Els segadors
Els Segadors (I mietitori) è l'inno nazionale catalano, indicato come tale dallo statuto d'autonomia della regione autonoma spagnola della Catalogna.[1] È stato composto sul finire dell'Ottocento e adottato ufficialmente nel 1993.
Els segadors inno nazionale catalano | |
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Dati generali | |
Comunità autonoma | Catalogna |
Adozione | 1993 |
Lingue | catalano |
Componimento poetico | |
Autore | Emili Guanyavents |
Epoca | 1899 |
Composizione musicale | |
Autore | Francesc Alió |
Epoca | 1892 |
Audio | |
(info file) |
Storia
modificaTra i simboli dell'identità catalana[2][3] , Els Segadors si ispira a uno degli eventi iniziali della sollevazione della Catalogna (in catalano, "Guerra dels segadors"; 1640-1659), precisamente al cosiddetto Corpus de sang: il 7 giugno 1640, giorno del Corpus Domini, i contadini catalani, armati di falci e sostenuti anche dalla locale aristocrazia, entrarono a Barcellona, dando avvio a una cruenta rivolta contro le milizie reali spagnole. Uccisi una ventina di funzionari reali, incluso il viceré di Catalogna Dalmau de Queralt conte di Santa Coloma de Queralt, i catalani insorti scacciarono le truppe di re Filippo IV di Spagna da Barcellona. Di lì a poco, il politico catalano Pau Claris i Casademunt proclamò la Repubblica Catalana.
Il testo dell'opera fu scritto dal poeta catalano Emili Guanyavents nel 1899. Guanyavents vinse un concorso indetto dal partito politico Unió Catalanista e si ispirò nella sua opera a un antico testo del XVII secolo, recuperato tempo addietro dal filologo Manuel Milà i Fontanals[2] e pubblicato nel 1882 nel suo Romancerillo catalán[4]. Il testo di Guanyavents si distacca da quello di Milà per un maggior riferimento a tematiche politiche[5].
Quale musica furono scelte le note scritte nel 1892 dal compositore barcellonese Francesc Alió i Brea, il quale si era ispirato a un antico canto popolare catalano[6][2][4].
Dall'avvento del Novecento, Els Segadors divenne uno dei capisaldi del catalanismo, soprattutto durante la dittatura franchista, che cercò ripetutamente di annientare la lingua e la cultura catalane.
Il 25 febbraio 1993, a oltre 15 anni dalla restaurazione della democrazia in Spagna, il parlamento della Generalitat de Catalunya adottò Els Segadors quale inno ufficiale della comunità autonoma della Catalogna. Il nuovo statuto d'autonomia catalano del 2006 confermò questa scelta all'articolo 8.4[7][4].
Testo
modificaVersione ufficiale in catalano[8] | Traduzione in italiano |
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Catalunya, triomfant, |
Catalogna, trionfante, |
Testo originale
modificaLa versione che ha raccolto Manuel Milà i Fontanals nel suo Romancerillo catalán, che servì da ispirazione a Guanyavent è la seguente:[9]
Catalunya, comtat gran, |
Catalogna, contea grande,
che ti ha vista ricca e piena! Ora il re Nostro Signor ci ha dichiarato guerra. Buon colpo di falce Buon colpo di falce, difensori della terra, Buon colpo di falce Al gran conte d'Olivares sempre gli stuzzica l'orecchio: -Questa è l'ora nostro re, questa è l'ora che facciam guerra.- Buon colpo di falce Buon colpo di falce difensori della terra, Buon colpo di falce Contro tutti i catalani, vedi quello che hanno fatto: seguirono ville e luoghi fino al posto del Riu d'Arenes; una chiesa han bruciato, che a Santa Coloma è dedicata; uccisero un sacerdote mentre celebra la messa. Uccisero un cavaliere, alla porta della chiesa, in Luis de Furrià, che gli angeli gli fan gran festa. Il pane che non era bianco dicevano che era troppo nero: lo davano ai cavalli solo per spuntare la terra. Del vino che non era buono, non aprivano le spine, lo portavano per le strade solo per innaffiare la terra. Alla presenza dei loro genitori disonoravano le fanciulle. E uccidevano i loro genitori se si lamentavano di loro. Buon colpo di falce Buon colpo di falce difensori della terra, Buon colpo di falce Diedero parte al viceré, del male che questi soldati facevano: -Licenza gli ho dato loro, molto altro può esser preso.- Buon colpo di falce Buon colpo di falce difensori della terra buon colpo di falce Alla vista di tutto questo si ribaltava la terra: cominciarono a portare gente e svolazzare le bandiere. Sono entrati a Barcellona mille persone forestiere; entrarono come agricoltori, come era in tempi di agricoltura. Sono andati in prigione, dando libertà ai prigionieri il vescovo li benedisse con la destra e la sinistra. -Dov'è la vostra capitale? Dov'è la vostra bandiera?- Portarono il buon Gesù Tutto coperto con un velo nero: -Qui è la nostra capitale, questa è la nostra bandiera.- Alle armi catalani, Che ci han dichiarato guerra! Buon colpo di falce Buon colpo di falce difensori della terra buon colpo di falce
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Note
modifica- ^ (CA) Estatut d’autonomia de Catalunya (PDF), su parlament.cat, Parlament de Catalunya. URL consultato il 13 settembre 2021.
- ^ a b c (CA) Cultura i llengua [Cultura e lingua], su Gen.cat, Generalitat de Catalunya, 20 gennaio 2022. URL consultato il 28 novembre 2022.
- ^ (CA) Joan Pujadas, Dolors Comas-d’Argemir, Identitat catalana i símbols culturals. URL consultato il 28 novembre 2022.
- ^ a b c (CA) Els segadors, su Enciclopedia.cat, Grup Enciclopèdia. URL consultato il 28 novembre 2022.
- ^ (CA) Els segadors, in L'Enciclopèdia. URL consultato il 30 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2012).
- ^ (CA) En el centenari del mestre Francesc Alió, in Associació de Mestres Directors, 08-09-2009. URL consultato il 6 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (CA) Estatut d'autonomia de Catalunya 2006 - Titol preliminar (articles 1-14), in Generalitat de Catalunya. URL consultato il 03-09-2009 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2009).
- ^ (CA) Els símbols nacionals - L'himne, in Generalitat de Catalunya. URL consultato il 03-09-2009 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2008).
- ^ Els Segadors, himne nacional de Catalunya, versió antiga
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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