EarthCARE

satellite scientifico euro-giapponese

EarthCARE (acronimo di Earth Cloud, Aerosol and Radiation Explorer) è un satellite scientifico frutto di una collaborazione tra Europa (ESA) e Giappone (JAXA e NICT). Il suo scopo principale è l'osservazione e lo studio delle nuvole e degli aerosol e la misurazione della radiazione solare riflessa e della radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre e dall'atmosfera.[1]

EarthCARE
Dati della missione
OperatoreEuropa (bandiera) ESA
Giappone (bandiera) JAXA
Giappone (bandiera) NICT
Tipo di missioneOsservazione della Terra
NSSDC ID2024-101A
SCN59908
Satellite diTerra
EsitoIn corso
Piattaforma satellitareAstroBus-L
VettoreFalcon 9 Block 5
Lancio28 maggio 2024
Luogo lancioComplesso di lancio 4, Vandenberg Space Force Base
Durata3 anni (prevista)
Proprietà del veicolo spaziale
Potenza1,7 kW
Massa2350 kg
CostruttoreAstrium
StrumentazioneAtmospheric LIDAR, Cloud Profiling Radar, Broadband Radiometer e Multi-Spectral Imager
Parametri orbitali
OrbitaEliosincrona
Apogeo393 km
Periodo92,5 minuti
Inclinazione97,1°
Sito ufficiale e Sito ufficiale
Earth Explorer Programme
Missione precedenteMissione successiva
ADM-Aeolus Biomass

Il satellite è stato lanciato il 28 maggio 2024 da SpaceX con un lanciatore Falcon 9.[2]

Strumentazione

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L'obiettivo della missione è di ottenere dati scientifici che possano aiutare a comprendere meglio il bilancio energetico Sole-Terra. A questo scopo, il satellite è dotato dei seguenti strumenti scientifici:[3][4]

  • ATmospheric LIDar (ATLID): un lidar atmosferico fornito da Airbus;
  • Cloud Profiling Radar (CPR): radar di profilazione delle nuvole fornito dalla JAXA;
  • Multi-Spectral Imager (MSI): un imager multispettrale fornito dall'ESA;
  • Broad-Band Radiometer (BBR): un radiometro a banda larga fornito dall'ESA.

Il controllo del satellite viene effettuato dal centro ESOC dell'ESA. Telemetria e comandi sono trasmessi ricevuti in banda S attraverso la stazione di terra di Kiruna.[5] La ricezione dei dati scientifici è invece effettuata in banda X dalle stazioni di Kiruna e Inuvik.[6] I dati scientifici sono processati e archiviati presso il centro ESRIN dell'ESA.[7]

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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