Drug carrier
Con il termine anglosassone drug carrier (lett. portatore di farmaco) si intende una qualsiasi sostanza che serve come meccanismo in grado di migliorare la somministrazione e l'efficienza dei farmaci. I drug carrier vengono utilizzati in diversi sistemi di somministrazione farmacologica quali:
- la tecnologia per il rilascio controllato per prolungare in vivo l'azione del farmaco;
- la diminuzione del metabolismo del farmaco e
- la riduzione della tossicità del farmaco.
I drug carrier sono usati anche nei progetti realizzati per aumentare l'efficacia della somministrazione farmacologica a livello topico dove si intende far svolgere in modo preciso l'azione farmacologica.
I nanocarrier
modificaI nanocarrier sono delle nanoparticelle, quindi sono caratterizzati da dimensioni che vanno, tipicamente da 1 a 100 nm. Sono utilizzati nella nanomedicina per incapsulare i vaccini o farmaci in modo tale che essi agiscano in modo più efficace sulle cellule dell’infezione e in modo tale da ridurre gli effetti collaterali. Oltre a ciò possono anche essere usate per vedere i meccanismi con cui le infezioni virali si diffondono e i meccanismi correlati.
Questi nanomateriali possono essere modificati in modo tale da interfacciarsi nel modo migliore in un ambiente biologico, ad esempio in modo tale da portare a una risposta naturale del sistema immunitario in seguito ad un’infezione virale.
L’uso di nanocarrier ha vari vantaggi:
- Migliorare la solubilità di certi farmaci
- Rilascio controllato a lungo termine dei farmaci (es. vaccini che devono fornire protezione contro il patogeno per un lungo periodo)
- Possibilità di distribuire macromolecole protette, dal decadimento dovuto al sistema immunitario
- Diminuzione degli effetti collaterali
- Miglioramento della internalizzazione dei farmaci nelle cellule
- Capacità di colpire cellule specifiche
I vaccini somministrati sotto forma di nanoparticelle sono molto efficienti, poiché riescono ad arrivare nei nodi linfatici, dove si ha di solito l’accumulo di virus. Essi hanno le seguenti caratteristiche:
- Incapsulare gli antigeni in modo tale che non si degradino velocemente
- Incapsulamento simultaneo di antigeni e agenti immunostimolatori, in modo da avere un’efficienza del vaccino migliore.[1]
Classificazione dei nanocarrier
modificaI nanocarrier possono essere:
- Particelle inorganiche, basate su uso di oro (materiale inerte), silicio o carbonio. Sono materiali con i quali possiamo creare forme diverse
- Particelle polimeriche, possono essere di natura sintetica o naturale: sono vescicole solide sulle quali gli antigeni possono essere attaccati alla superficie o trovarsi all’interno. Un loro vantaggio è la buona capacità di rilascio controllato. Il polimero più utilizzato nelle applicazioni biomediche è il PLGA (Poly lactic-co-glycolic acid). Il polimero che si usa nella formulazione della particella influenza molto la sua struttura, le proprietà e le applicazioni.
- Proteine auto-assemblanti (es. micelle)
- Particelle virus-like, si usano le proteine virali per implementare il nanocarrier
- Liposomi o nano particelle lipidiche: vescicole sferiche basate su un doppio strato fosfolipidico e un interno acquoso. Sono capaci di comportarsi in modo simile a un composto virale.
- Esosomi, vescicole rilasciate dalla cellula in seguito a fusione di componenti multivescicolari con la membrana plasmatica
Essi possono essere somministrati in diverse maniere: iniezioni sub-cutanee o muscolari, o per via orale o intra-nasale.[2][3]
Esempi
modificaI drug carrier capaci di biodegradabilità comprendono:
- Liposomi
- Microsfere di acido poli(lattico-co-glicolico) di polimero biodegradabile
- Microsfere di Albumina
- Polimeri sintetici (solubili)
- Complessi proteici del DNA
- Proteine coniugate e
- Eritrociti
Note
modifica- ^ (EN) Preety Sahdev, Lukasz J. Ochyl e James J. Moon, Biomaterials for Nanoparticle Vaccine Delivery Systems, in Pharmaceutical Research, vol. 31, n. 10, 2014-10, pp. 2563-2582, DOI:10.1007/s11095-014-1419-y. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ (EN) Marcel Alexander Heinrich, Byron Martina e Jai Prakash, Nanomedicine strategies to target coronavirus, in Nano Today, vol. 35, 2020-12, p. 100961, DOI:10.1016/j.nantod.2020.100961. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ Saborni Chattopadhyay, Jui-Yi Chen e Hui-Wen Chen, Nanoparticle Vaccines Adopting Virus-like Features for Enhanced Immune Potentiation, in Nanotheranostics, vol. 1, n. 3, 2017, pp. 244-260, DOI:10.7150/ntno.19796. URL consultato il 3 gennaio 2021.
Bibliografia
modificaI seguenti documenti di ricerca dello IUPAC sono in formato PDF:
- (EN) Biodegradable hydrogels for bone regeneration through growth factor release (PDF), su iupac.org.
- (EN) Development of acid-sensitive copolymer micelles for drug delivery (PDF), su iupac.org.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Weighting cancer drugs to make them hit tumors harder PhysOrg.com article
- (EN) Designing Better Cancer Drugs Provides insight into carrier molecules' functionality which may yield safer cancer treatments.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85039758 · J9U (EN, HE) 987007565364105171 |
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