosse nato nel 2001? Mi pare che il paragrafo si intitoli "Terrorismo nel XXI secolo". --Snowdog (dimmi) 17:34, 13 ago 2006 (CEST)
Sono d'accordo con Snowdog e trovo parecchio interessante che non si menzioni da nessuna parte il terrorismo anarchico italiano, che ha messo le bombe a Wall Street e attentato alla vita di regnanti e presidenti un secolo prima di Al-Quaeda. Cerchero' di integrare queste informazioni. --S vecchiato 22:34, 26 set 2007 (CEST)
Recupero cronologia
modificainserisco cronologia perduta nella pulizia copyviol: --piero tasso 01:10, 24 ago 2006 (CEST)
- 12:30, 12 ago 2006 . . 213.230.129.20 (Discussione | blocca) (Qualche tentativo di definizione)
- 12:29, 12 ago 2006 . . 213.230.129.20 (Discussione | blocca) (Storia)
- 12:28, 12 ago 2006 . . 213.230.129.20 (Discussione | blocca) (Terrorismo nel XXI secolo)
- 12:21, 12 ago 2006 . . 213.230.129.20 (Discussione | blocca) (Collegamenti esterni)
Non solo "clandestino"
modificaNella definizione di "terrorismo" non possono essere comprese soltanto le azioni compiute da singoli o da organizzazioni non statuali: pensiamo alla distruzione della città di Guernica operata dai nazisti durante la guerra civile spagnola o, quello che con ogni probabilità è il più grave atto di terrorismo che la Storia ricordi, i bombardamenti nucleari americani su Hiroshima e Nagasaki. Wikichri 18:11, 13 ott 2006 (CEST)
- Per quanto gli episodi che citi siano tremendi, ingistificabili e mostruosi, non hanno attinenza con la definizione di "terrorismo" che è tutt'altra cosa. --Ediedi 18:40, 13 ott 2006 (CEST)
- Credo che quella di Ediedi sia solo una sua opinione. In effetti molti storici/politici (il piu' famoso esempio credo sia Noam Chomsky, ma probabilmente non e' l'unico) hanno definito questo tipo di attacchi come terrorismo in quanto rispondenti alla definizione di "azione violenta volta a cambiare la politica di uno Stato". Ho i riferimenti esatti (posseggo il libro), se necessario. In effetti il mio dizionario definisce il terrorismo come "metodo di lotta politica consistente nel ricorso sistematico ad azioni violente perpetrate a scopo intimidatorio e come mezzo di pressione". L'unica ambiguita' potrebbe essere sulla parola "politica" --Boyska (msg) 00:36, 29 mar 2011 (CEST)
Non è così: rientrano nel "terrorismo di stato", che è a sua volta una sottocategoria del "terrorismo". Wikichri 00:03, 21 ott 2006 (CEST)
- Dipende dalla definizione (che è piuttosto elastica), comunque durante lo stato di guerra è escluso il terrorismo di stato e in ogni modo il terrorismo di stato è perpetrato all'interno dello stato stesso e non al di fuori. --Ediedi 11:44, 21 ott 2006 (CEST)
- cosa intendi per "durante lo stato di guerra e' escluso il terrorismo di stato" ? Mi sembra invece sensata la seconda obiezione: generalmente ci si riferisce a terrorismo di stato con quello che lo stato opera al suo interno --Boyska (msg) 00:36, 29 mar 2011 (CEST)
Verissimo che la definizione sia molto elastica, ma se durante una guerra una potenza belligerante opera stragi col solo fine di terrorizzare la popolazione (specie sapendo che in caso d'intervento via terra i suoi soldati dovrebbero combattere strada per strada contro la gente comune che non ha nessuna intenzione di osservare passivamente l'occupazione straniera) come si fa a non definire tale condotta " terrorismo"? Allora anche i kamikaze di una guerriglia in tempo di guerra non compiono atti terroristici ma soltanto attacchi non convenzionali contro truppe nemiche. Infine il terrorismo di stato può essere attuato anche al di fuori dei confini nazionali: due esempi possono essere le azioni dei servizi segreti israeliani all'estero che sono seguite al blitz del commando palestinese ai giochi olimpici di Monaco oppure i rapimenti di cittadini giapponesi (in Giappone) operati in un remoto passato dalle autorità (o comunque per conto di esse) della Corea del Nord. Wikichri 15:42, 21 ott 2006 (CEST)
Hai perfettamente ragione, ma non è colpa mia se in questi casi non si chiama terrorismo. --Ediedi 15:45, 21 ott 2006 (CEST)
Ma il nome "terrorismo" non dev'essere conferito con legge: se la legge assegna al termine terrorismo una definizione ristretta vuole soltanto dire che nella fattispecie di terrorismo si potranno sussumere soltanto determinate condotte, ciò nonostante anche ciò che la legge non "copre" con la definizione di terrorismo può rientrare semanticamente sotto il terrorismo: un conto è la legge, un'altra è la lingua o comunque la sostanza. Voglio dire: la scorsa legislatura è passata una legge sul conflitto d'interessi che risolve quello di Berlusconi non facendolo rientrare nei casi previsti dalla legge, ma in realtà il conflitto d'interessi è rimasto, dato che la situazione di Berlusconi è tale e quale a quella di prima (eccetto la rinuncia temporanea alla presidenza del Milan). Wikichri 15:56, 21 ott 2006 (CEST)
Infatti non è "conferito" dalla legge, ma dalla lingua italiana. Poi ognuno può farne l'uso che meglio crede, ma fa un uso errato della lingua italiana che è la lingua usata da questa wiki. Come ti dicevo prima se ci mettimo a discutere in astratto sono d'accordo con te, hai perfettamente ragione, ma dobbiamo attenerci a schemi linguistici precisi se dobbiamo parlare in italiano e farci comprendere da tutti. --Ediedi 16:12, 21 ott 2006 (CEST)
Incipit
modificaLa definizione di terrorismo non è unica, e varia a seconda del punto di vista. Chi da una parte è indicato come terrorista, dall'altra parte può essere considerato combattente per la libertà.
Che brutto incipit!
E' evidente che un terrorista, dal suo punto di vista, è un combattente
per la libertà.
Ho letto la voce sulle Wiki in francese, in spagnolo, in portoghese ed in inglese e non ho trovato niente di simile.
Suggerisco a tutti di fare altrettanto. Appena posso tolgo queste frasi e le sostituisco con una selezione dalle altre lingue che conosco.
Sentruper - 16 marzo 2007
- Concordo per quanto detto da Sentruper riguardo la frase riportata dall'incipit, ma occhio al consenso :-) --Ediedi 10:33, 17 mar 2007 (CET)
Ciao a tutti,
ho inserito un nuovo incipit prendendo dalla wiki in francese e, in misura minore, dallo spagnolo.
Mi rimetto al giudizio di tutti gli amici wikipediani :-)
Sentruper - 20 marzo 2007
- Per me va bene, ho solo apportato una piccola modifica. --Ediedi 15:06, 20 mar 2007 (CET)
Va cambiata anche la frase "Per sua stessa natura (imporre a tanti la volontà di pochi) il terrorismo è antidemocratico e tende all'instaurazione di una dittatura." È solo l'opinione di alcuni, per altri il cosiddetto terrorista combatte contro la dittatura e la volontà di pochi, per la libertà di tanti. 02:30, 17 set 2007 (CEST)
- No. Il terrorismo è un fenomeno di piccole formazioni molto più estremiste della "base", della massa, che proprio per questo non riescono a espandersi e diventare movimento di resistenza, e proprio per la loro piccolezza e "ininfluenza ideologica" devono ricorrere alla grancassa dei media per poter avere qualche effetto. Il terrorismo è un fenomeno di frangia, mentre la guerriglia e la resistenza sono fenomeni di massa, che proprio per questo non hanno bisogno di ricorrere agli atti atroci propri del terrorismo, ma compiono operazioni militari... che magari possono essere attentati e bombe, ma sempre centrati su un obiettivo militare ben preciso. La differenza può essere sottile, come ho scritto più oltre, e soprattutto è nel modus operandi, nello stile di azione più che nei mezzi o nelle azioni in sè. Al Qaeda, nonostante il prestigio conquistato, non è un fenomeno popolare, non esiste un "esercito organizzato di Al Qaeda". Esistono gruppuscoli e singoli attentatori, collegati in rete orizzontalmente. Non so se sono stato chiaro... --Kormoran 20:17, 17 set 2007 (CEST)
- Hai delle fonti su cio' che scrivi? Nelle varie definizioni che ho cercato non si fa mai riferimento alla numerosita' degli appartenenti. Un buon esempio potrebbe essere quello dei partigiani della resistenza italiana: erano considerati "banditen" dai tedeschi, cioe' banditi, terroristi, _non_ combattenti. Eppure il loro numero era piuttosto elevato. L'esempio italiano non e' isolato, immagino che situazioni analoghe ci fossero in tutta europa in quel periodo, ed e' certamente possibile trovarne anche in altri periodi storici. Inoltre anche un gruppo poco numeroso puo' agire nella convinzione di compiere la volonta' di molti. Direi invece che e' un mezzo al di fuori la democrazia occidentale, in quanto questa si basa sulla pratica del voto e della delega come unico strumento di lotta politica --Boyska (msg) 00:48, 29 mar 2011 (CEST)
- Riprendo il concetto: le brigate rosse in italia agivano con metodi e criteri propri della guerriglia, perchè si consideravano la punta di diamante di una futura insurrezione di massa, vedevano se stesse come la parte più avanzata di un popolo che stava per prendere le armi in massa (a loro giudizio). Non era così, e quando fu chiaro a tutti, poco dopo il 1981, il movimento brigatista andò in crisi. Viceversa, il terrorismo nero agiva precisamente come un gruppo terrorista: stragi, bombe piazzate non su obiettivi politici o militari ma per uccidere e ferire più persone possibile, mirando a incrinare la fiducia sociale di base (quella per cui tu esci di casa la mattina senza preoccuparti che uno sconosciuto ti prenda a ceffoni all'improvviso). --Kormoran 20:17, 17 set 2007 (CEST)
stranezze
modificaNella parte iniziale viene detto chiaramente che il terrorismo ha lo scopo di cambiare lo status quo, come se l'estensore leggesse nella mente dei terroristi, mentre non considera affatto la possibilità che il terrorismo possa servire a tenere in piedi una situazione che altrimenti non si reggerebbe. Per fare un esempio, molti sono convinti che il terrorismo italiano degli anni di piombo abbia avuto l'effetto di mantenere al potere la democrazia cristiana per molto più tempo di quanto sarebbe durata normalmente. Sarebbe oppurtuno esprimere con estrema prudenza eventuali idee sui fini del terrorismo e mantenersi sui metodi.
Leggo poi che il terrorismo si è sviluppato nel XX secolo insieme ai media e trovo un'incongruenza: chiunque studi i media sa che la proprietà di essi è molto concentrata ed è facile far sparire delle notizie o gonfiarne a dismisura altre. Come hanno fatto i terroristi a sfruttare i media? O in altre parole, come è riuscito a crescere il terrorismo se nel frattempo i media erano sempre più controllati? (almeno nel senso di concentrazione delle leve di comando). Anche a me sembra che ci siano delle connessioni tra mass-media e terrorismo, ma mi terrei molto prudente anche in questo settore.Truman 00:09, 18 nov 2007 (CET)
Cos'è, l'angolo de complottista questo? Mig (msg) 20:59, 9 dic 2014 (CET)
Guerra civile?
modifica"Il terrorismo è una forma estrema di guerra civile"...
mi riesce difficile capire come il TERRORISMO possa essere PIU' estremo di una guerra, e per di più civile.
Tecnicamente ritengo che la guerra civile sia una guerra anche militare tra fazione avverse del medesimo Paese, mentre invece il terrorismo ha come OBBIETTIVO i civili ANCHE di diversi paesi.
Come scrivevo, è maggiormante plausibile che esso sia una "forma estrema di lotta politica", PERTANTO più vicina/contigua/simile alla guerra.
Oltre la politica - come è noto - c'è la guerra. Oltre la guerra c'è solo la morte, che non riguarda più i vivi. --Castel 16:37, 3 gen 2008 (CET)
Modifiche
modificaHo ripristinato la prima parte dell'articolo, che era stata sforbiciata brutalmente. Ho anche tolto (commentandola) la lista di terroristi italiani, perchè mi sembrava molto POV: per come era presentata sembrava che il terrorismo europeo in quel periodo fosse praticamente solo opera di italiani. Nella sezione ho messo un riferimento a Gavrilo Princip, che assassinò l'arciduca d'Austria facendo scoppiare la I guerra mondiale (atto terroristico mica da poco!). Per Truman: i mass-media sono influenzabili, ma non manipolabili a piacimento. Come tutte le realtà umane seguono leggi proprie, per cui certe notizie, quelle grosse ed eclatanti come attentati e bombe, "non si può non darle": semmai si può modificare il punto di vista, ma di fronte a certi fatti c'è poco da modificare. --Kormoran 17:49, 3 gen 2008 (CET)
Mi dispiace che tu ritenga brutale un intervento sullo stile della nota che tu hai redatto - mi dispiace dirtelo - in un italiano pedissequo. Le correzioni erano state apportate con scrupolo, innanzitutto sul tuo italiano e dunque faresti bene a reinserirle, perchè così come il testo appare è sciatto e di tono popolare, non letterario.
Non offenderti. Wikipedia consente alla gente di apportare modifiche ad una pagina: sii autocritico da consentirle: la persona che ha apportato queste modifiche al tuo testo conosce il fenomeno del terrorismo.
Non si può lasciare un testo sul terrorismo redatto in questo modo. Inoltre dici delle cose inesatte. Forse conviene che tu prenda un testo specialistico sul terrorismo prima di proseguire. Non è affidabile in nessun modo questo resoconto. Appellati al testo in inglese, se proprio non hai libri di supporto. Si continuerà a correggere l'italian, davvero carente.
Le informazioni che passi ai lettori sono abbastanza inesatte. Il testo non avvalla in nessun modo una tua competenza sull'argomento. Anzi veicola preoccupanti preconcetti.
Il livello della scrittura e dei contenuti è carente.--79.23.9.159 20:27, 3 gen 2008 (CET)
Mi dispiace contraddirti, ma le informazioni che ho dato sul terrorismo sono corrette. Sono intervenuto perché per abbreviare il testo hai eliminato molte informazioni invece di correggerle; per lo stile linguistico, quello può essere questione di gusti soggettivi. Comunque, se vorrai indicare cosa è secondo te scorretto e come dovrebbe essere modificato, sarò felice di discuterne... --Kormoran 20:37, 3 gen 2008 (CET)
Livelli minimi da rispettare di stile e credibilità della voce
modificaPer lo stile non è affatto questione di gusti soggettivi. Wikipedia è una pubblicazione di tipo letterario, e ci sono livelli minimi da rispettare! Esiste un italiano standard scritto con regole precise. Si può votare per il livello della scrittura con votazioni che scendono fino a 'D'. Non si può pubblicare qualsiasi cosa passi per la mente di chiunque senza il filtro critico con questa filosofia del "tutto fa brodo". La funzione'modifica' serve proprio a gestire questa supponenza acritica.
Ti cito, per mostrare i difetti della tua scrittura" (ho inserito qualche commento): "Tutte le azioni terroristiche hanno per scopo principale non la distruzione e la morte generate, anche se grandi, ma la risonanza mediatica che queste azioni hanno: lo scopo del terrorismo è la modifica (o la distruzione) dello status quo sfruttando i mass-media come cassa di risonanza che amplifica le gesta gruppi terroristici e ne crea la "leggenda" e un'aura di costruita, come innumerevoli altre, in un italiano "inetto", da scuola media inferiore, inapplicabile all'argomento.'" (fine citazione)
NOTA BENE: (LE GESTA è termine improprio, genericamente usato per definire le imprese degli eroi tragici in contesto epico. non si può usare questo termine in questo contesto wikipediano, che deve essere informativo, attuale, e neutrale)
Capisco che tu abbia l' 'ambizione' di redigere una nota sul terrorismo italiano, ma devi accettare di farti aiutare non solo nell'esposizione della nota ma nell'eleborazione dei contenuti. Puoi, in primo luogo, citare con esattezza le fonti da cui desumi queste notizie? Fornire una bibliografia dei titoli a cui ti appelli, che presumibilmente ti hanno aiutato a redigere la nota? Come conosci le notizie che passi al lettore? Mediante quali fonti storiche, per l'esattezza? Hai forse tradotto da Wikipedia UK? Allora la traduzione è carente.
Se poi sei semplicemente inconsapevole di queste implicazioni, fatti almeno guidare con umiltà.
--79.23.9.159 21:03, 3 gen 2008 (CET)
La funzione 'modifica' serve a modificare il testo di un articolo, niente di più. Per quanto riguarda il pubblicare, Wikipedia non pubblica "qualsiasi cosa passi per la mente di chiunque", ma ci curiamo di redigere un testo completo e corretto, accogliendo contributi da chiunque voglia migliorare un articolo. Per le (mie) frasi che tu citi non servono fonti: sono considerazioni ovvie e del tutto generali sul fenomeno terrorismo. Lo stile delle frasi è corretto, ma ammetto che può essere semplificato. Potremmo scrivere:
- Lo scopo principale di tutte le azioni terroristiche non è generare distruzione e morte, anche se grandi, ma ottenere una grande risonanza mediatica: il terrorismo si propone di modificare (o distruggere) lo status quo usando i mass-media come amplificatore delle gesta dei gruppi terroristici, per crearne la "leggenda" e un'aura di potenza che richiama nuovi aderenti alla causa e scoraggia l'opposizione ad esso.
Ritieni che questa sia una versione migliore? --Kormoran 21:26, 3 gen 2008 (CET)
Non è del vero che rispetto al terrorismo ci siano delle nozioni ovvie, che è lecito diffondere su wikipedia, assumendo noi stessi un ruolo di autorità in merito. La voce deve essere attentamente vagliata e resa con un linguaggio ed un tono quanto più neutrali ed informativi possibili, senza uso di linguaggio figurato e senza aggiungere esempi ricavati dalla nostra personale comprensione del fenomeno. Vale invece citare una fonte autorevole, una pubblicazione sull'argomento accertabile tramite nota.
Stilisticamente la frase che proponi come esempio ha all'interno due volte ripetuto l'aggettivo grande. Grande è aggettivo troppo generico e aspecifico.
Tu scrivi "lo scopo principale" di tutte le azioni terroristiche, ma non essendo tu un terrorista, ed evidentemente da quello che scrivi si capisce che non lo sei, né un criminologo - e pure questo si capisce da come e da cosa scrivi - per dire quale sia lo scopo "principale" di TUTTE le organizzazioni terroristiche, puoi soltanto sostenere che ciascuna ha il suo scopo ben preciso ed i suoi fini e mezzi elettivi al perseguimento del sovvertimento dello status quo, che è l'unica cosa più o meno esatta di tutto il pezzo.
Poi specifichi che questo scopo è di "tutte le azioni" ma non puoi nemmeno stabilire con certezza questa proporzione. E' utile impiegare un tono ipotetico e neutro.
- Uno degli scopi delle azioni terroristiche SEMBREREBBE ESSERE QUELLO DI generare distruzione e morte, suscitando contemporaneamente risonanza nell'opinione pubblica attraverso i mass-media. Tali azioni mirano a modificare lo status quo (GIà DETTO DUNQUE ELIMINA :usando i mass-media come amplificatore delle gesta dei gruppi terroristici)...
INFORMAZIONE E GIUDIZIO PERSONALE GRATUITI O MEDIATI DA FONTE? QUALE FONTE?: Per sua stessa natura (imporre a tanti la volontà di pochi) il terrorismo è antidemocratico e tende all'instaurazione di una dittatura.
TU STAI DANDO UNA DEFINIZIONE DI DITTATURA E NON DI TERRORISMO. SE QUESTI SONO GIUDIZI PERSONALI, ALLORA IO POSSO INDISCRIMINATAMEMTE CAMBIARE LA PROPSETTIVA CON LA FUNZIONE 'MODIFICA' (sorry: capital letter usato per distinguere la comunicazione dalla voce):
"Per sua natura (sovvertire lo status quo ritenuto corrotto) il terrorismo tende al rovesciamento del potere in vigore, strutturato e costituito."
QUESTA FRASE è LA SOLA AFFERMAZIONE GENERALIZZATA CHE SI POSSA ONESTAMENTE FORMULARE SUL TERRORISMO, CHE è FENOMENO DALLE MILLE SFACCETTATURE ED ACCEZIONI (sorry: capital letter usato per distinguere la comunicazione dalla voce)
Critiche alla voce attuale
modificaSono d'accordo: anche secondo me la voce attualmente non ha la forma letteraria di una voce enciclopedica, appare ridondante nelle ripetizioni dei medesimi concetti, utilizza aggettivi generici, affermazioni perentorie non giustificate, esempi di dubbia pertinenza ed esemplarità, ha un tono troppo "orale" e poco letterario, è notevolmente ideologica senza supporto di citazioni o fonti alle idee espresse, ed in generale appare molto legata ad una visione critica direttamente collegabile con l'attentato americano dell'11 settembre. Inoltre ignora un concetto secondo me fondamentale: che il terrorismo si attua contro obbiettivi CIVILI (ed è altra cosa dalla "guerra civile": a tal riguardo si veda il Collegamento esterno della voce stessa, La differenza tra guerriglia e terrorismo ). Propongo qui delle riflessioni visto che alcune modifiche e semplificazioni proposte direttamente sulla voce sono state tranquillamente cassate.
Il terrorismo è una forma di lotta politica che consiste in una successione di azioni clamorose, violente e premeditate (attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, ecc.) ai danni di nazioni, governi, gruppi etnici o fedi religiose.
Non è esatto: spesso nella storia le azioni sono rivolte contro INDIVIDUI in quanto rappresentanti istituzionali ma anche in quanto rappresentanti di modelli di potere più astratti (la Monarchia, p. es.).
Tutte le azioni terroristiche hanno per scopo principale non la distruzione e la morte generate, anche se grandi, ma la risonanza mediatica che queste azioni hanno
Direi che lo scopo non è MAI la distruzione e la morte generate, anche se grandi ma che esse sono piuttosto l'evento terminale di una scelta strategica ritenuta necessaria ai fini del raggiungimento di uno scopo. Così scrivendo si corre il rischio di scambiare la causa con l'effetto.
Lo scopo del terrorismo è la modifica (o la distruzione) dello status quo sfruttando i mass-media come cassa di risonanza che amplifica le gesta dei gruppi terroristici e ne crea la "leggenda" e un'aura di potenza che richiama nuovi aderenti alla causa e scoraggia la popolazione dall'opporsi.
La cassa di risonanza dei mass-media è un parametro certamente importante ma non sono sempre è stato così centrale, in alcuni casi gli attentati hanno voluto ottenere la pura e semplice eliminazione fisica della vittima (ritenuta un obbiettivo in se') ed in altri si voleva ottenere una reazione istituzionale o addirittura - secondo alcuni - agire come elemento di giustificazione della reazione istituzionale). Inoltre parlare di "aura di potenza" mi sembra come minimo inesatto se si pensa alle stragi terroristiche avvenute in Italia negli anni di Piombo o agli attentatori anarchici e non che sapevano benissimo di venire catturati al compimento dell'atto (terroristico?). Ho dei dubbi enormi sul fatto che l'azione terroristica scoraggia la popolazione dall'opporsi: ma quando mai? certamente non in Italia e non negli U.S.A.
Per questo motivo molte azioni terroristiche prendono di mira persone, monumenti, edifici o luoghi con un forte valore simbolico e molto presenti nell'immaginario popolare: ciò che importa nell'attentato terroristico, oltre al danno in sè, è fare in modo che si parli molto del danno provocato.
Eliminare un personaggio simbolicamente importante a volte può costituire un obbiettivo sufficiente per un gruppo terroristico, se si considera che esso non sarà facilmente sostituibile e/o aveva particolare carisma.
Funzionale a questo effetto di risonanza è anche l'efferatezza, la ferocia e l'enormità dei gesti stessi di distruzione: sequestrare 100 bambini in una scuola è più efficace, ai fini della strategia del terrore, che sterminare 100 adulti in una caserma, perché il risalto mediatico dato all'evento (l'audience, se vogliamo) sarà maggiore.
L'efferaratezza è una variabile non costantemente presente nelle azioni terroristiche. Credo che essa sia stata in alcuni casi bandita dai terroristi stessi in quanto ritenuta controproducente rispetto agli obbiettivi perseguiti (le BR erano "efferate"?). L'esempio proposto non è pertinente in quanto propone un paragone tra due elementi non confrontabili in quanto una azione contro dei civili non è paragonabile ad una azione contro dei militari per il motivo che quest'ultima NON E' una azione terroristica ma di vera e propria guerra: questa è a mio parere una ESSENZIALE discriminante, in quanto i terroristi agiscono contro civili e non contro i militari (in quest'ultimo caso possono essere definiti "partigiani o "resistenti" "ribelli" "guerriglieri" o in altro modo).
Per questo motivo il terrorismo propriamente detto è un fenomeno caratteristico del XX secolo, il primo periodo storico in cui l'umanità dispone di mass media.
Ci andrei piano con queste perentorie affermazioni "modernocentriche": forse che l'invenzione di Gutemberg è stata, massmediologicamente parlando, meno importante o rivoluzionaria? forse allora la rivoluzione è inerente alla "globalizzazione" dei mass media ed alla "cultura di massa" che è un fenomeno della seconda metà del XX secolo visto nella prima metà i mass media si rivolgono ovviamente solo agli alfabetizzati (non tanti, all'epoca). Forse allora si può dire che "il terrorismo è un fenomeno che esplode alla fine del XX secolo". E' sempre buona norma cercare di non considerare il nostro ombelico il centro del mondo.
Generalmente i gruppi terroristici sono organizzazioni segrete costituite da un numero ridotto di individui: a volte i terroristi si considerano l'avanguardia di un costituendo esercito, dei guerriglieri che combattono per i diritti di un gruppo o per una ideologia.
Non mi pare efficace spiegare qualcosa utilizzando le preposizioni "generalmente" e "a volte", a meno che non si citino gli esempi cui ci riferisce.
Per sua stessa natura (imporre a tanti la volontà di pochi) il terrorismo è antidemocratico e tende all'instaurazione di una dittatura.
Concetto molto complesso che per non apparire uno slogan forse andrebbe spiegato in maniera meno perentoria e chiarificato più estesamente.
Un movimento terroristico che ha successo può effettivamente portare a una resistenza armata e/o alla costituzione di un esercito guerrigliero, nel qual caso tattica e strategia cambiano per adattarsi a uno scontro più aperto, e anche la politica del movimento subisce delle modifiche, diventando meno radicale e più concreta.
"Meno radicale"? "più concreta"? ma cosa vuol dire? questo è un modo assolutamente ideologico e poco enciclopedico di esprimersi (con rispetto parlando per le ideologie).
Il terrorismo è una forma estrema di guerra civile, mirata a risolvere con la violenza determinate tensioni presenti nella politica di una data nazione.
Ho già commentato qualche riga sopra questo concetto (v. Guerra civile?). A ciò aggiungo che non si può RIDEFINIRE così sinteticamente la parola terrorismo dopo averla GIA' DEFINITA all'inizio della voce, per di più utilizzando parole vaghe (e pseudotecniche) come "determinate tensioni" o "una data nazione".
--Castel 01:45, 5 gen 2008 (CET)
Castel, grazie di sostenere la mia tesi sulla necessità di reimpostazione totale della nota. Frasi del genere - "Per questo motivo il terrorismo propriamente detto è un fenomeno caratteristico del XX secolo, il primo periodo storico in cui l'umanità dispone di mass media" - sono di una ingenuità di pensiero, nonchè di una mancanza di insight nella questione davvero allarmanti. Poiché la voce è così delicata: "terrorismo" direi di procedere alla sfiducia alla voce.--79.18.17.209 15:07, 5 gen 2008 (CET) Ḍ
Mi rendo conto, ora, delle carenze della mia esposizione. Ho letto l'articolo citato da Castel, è molto interessante e credo sia una buona idea "importare" da esso una serie di concetti, soprattutto il modo in cui tratta il terrorismo "di stato" e il terrorismo nei conflitti. Credo anche, però, che i mass media giochino un ruolo importante nel definire il terrorismo come è oggi, e che sia cambiato rispetto al passato. La parola stessa "terrorismo" è un neologismo: è stata coniata alla fine dell'800, prima non esisteva. In qualche modo dovremmo far presente nella voce che il terrorismo è un fenomeno che, sia pure vecchio come concetto, nei tempi recenti si è rinnovato trovando nuovi modi e meccanismi di azione, e in cosa consistono e qual'è la differenza rispetto al passato... --Kormoran 17:03, 6 gen 2008 (CET)
Kormoran, data la vicenda, e la tua resistenza a consenire i tagli necessari nel testo che contengono la TUA idelogia e il tuo giudizo sul fenomeno terrorismo, che noi NoN condividiamo e stiamo cercando di modificare, capisco perchè tu abbia voluto editare questa voce: tu vuoi fare del terrorismo informativo, imponendo a molti (lettori e collaboratori) il volere di uno(tu) al fine -e qui ti cito - di stabilire una dittatura (della tua opinione). Dal tono della tua ultima risposta capisco che ci tieni alla paternità assoluta di questa voce, e dunque noi dobbiamo subirla, laddove non sarebbe lecito reclamare tale paternità. con questo ti saluto e ti lascio alla tua visione del mondo autosegregata.--79.18.18.32 19:36, 6 gen 2008 (CET)
Effettivamente anche a me pare di cogliere un tono un po' troppo personalistico (in riferimento alla voce) da parte di Kormoran, ma sarebbe opportuno non abbandonare brutalmente da parte di 79.18.18.32 (che preferirei si chiamasse "Ciccio" piuttosto che con un IP) appunto per non fare... del terrorismo. La voce è di tutti, questo è il bello di Wikipedia, e la democrazia si esercita anche con asprezza - se c'è buona fede, e mi sembra per fortuna che questa non manchi. La voce è per sua natura complessa e delicata, assolutamente contemporanea, politicamente ambigua. Non so come funziona il mondo wikipediano, ma in questi casi forse sarebbe opportuno un ulteriore moderatore/controllore della voce o allargare in qualche modo il controllo e il dibattito. E considerare anche le modifiche pregresse come una possibile base di lavoro. La mia è un'opinione. --Castel 00:05, 7 gen 2008 (CET)
Castel, se vuoi chiamami Ciccio, io abbandono per un motivo preciso; la pagina editata da kormoran non raggiunge per me nemmeno il livello di una ricerca della terza liceo ed è talmente densa di considerazioni sballate che andrebbe riscritta ex-novo. Ma per capire ciò ci vorrebbe una maturità che non credo kormoran abbia raggiunto pur avendo forse preso il diploma. questo il problema delle scuole attuali.--79.18.15.66 01:18, 7 gen 2008 (CET)
Perchè vuoi abbandonare? Ho ammesso di avere torto quando ho capito di averlo. Però credo di non avere torto proprio-proprio su TUTTO... qualcosa da salvare io credo ci sia e quindi l'ho detto. Quello che voglio non è tenere in piedi la MIA versione, ma arrivare a una versione che tutti e tre riteniamo soddisfacente. Se poi arriveranno altri a dire la loro (sì, succederà... prima o poi succede sempre) ascolteremo anche le loro ragioni. Confesso che la critica sul mio stile letterario mi ha indispettito un pò, perchè la ritengo ingiustificata: non per vantarmi, ma ho steso alcune voci, come Scacchi, che si sono meritate la vetrina; la pagina Aiuto:Manuale_di_stile è in buona parte mia; insomma... sentirmi dare dell'illetterato mi ha un pò fatto salire la pressione :-)
- P.S. io veramente avrei forse preso la laurea... e ho abbastanza anni da ricordarmi Mita Medici a Canzonissima --Kormoran 06:35, 7 gen 2008 (CET)
@Castel: le osservazioni critiche mi sembrano ben formulate e soprattutto costruttive. Ti invito a modificare direttamente la voce, eventualmente proponendo qui il testo esatto che vuoi inserire (non obbligatoriamente)
@Kormoran: la tua pazienza è ammirevole :-) ed anche la tua disponibilità all'autocritica. Forse potresti accogliere alcuni suggerimenti di Castel e modificare di conseguenza la voce
@79.18.14.159/79.18.17.209/79.18.18.32/79.18.15.66: gli altri hanno ascoltato con pazienza le tue lamentele anche se espresse in maniera molto brusca. Su wikipedia possono scrivere tutti, senza necessità di avere nessuna laurea specialistica. Occorre solo buona volontà, equilibrio, tanto NPOV e la ricerca del consenso intorno alle proprie idee. Sono inoltre da evitare gli attacchi personali come quello del tuo ultimo intervento. Puoi criticare le idee, ma non la persona.
La voce va modificata. E' pericolosamente errata e promozionale. Questa è la versione da lasciare come definizione neutrale. Gli esempi dati dal curatore principale della voce sono volti a promuovere il terrorismo, non a definirlo in modo enciclopedico. Il curatore è stato sollecitato ad eliminare i suoi esempi personali di cosa egli consideri il "terrorismo". Non si tratta di un suo tema in classe al livello di seconda liceo, ma di una voce problematica, che merita collaborazione di esperti. Il curatore principale, e chi interviene per lui a cancellare le necessarie modifiche che sto apportando, nega la collaborazione di chi sa vedere i difetti eclatanti della voce e non vede quelli di chi ripropone ostinatamente il suo sproloquio. Di seguito è un esempio di come la voce debba essere redatta per salvaguardare l'enciclopedicità.
"Il terrorismo è una forma di lotta politica che consiste in una successione di azioni clamorose, violente e premeditate (attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, ecc.) ai danni di nazioni, governi, gruppi etnici o fedi religiose. Tali azioni prendono di mira persone, monumenti, edifici o luoghi con un forte valore simbolico. I gruppi terroristici sono organizzazioni costituite da un numero di individui che si considera l'avanguardia di un costituendo di guerriglieri che combatte in nome di una ideologia. "--79.18.199.20 11:24, 13 gen 2008 (CET)--79.18.199.20 11:24, 13 gen 2008 (CET)
APOLOGIA DEL TERRORISMO
modificaBisognerà avvisare il garante della legalità della presenza in questa voce di uno spirito di editing del curatore principale, che incita al terrorismo.Manca solo che si dia la ricetta per preparare le bombe!! lasciate che vengano apportate le modifiche necessarie --79.18.199.20 11:34, 13 gen 2008 (CET)
- devo dire che io non vedo tutta questa problematicità, comunque spero che le modifiche apportate siano veramente adeguate e non di intento vandalico, nel caso della prima chiedo scusa. --RiPe ma il cielo è sempre più blu 11:39, 13 gen 2008 (CET)
Alla voce "terrorismo" vanno eliminate tutte le istanze che il curatore principale pone per presentare il terrorismo come un atto avente una qualche legittimità ideologica.--79.18.199.20 11:47, 13 gen 2008 (CET)
- Per chi passasse di qui senza sapere i retroscena, gli IP: Speciale:Contributi/79.23.9.159, Speciale:Contributi/79.18.17.209, Speciale:Contributi/79.18.18.32, etc. sono sockpuppet di Utente:Andrea Satta Flores, che da bloccato continua ad evadere il blocco con IP vari: Wikipedia:Utenti_problematici/Andrea_Satta_Flores. --Fioravante Patrone 15:29, 13 gen 2008 (CET)
Ho oggi avvisato la polizia di stato (web e internet) che la voce è potenzialmente rischiosa per la comunità dei lettori e che l'editore principale di questa voce - coadiuvato da vari utenti firmatari con funzione di amministratori - non riduce, benchè sollecitato diverse volte, il rischio che i contenuti errati della voce divulgata appaiano propagandistici del terrorismo, e si rifiuta anzi di lasciare che si modifichi la voce dall'esterno, in visione dell'utilizzo didattico che gli studenti minorenni fanno sistematicamente di wikipedia.
Ho messo in guardia il garante della legalità che l'utente e gli amministratori - Kormoran, Ripepette, Fioravante Petrone - perseverano nel mantenere invariata on-line una voce che abbisogna di neutralità, adeguatamente al soggetto problematico trattato, e che si rifiutano - vedi cronologia dei cambiamenti necessari da essi annullati - di ricondurla ai termini di neutralità enciclopedica. Questa voe "terrorismo", accessibile da Internet tramite i motori di ricerca, suona presso i minorenni come una apologia del terrorismo.
Vediamo se così prenderete finalmente SUL SERIO wikipedia e quello che scrivete senza cognizione di causa e coscienza civile--79.18.17.226 23:43, 13 gen 2008 (CET)
- risposta all'ip 79.18.199.20: il concetto di "terrorismo" varia secondo tempo e luogo, e la definizione viene attribuita a seconda della "classe" o gruppo vincente nella lotta politica. Per gli storici austriaci, probabilmente, Silvio Pellico, Nazario Sauro, Fabio Filzi (tre nomi a caso) e tutti i patrioti italiani erano e sono considerati (ancora oggi) terroristi che cercavano di minare l'assetto istituzionale dell'impero austro-ungarico. Sono punti di vista.--Von Clausewitz 15:14, 14 gen 2008 (CET)Ps: vorrei sapere cos'e' il "garante della legalità" :-D --Von Clausewitz 15:26, 14 gen 2008 (CET)
Una proposta di modifica alla voce
modificaPropongo una versione molto stringata, visto che si tratta del cappello della voce. Bisognerebbe scrivere questa voce facendo lo sforzo di guardare il presente dal futuro, con distacco. Lo so che è impossibile, ma aiuterebbe...
"Il terrorismo è una forma estrema di lotta politica che si manifesta a partire dal XX secolo tramite azioni clamorose, violente e premeditate (sabotaggi, sequestri, attentati, omicidi, stragi, ecc.) ai danni di individui, governi, nazioni, gruppi etnici o fedi religiose.
Tali azioni sono mirate a bersagli civili, e non militari ovvero truppe combattenti, avendo come obiettivo persone o luoghi di alto valore simbolico e rappresentativo con il fine di amplificare al massimo livello l'effetto comunicativo dell'azione stessa.
Il terrorismo si attua per mezzo di organizzazioni clandestine che si considerano l'avanguardia armata di una ideologia o sistema di potere alternativo che prevede la eliminazione del sistema cui si contrappone, escludendo ogni forma di democrazia diretta o rappresentativa." --Castel 00:30, 14 gen 2008 (CET)
"Il terrorismo è una forma estrema di lotta politica che si manifesta a partire dal XX secolo tramite azioni clamorose, violente e premeditate (sabotaggi, sequestri, attentati, omicidi, stragi, ecc.) ai danni di individui, governi, nazioni, gruppi etnici o fedi religiose.
Tali azioni sono mirate a bersagli civili, e non militari ovvero truppe combattenti, avendo come obiettivo persone o luoghi di alto valore simbolico e rappresentativo con il fine di amplificare al massimo livello l'effetto comunicativo dell'azione stessa.
Il terrorismo si attua per mezzo di organizzazioni clandestine che si considerano l'avanguardia armata di una ideologia o sistema di potere alternativo che prevede la eliminazione del sistema cui si contrappone, escludendo ogni forma di democrazia diretta o rappresentativa." --Castel 00:30, 14 gen 2008 (CET)
"Il terrorismo è una forma estrema di lotta politica che si manifesta a partire dal XX secolo tramite azioni clamorose, violente e premeditate (sabotaggi, sequestri, attentati, omicidi, stragi, ecc.) ai danni di individui, governi, nazioni, gruppi etnici o fedi religiose.
Tali azioni sono mirate a bersagli civili, e non militari ovvero truppe combattenti, avendo come obiettivo persone o luoghi di alto valore simbolico e rappresentativo con il fine di amplificare al massimo livello l'effetto comunicativo dell'azione stessa.
Il terrorismo si attua per mezzo di organizzazioni clandestine che si considerano l'avanguardia armata di una ideologia o sistema di potere alternativo che prevede la eliminazione del sistema cui si contrappone, escludendo ogni forma di democrazia diretta o rappresentativa." --Castel 00:30, 14 gen 2008 (CET) "Il terrorismo è una forma estrema di lotta politica che si manifesta a partire dal XX secolo tramite azioni clamorose, violente e premeditate (sabotaggi, sequestri, attentati, omicidi, stragi, ecc.) ai danni di individui, governi, nazioni, gruppi etnici o fedi religiose.
Tali azioni sono mirate a bersagli civili, e non militari ovvero truppe combattenti, avendo come obiettivo persone o luoghi di alto valore simbolico e rappresentativo con il fine di amplificare al massimo livello l'effetto comunicativo dell'azione stessa.
Il terrorismo si attua per mezzo di organizzazioni clandestine che si considerano l'avanguardia armata di una ideologia o sistema di potere alternativo che prevede la eliminazione del sistema cui si contrappone, escludendo ogni forma di democrazia diretta o rappresentativa." --Castel 00:30, 14 gen 2008 (CET)
ECCO LA MIA PROPOSTA:
"Il terrorismo è una forma estremistica di lotta ideologica e politica, che si attua tramite azioni clamorose, violente e premeditate (sabotaggi, sequestri, attentati, omicidi, stragi, ecc.) ai danni di singoli individui, gruppi etnici, fedi religiose, governi, e nazioni.
Tali azioni hanno carattere eversivo e sono mirate a sovvertire l'ordine politico, minando alle fondamenta lo status quo. I piani di azione terroristica attaccano bersagli civili e/o militari e sono messi in atto criminosamente da organizzazioni che si considerano l'avanguardia armata di un sistema di potere alternativo a quello vigente, che prevede la eliminazione del sistema cui si contrappone, escludendo ogni forma di negoziazione democratica con gli istituti del potere costituito."
NON AGGIUNGEREI NULL'ALTRO A QUESTA INIZIALE COPPIA DI PARAGRAFI, INTANTO CHE NON SI PERVIENE ALLA COMPRTENSIONE DI COME TRATTARE L'ARGOMENTO SU UN VEICOLO COME WIKIPEDIA ACCESSIBILE SOPRATTUTTO AD UNA FASCIA DI UTENZA IN ETà SCOLARE. --79.18.18.228 09:44, 14 gen 2008 (CET)
- soprattutto ad una fascia di utenza in età scolare. Questa non la sapevo :-) Da quale fonte ricavi tale affermazione? Ciao, Gac 09:54, 14 gen 2008 (CET)
Lo IP è sempre un sock dell'utente Andrea Satta Flores. Che continua ad avere la anti-wikipediana abitudine di modificare gli interventi altrui (come ha fatto ripetutamente nella discussione di Discussioni utente:Erminia Passannanti: vedasi la cronologia). Lo stesso ha fatto qui con Castel. Non è possibile adottare un blocco parziale per questa pagina? --Fioravante Patrone 10:10, 14 gen 2008 (CET)
- Fatto - Gac 14:59, 14 gen 2008 (CET)
- Non capisco la necessita' di un testo stringato, stiamo scrivendo una enciclopedia, non un Bignami.--Bramfab Discorriamo 09:39, 27 mar 2008 (CET)
- Appunto, una enciclopedia. Ma la voce nella parte iniziale (come ho estesamente cercato di spiegare --> v. sopra "Critiche alla voce attuale", se l'hai letto, e anche oltre) non è affatto enciclopedica. Renderla stringata era solo un tentativo di salvare il salvabile, riattivando la definizione da basi più solide e - si spera - più oggettive, al di là delle opinioni personali e della scrittura traballante. Tre paragrafi non mi sembrano "un Bignami", ne' la prolissità e la ripetizione rende un testo più valido. --Castel (msg) 12:40, 27 mar 2008 (CET)
- Non riesco a distinguere un salvabile da un non salvabile. Trovo dei paragrafi iniziali che definiscono ed inquadrano il soggetto della voce, sempre, come tutte le voci migliorabili stilisticamente. Riguardo alla soggettività e' molto piu' soggettivo definire il terrorismo come espressione criminale di minoranze antidemocratiche e basta, perché questo sarebbe il succo delle tue scarne righe. E poiche' non siamo in un blog anticipo che non proseguiro' a discutere qui' sul terrorismo se criminale o democratico, se minoritario o popolare etc etc etc.--Bramfab Discorriamo 14:38, 27 mar 2008 (CET)
- Quello che potevo scrivere per spiegare le mie ragioni l'ho scritto estesamente e quello che potevo fare l'ho fatto, ma sembra che per qualche motivo questa voce non sia modificabile da altri che dall'autore. La voce è scritta decisamente male nella prima parte, ma con tutta la buona volontà io non riesco a contribuire a migliorarla, o forse non ho abbastanza convinzione per insistere ;-) .--Castel (msg) 15:00, 27 mar 2008 (CET)
"Terrorismo"
modificaMi è consentita una definizione secondaria di "Terrorismo"? Terrorismo: Stumento politico generato al fine di instaurare la paura nelle persone.-Davide 17-4-2008
NPOV
modificaSe consideriamo attenta ed accurata la definizione inglese di terrorismo, allora la definizione italiana è NON NPOV, perchè:
- non fa cenno al fatto che non ci sia una definizione internazionalmente accettata (There is no internationally agreed definition of terrorism.[2][3]);
- riporta, di conseguenza, una sola definizione (peraltro bloccata, lunga, e molto particolare, ovvero opinabile e non riscontrabile nelle altre wikipedia) e non delle definizioni alternative.
Non si riesce a fare meglio, cercando consenso ed evitando decisioni d'imperio? --Magisterludi (msg) 16:53, 15 set 2008 (CEST)
Parti nascoste
modificaC'è qualcuno che ha memoria del perché e del per come delle parti nascoste nel testo? --Pequod76(talk) 16:29, 30 lug 2009 (CEST)
- Boh..! Sembrerebbe che si siano volute nascondere parti connesse con l'anarchia. Io sarei per la loro messa in chiaro.--Bramfab Discorriamo 16:41, 30 lug 2009 (CEST)
- Anch'io, ma così, a volo d'uccello... --Pequod76(talk) 17:32, 30 lug 2009 (CEST)
Necessità di revert
modificaQuesta http://it.wiki.x.io/w/index.php?title=Terrorismo&diff=prev&oldid=26294492 modifica va annullata perché in contrasto con le fonti della pagina sull'UCK. --79.56.112.218 (msg) 11:02, 29 ago 2009 (CEST)
Sacco e Vanzetti
modificaMi sono permesso di togliere il riferimento a Sacco e Vanzetti, due anarchici accusati si´ ingiustamente, ma di omicidio a scopo di rapina e non di terrorismo - Asterione, 22:03, 29 marz 2010
- La voce su Sacco e Vanzetti dice pero' che la condanna a morte fu dovuta all'omicidio a scopo di rapina, ma l'arresto, l'iscrizione su una "lista nera" e, in fondo, anche la reale motivazione della condanna fosse l'appartenenza a gruppi sovversivi, il possesso di armi, la distribuzione di volantini e insomma l'essere bastardi anarchici --Boyska (msg) 13:01, 29 mar 2011 (CEST)
Per uscire dal relativismo
modificaPer uscire un po' dal relativismo de "il terrorismo è solo quello degli altri" che risulta dal proverbio citato nella voce, ritengo che si potrebbero utilizzare criteri quali quelli già utilizzati dai gruppi umanitari. Ad esempio Amnesty International nei casi di ricorso alla violenza distingue tra stati e organizzazioni non statali; e quelli che derivano dalla Costituzione Italiana (libertà di parola e di associazione non armata) e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (libertà di opinione e credo incluso il diritto a cambiare opinione e credo; libertà di diffondere e ricevere opinioni - artt. 18 e 19; proibizione del cercare di limitare i diritti degli altri anche solo per proteggere i propri - art. 30). Propongo una tassonomia che permette un inquadramento dei casi prescindendo dalle valutazioni ideologiche di merito.
Poiché lo stato è il solo depositario legittimo dell'uso della forza, si darebbero quattro casi: (a) un'organizzazione non statale fa ricorso alla violenza contro i civili; (b) un'organizzazione non statale fa uso della violenza contro le forze armate di uno stato; (c) uno stato fa uso della forza contro le forze armate di un altro stato; (d) uno stato fa uso della forza contro i civili. Il caso (a) sarebbe "terrorismo"; il caso (b) sarebbe "guerriglia; il caso (c) sarebbe "guerra"; il caso (d) sarebbe "uso eccessivo della forza", con ricadute quali la violazione dei diritti umani delle vittime e possibili crimini di guerra. Più casi possono verificarsi contemporaneamente.
In tempo di pace rimane la zona grigia dell'esercito che agisce contro la guerriglia (cioè contro civili armati che prendono nelle proprie mani la violenza contro un esercito); credo che debbano valere contemporaneamente il diritto alla legittima difesa per i soldati e il principio generale della salvaguardia dei diritti umani dei guerriglieri.
In tempo di guerra un gruppo con una gerarchia interna, che porti prominentemente le armi e sia reso riconoscibile da segni o distintivi è una forza armata (i partigiani, ad esempio): in questo caso si applicano le norme di guerra e le Convenzioni di Ginevra. Cordialità. 93.149.186.106 (msg) 13:22, 2 lug 2010 (CEST)
Lo Stato è l'unico depositario legittimo dell'uso della forza. Mh. È una tua opinione. JustineLolitad'O (msg) 00:50, 28 ago 2018 (CEST)
Voce da rifare: si confonde il terrorismo con altre forme di lotta non legali
modificaSono allibito, questa voce è incredibilmente stupida, più che faziosa. E' più che evidente che per terrorismo non può che intendersi una qualsiasi azione che abbia la finalità di incutere terrore (o comunque uno stato di soggezione, tensione, paura) verso un numero indeterminato di soggetti, cui la azione terroristica ha direttamente o indirettamente influenza. Questo è così vero che nel linguaggio comune il terrorismo non è affatto legato esclusivamente ad azioni violente (es. fare terrorismo psicologico, terrorismo nel luogo di lavoro, ecc.) o a finalità politiche. Ma anche qualora fosse solo lotta armata di un gruppetto clandestino con finalità sovversive, ciò non significa affatto che faccia terrorismo: colpire e uccidere obiettivi predefiniti e premeditati non è terrorismo, ma un assassinio. Legale o illegale che sia, l'obiettivo è eliminare il bersaglio, non diffondere indiscriminatamente terrore. Diventa terrorismo quando si colpisce un numero indeterminato di soggetti non perché la finalità fosse quella di ucciderli, ma per altri scopi (tipicamente simbolici, di far paura a istituzioni-gruppi, ecc.). Terrorismo è l'11 settembre, la strage della stazione di bologna, piazza fontana, ustica. Terrorismo è il maccartismo, la red scare di cui sono stati vittime Sacco e Vanzetti, gli arresti e le punizioni esemplari che gli Stati danno nei confronti dei soggetti o classi sociali che ritengono nemiche. Chi rapisce un politico o ammazza un giuslavorista, per finalità politiche (oltretutto dichiarate e rivendicate) non è un terrorista e l'atto non è terroristico, ma solo un assassinio. La giustificabilità politica delle uccisioni non è cosa che dovrebbe riguardare un'enciclopedia; per lo Stato uccidere civili inermi in Libia o in Afghanistan è giustificabile (quantomeno tollerabile), per chi ha messo la bomba a Bologna nel 1980 la morte di 81 persone era giustificabile. Noi fermiamoci a fare scienza, non politica. Se la voce non verrà resa seria e neutrale(o almeno messa seriamente in discussione) provvederò io stesso a migliorarla gradualmente, spero con il coinvolgimento e l'aiuto della comunità e, comunque, rendendone sempre conto.--Polrpk (msg) 17:14, 8 ott 2011 (CEST)
- Sono concorde. Credo che la soluzione all'empasse sia quella di inserire nell'incipit la specificazione (da definizione enciclopedica) della finalità della caratteristica della violenza terroristica e cioè
«finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e sim.»
- (http://www.treccani.it/vocabolario/terrorismo/)
- --Enkita (msg) 00:33, 18 sett 2012 (CEST)
- Evidente, come da mia modifica, concordo --Maxcip (msg) 12:49, 18 set 2012 (CEST)
collegamento esterno
modificavorrei aggiungere il collegamento esterno seguente: Adalberto Giovannini, Terrorismo e antiterrorismo a Roma (PDF), su fondazionecanussio.org, Fondazione Niccolò Canussio, 2005, 289-300. URL consultato il 22/07/2013. Però la modifica della voce risulta bloccata. "qualcuno" potrebbe farlo? grazie --Russf (msg) 23:30, 22 lug 2013 (CEST)
- Il testo è stato usato per i contenuti della voce? Aiuto:Bibliografia spiega molto chiaramente quali sono i riferimenti che si possono inserire in una voce. Se il collegamento in questione non è stato usato per la voce, non va messo. --L736El'adminalcolico 23:31, 22 lug 2013 (CEST)
- Non in Bibliografia, ma in "Collegamenti Esterni".
Wikipedia:Collegamenti_esterni#Approvati_e_consigliati presenta: «Siti che contengono materiale neutrale e accurato che non è già nella voce.» e «Siti con altro contenuto significativo e rilevante che non è possibile includere nella voce, come testi o recensioni, materiale multimediale di qualità e legale ma non ancora caricato o caricabile su Commons.».
Perchè la modifica della voce è bloccata senza alcun icona indicante il tipo di protezione e motivazione del blocco?--130.25.107.62 (msg) 01:02, 23 lug 2013 (CEST)
- Non in Bibliografia, ma in "Collegamenti Esterni".
Prostituzione?
modificaScusate, qualcuno mi spiega come si fa terrorismo prostituendosi datosi che nella definizione, tra i vari "atti eclatanti" del terrorismo, c'è anche la "prostituzione"? Mig (msg) 21:04, 9 dic 2014 (CET)
Inserimento categoria: Vittime del terrorismo matrice islamica
modificaVolevo sapere da voi se ritenete giusto creare una pagina che approfondisca ed elenchi le vittime italiane coinvolte nei vari attentati di matrice islamica. --Lu pasci (msg) 12:32, 28 feb 2017 (CET)