Elefenore
Elefenore (in greco antico: Ἐλεφήνωρ?, Elephḕnōr) è un personaggio della mitologia greca. Fu re degli Abanti.[1]
Elefenore | |
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Nome orig. | Ἐλεφήνωρ |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Eubea |
Professione | Re degli Abanti |
Elefenore fu uno dei pretendenti di Elena, e di conseguenza partecipò alla Guerra di Troia, alla guida di un contingente di 40 navi degli Abanti.
Genealogia
modificaEra figlio di Calcodonte e di Imenarete, o Melanippe[2], oppure Alcione[3].
Non si hanno notizie di mogli o progenie.
Mitologia
modificaAccolse i figli di Teseo (Acamante e Demofonte) quando fuggirono da Menesteo, l'usurpatore del trono di Atene[4].
Vide uno schiavo trattare inadeguatamente suo nonno Abante e nell'intento di picchiarlo con un bastone colpì involontariamente Abante che morì.
Una volta esiliato per il gesto fu costretto a radunare le sue truppe per la spedizione troiana su una roccia dello stretto di Euripe di fronte all'Eubea[5].
Guerra di Troia
modificaElefenore era un pretendente di Elena[6] ed anche il capo delle forze dell'Eubea composta da trenta o quaranta navi che si unirono alla spedizione greca a Troia[3].
«Poi venivano quelli dell'Eubea, gli Abanti energici e risoluti... Tutti costoro avevano alla testa Elefenore, bellicoso rampollo di Ares, figlio di Calcodonte, condottiero dei coraggiosi Abanti.»
Il giorno in cui la tregua fu spezzata da Pandaro, fu ucciso da Agenore mentre cercava di trascinare via il corpo di Echepolo[7].
Secondo Tzetzes Elefenore sopravvisse alla guerra e si stabilì sull'isola di Othronos vicino alla Sicilia, ma dopo breve tempo fu cacciato da un serpente e andò nella terra dell'Illiria[2].
Note
modifica- ^ Dizionario di Mitologia Greca e Romana, Pierre Grimal (PDF), su atirolimpo.files.wordpress.com.
- ^ a b Tzetzes a Licofrone, Alexandra 1034
- ^ a b (EN) Apollodoro, Biblioteca, Epitome III, 11, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ (EN) Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia I, 17.6, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ Tzetzes a Licofrone, 1034
- ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 10.8, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ Omero, Iliade 4.463–470
Bibliografia
modifica- Pierre Grimal, Diccionario de mitologia griega y romana. Barcelona: Ediciones Paidós, (1979) pagina 154 ISBN 84-7509-166-0