Enclave di foresta pluviale della Caatinga

Le enclave di foresta pluviale della Caatinga sono una ecoregione definita dal WWF (codice ecoregione: NT0106[1]) che raggruppa alcune enclave di foresta pluviale di altitudine (localmente noti come "brejos de altitude") circondate dalla foresta secca della caatinga e dalle praterie del cerrado, nel Nord-Est del Brasile.

Enclave di foresta pluviale della Caatinga
Caatinga moist forest enclaves
Chapada do Araripe, Ceará.
EcozonaNeotropicale (NT)
BiomaForeste pluviali di latifoglie tropicali e subtropicali
Codice WWFNT0106
Superficie4 920 km²
ConservazioneIn pericolo critico
StatiBrasile (bandiera) Brasile
(  Ceará,  Pernambuco)
Mappa dell'ecoregione
Scheda WWF

Territorio

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L'ecoregione raggruppa quattro enclave di foresta che sorgono sugli altopiani Chapada do Araripe, Serra de Ibiapaba, Serra de Baturité e Serra da Borborema, nel Nord-Est del Brasile, ad altitudini comprese tra 600 e 800 m s.l.m., con una superficie complessiva di 4.920 km2.[1] Facendo da barriera agli alisei carichi di umidità provenienti dall'Atlantico, queste formazioni favoriscono abbondanti precipitazioni (1200–2000 mm/an) dando vita a veri e propri "isolotti" di foresta atlantica all'interno della vasta superficie semi-arida della caatinga[2]. Si tratta di vere e proprie isole ecologiche, testimonianza di un passato non troppo lontano in cui l'intera regione era ricoperta da foreste umide. Queste foreste sono degli straordinari laboratori naturali per gli studi sulla speciazione, in cui popolazioni confinate di piante e animali si differenziano dando vita a nuove specie.

 
Paesaggio nei pressi di Ibaretama nello stato del Ceará

Queste foreste ospitano una notevole biodiversità: sono state censite oltre 900 specie di piante vascolari appartenenti in prevalenza alle famiglie Rubiaceae, Euphorbiaceae, Asteraceae e Orchidaceae[3].

Esempi di specie arboree confinate in queste enclave sono Podocarpus sellowii (Podocarpaceae), Prunus brasiliensis (Rosaceae) e Manilkara rufula (Sapotaceae).[1]

Tra gli endemismi di questa ecoregione ci sono due rane, entrambe del genere Adelophryne: Adelophryne baturitensis, endemismo ristretto alla Serra de Baturité e Adelophryne maranguapensis, ristretto alla Serra de Maranguape, distante pochi chilometri.[1]
Tra gli uccelli merita una citazione il manachino dell'Araripe (Antilophia bokermanni), un passeriforme endemico della Chapada do Araripe.[4]

Conservazione

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Le condizioni climatiche più favorevoli, hanno fatto su questi altopiani ci sia una densità abitativa decisamente maggiore rispetto a quelle della circostante caatinga. Di conseguenza la superficie delle foreste di questa ecoregione si è andata progressivamente riducendo a causa della pressione antropica: la superficie attualmente esistente è meno del 10% di quella originaria.[1]

  1. ^ a b c d e (EN) Caatinga moist forest enclaves, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 18 gennaio 2017.
  2. ^ (FR) Bétard F., Peulvast J.-P. & Oliveira Magalhães A., Biodiversité, géodiversité et enjeux de leur conservation dans les montagnes humides du Nordeste brésilien (PDF), in BAGF – Géographies, vol. 1, 2011, pp. 17-26. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  3. ^ (PT) Sales M.F., Mayo S.J. & Rodal M.J.N., Plantas vasculares das florestas serranas de Pernambuco: Um checklist da flora ameaçada dos Brejos de Altitude, Pernambuco-Brasil, Imprensa Universitária-UFRPE, Recife, 1998.
  4. ^ (EN) BirdLife International. 2016, Antilophia bokermanni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 19 gennaio 2016.

Voci correlate

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