Ematofanite

minerale

L'ematofanite (simbolo IMA: Hph[8]) è un minerale molto raro del supergruppo della perovskite, all'interno del quale viene collocato nel gruppo delle perovskiti non stechiometriche e da lì al sottogruppo dell'ematofanite; appartiene alla famiglia degli "alogenuri" e possiede composizione chimica Pb4Fe3+3O8(Cl,OH)[2]

Ematofanite
Classificazione Strunz (ed. 10)3.DB.35[1]
Formula chimicaPb4Fe3+3O8(Cl,OH)[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinotetragonale[3]
Classe di simmetriaditetragonale dipiramidale[4]
Parametri di cellaa = 3,92 Å, c = 15,31 Å,[3] V = 235,26 ų, Z = 1[5]
Gruppo puntuale4mm[4]
Gruppo spazialeP4mm (nº 99)[3]
Proprietà fisiche
Densità misurata7,70[5] g/cm³
Densità calcolata8,186[5] g/cm³
Durezza (Mohs)3,5[6]
Sfaldaturabuona lungo {001}[4]
Coloremarrone rossatro[6]
Lucentezzasemi metallica[7]
Opacitàtrasparente, opaca[5]
Strisciotra il giallo-rosso e l'arancione[5]
Diffusionerara
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Etimologia e storia

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L'ematofanite prende probabilmente il nome dal fatto che in luce trasmessa il minerale assume un intenso color rosso sangue (dal greco αἷμα (haima), per 'sangue').

Classificazione

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La classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz elenca l'ematofanite nella classe "3. Alogeni" e nella sottoclasse "3.D Ossialogeni, idrossialogeni e alogeni doppi correlati"; questa viene suddivisa ulteriormente in base alla natura del composto, in modo da trovare l'ematofanite nella sezione "3.DB Con Pb, Cu, ecc." dove forma da sola il sistema nº 3.DB.35.

Tale classificazione viene mantenuta anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]

Anche nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß l'ematofanite si trova nella classe degli "alogenuri (fluoruri, cloruri, bromuri, ioduri)" e nella sottoclasse degli "ossialogenuri"; qui il minerale si trova nella sezione degli "ossialogenuri con Pb-Bi-Sb e composti correlati" dove forma il sistema nº III/D.12 insieme a bideauxite, boleite, cloroxifite, cumengeite, diaboleite, pseudoboleite, siidraite e yedlinite.[9]

Nella classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, l'ematofanite è invece elencata nella classe degli "ossidi e idrossidi", in particolare negli "ossidi multipli", e da lì nella sottoclasse degli "ossidi multipli, come ossidi di titanio con sostituzioni [4] e [6]" dove il minerale forma il sistema nº 7.11.4 come unico membro.[10]

Abito cristallino

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L'ematofanite cristallizza nel sistema tetragonale con il gruppo spaziale P4mm (gruppo nº 99) con i parametri reticolari a = 3,92 Å e c = 15,31 Å, oltre a 1 unità di formula per cella unitaria.[3]

Origine e giacitura

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Nella sua località tipo, la miniera "Jakobsberg" (59.82801°N 14.10721°E) nei pressi di Filipstad (in Svezia),[11] l'ematofanite è stata trovata in un deposito di minerale di ferro-manganese a bande metamorfiche in dolomia; la paragenesi è con plumboferrite, jacobsite, andradite, rame nativo, cuprite, cerussite e calcite. Per campioni provenienti dalla miniera di Kombat (in Namibia) la paragenesi è con rame nativo, jacobsite, ematite e damaraite.[7]

L'ematofanite è un minerale molto raro; oltre che nella sua località tipo svedese citata sopra, il minerale è stato rinvenuto anche a Nentershausen in Assia (Germania) e nella miniera di "Kombat" nella regione di Otjozondjupa (in Namibia).[12][13]

Forma in cui si presenta in natura

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L'ematofanite si presenta come compresse, sottili perpendicolari a {001}, con dimensioni fino a 5 mm, e in aggregati lamellari a granulari.[7]

Il minerale ha colore marrone rossastro scuro con lucentezza semi metallica, mentre il suo striscio è tra il giallo-rosso e l'arancione.[5]

  1. ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - With Pb, Cu, etc., su mindat.org. URL consultato il 2 ottobre 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, gennaio 2025. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  3. ^ a b c d (EN) R.C. Rouse, Hematophanite, a derivative of the perovskite structure (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 39, 1973, pp. 49-53. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  4. ^ a b c (EN) Hematophanite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  5. ^ a b c d e f (EN) Hematophanite, su mindat.org. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  6. ^ a b (DE) Hematophanite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  7. ^ a b c (EN) Hematophanite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  8. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  9. ^ (DE) Lapis Classification - III HALOGENIDE (Fluoride, Chloride, Bromide, Jodide) - III/D Oxihalogenide, su mineralienatlas.de. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  10. ^ (DE) Dana Classification 8th edition - Miscellaneous, su mindat.org. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  11. ^ (EN) Jakobsberg Mine, Jakobsberg ore field, Nordmark mining district, Filipstad, Värmland County, Sweden, su mindat.org. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  12. ^ (EN) Localities for Ematofanite, su mindat.org. URL consultato il 2 febbraio 2025.
  13. ^ (DE) Hematophanite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 2 febbraio 2025.

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