Ephedra distachya
Ephedra distachya L. è una pianta appartenente alla famiglia delle Ephedraceae, originaria di Europa e Asia.[1]
Ephedra distachya | |
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Ephedra distachya | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Gnetophyta |
Classe | Gnetopsida |
Ordine | Ephedrales |
Famiglia | Ephedraceae |
Genere | Ephedra |
Specie | E. distachya |
Nomenclatura binomiale | |
Ephedra distachya L., 1753 |
Descrizione
modificaE. distachya è un arbusto sempreverde alto fino a 30 cm (a volte fino a 50 cm). L'aspetto è variabile e dipende dalle condizioni di crescita. La radice è spessa, lunga e ramificata mentre il fusto è corto, ramificato fin dalla base, legnoso, con corteccia grigio scuro. I ramoscelli sono grigio-verdi, quelli meno spessi verde-giallastri, finemente costoluti, dritti o più spesso ricurvi all'apice, ramificati. Gli internodi sono lunghi 1,5–7 cm.
La specie si riproduce vegetativamente utilizzando i polloni radicali, formando estesi germogli di piante dello stesso sesso. Quando cresce su terreni sciolti, può estendersi su vaste aree[2]. I germogli sotterranei sono spessi e legnosi.
Le foglie sono opposte, lunghe 1,5-2 mm, fuse per un terzo o fino alla metà della loro lunghezza. Le parti libere prendono la forma di lamine triangolari con estremità smussate o arrotondate.
La pianta è dioica. I coni maschili (microstrobili) assomigliano nella struttura ai fiori delle angiosperme. Sono raccolti in gruppi di tre alle estremità di corti rami o peduncoli e sono costituiti da un asse con quattro paia di brattee, con sette o otto antere.
I coni femminili (megastrobili) sono ovali, portati su rami corti o apicali, solitari o raccolti in gruppi, con 3-4 brattee. I coni femminili maturi sono sferici e di colore rosso, misurano 1-1,5 cm di diametro,e ricordano la forma di una bacca. I semi sono generalmente due, ovali o oblungo-ovali, lunghi 4-5 mm, larghi 2-3 mm, lisci, convessi, di colore bruno scuro.
La pianta viene impollinata dal vento. La dispersione del polline avviene in maggio-giugno e la maturazione dei semi in luglio-agosto. Gli uccelli che mangiano i coni partecipano alla dispersione dei semi.
La crescita di nuovi germogli verdi si osserva in primavera e all'inizio dell'estate. In autunno, e nelle zone a clima mediterraneo anche in inverno, avviene un accumulo attivo di sostanze nutritive[3].
Distribuzione e habitat
modificaIn natura, l'areale della specie copre l'Europa meridionale, l'Asia Minore, il Kazakistan, la Siberia occidentale meridionale e lo Xinjiang,[1][4] dove è confinata in aree con clima subarido continentale temperato o mediterraneo.
E. distachya cresce sui pendii delle colline, nella fascia bassa delle montagne, su massicci sabbiosi, tra le pietre. Per le sue caratteristiche ecologiche è xerofita e oligotrofa, cioè adattata agli ambienti aridi e ai terreni poveri di residui organici. La specie è fotofila e facoltativamente calcifila. Preferisce terreni rocciosi poveri e asciutti, terreni calcarei e sabbiosi, nonché affioramenti sabbiosi e gessosi. In montagna lo si trova fino a 900 metri di altitudine.[4]
Fitochimica
modificaLe sostanze biologicamente attive più importanti di E. distachya sono gli alcaloidi del gruppo dell'efedrina, che costituiscono l'1-2% in peso dell'erba secca. Le specie di Ephedra originarie dell'emisfero orientale contengono sei alcaloidi: efedrina, pseudoefedrina, N-metilefedrina, N-metilpseudoefedrina, norefedrina e norpseudoefedrina. L'efedrina è lo stereoisomero predominante, rappresentando il 30–90% degli alcaloidi totali, seguito dalla pseudoefedrina. I restanti alcaloidi sono presenti solo in tracce.[5] Il contenuto totale di alcaloidi dell'efedrina dipende dal tipo di pianta, dal periodo dell'anno e dalle condizioni di crescita.[5]
Il più alto contenuto di alcaloidi in E. distachya è stato notato in autunno e inverno.[6]
Secondo i dati pubblicati, i campioni commerciali di E. distachya sono solo leggermente inferiori a E. sinica in termini di contenuto di alcaloidi.[7]
Oltre agli alcaloidi, sono stati isolati altri prodotti del metabolismo secondario: alcaloidi dell'efedrina A-D, derivati dell'acido chinurenico, tetrametilpirazina, aminoacidi, flavonoidi, tannini, acidi carbossilici, terpeni (componenti degli oli essenziali).[8][9] L'alto contenuto di terpeni volatili, conferisce alla pianta un caratteristico odore di conifere.
Le radici non contengono alcaloidi.[6]
Usi
modificaE. distachya viene utilizzata principalmente come pianta medicinale. Non ha alcun valore industriale a causa delle piccole riserve in natura.
E. distachya è stata tradizionalmente usata per curare l'asma, la bronchite e la congestione nasale. Questa pianta è ancora usata nei prodotti per la perdita di peso e nei farmaci per il rafforzamento degli atleti, sebbene l'uso sia illegale nelle competizioni sportive.[10] Ha effetti antinfiammatori e anti-artritici ed è ampiamente usata per curare raffreddori, influenza, mal di testa, febbre alta, tosse, malattie articolari e ossee.[10]
I coni succosi sono commestibili[11] sia freschi che lavorati. La loro polpa è dolce. Nella regione del Volga e in Siberia sono conosciuti come "lamponi della steppa". Varen'e e confetture vengono preparate con i coni che hanno un gusto gradevole e un odore particolare.[12] I coni contengono solo tracce di alcaloidi.
La specie è raramente coltivata come pianta ornamentale per decorare colline alpine, pendii rocciosi asciutti o come pianta tappezzante in luoghi ben illuminati.[13] Richiede luce intensa e un substrato ben drenato e povero di sostanza organica. La crescita è lenta. Per ottenere i coni simili a bacche è necessaria la presenza contemporanea di piante maschili e femminili.
L'efedrina e la pseudoefedrina possono venire impiegate come materie prime per la produzione illegale di droghe[14] contenenti metanfetamine ed efedrone. A causa dell'elevato contenuto di queste sostanze, alcune specie possono anche fungere da precursore per la produzione illegale di droghe, sebbene nella pratica vengano utilizzata raramente per questi scopi.[15] Pertanto, alcuni paesi, hanno adottato restrizioni legislative sulla circolazione delle specie di Ephedra.
Note
modifica- ^ a b (EN) Ephedra distachya L. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 22 gennaio 2025.
- ^ Baranec T., Rehorek V., Svobodova Z., Ulrych L. Generative reproduction of ephedra (Ephedra distachya L.) in Slovakia (англ.) // Biologia (Bratislava) : journal. — 1989. — Vol. 49, no. 1. — P. 65—67.
- ^ Seasonal trends in energy content and storage substances in the Mediterranean shrub Ephedra (PDF), su publicationslist.org.
- ^ a b EPHEDRACEAE (PDF), su flora.huh.harvard.edu.
- ^ a b Blumenthal M., King P. Ma Huang: Ancient herb, modern medicine, regulatory dilemma. A review of the botany, chemistry, medicinal uses, safety concerns, and legal status of Ephedra and its alkaloids (англ.) // HerbalGram : journal. — 1995. — Vol. 34, no. summer issue. — P. 22—26, 43, 56—57.
- ^ a b Kajimura K., Iwamoto Y., Yamasaki K., Sakagami Y., Yokoyama H., Yoneda K. Variation of growth and contents in ephedrine type alkaloids in Ephedra distachya (англ.) // Natural Medicines : journal. — 1994. — Vol. 48, no. 2. — P. 122—125.
- ^ Y. M. Liu, S. J. Sheu e S. H. Chiou, A comparative study of commercial samples of ephedrae herba, in Planta Medica, vol. 59, n. 4, 1993-08, pp. 376–378, DOI:10.1055/s-2006-959706. URL consultato il 22 gennaio 2025.
- ^ Ehab A. Abourashed, Abir T. El-Alfy e Ikhlas A. Khan, Ephedra in perspective--a current review, in Phytotherapy research: PTR, vol. 17, n. 7, 2003-08, pp. 703–712, DOI:10.1002/ptr.1337. URL consultato il 22 gennaio 2025.
- ^ Brian T. Schaneberg, Sara Crockett e Erdal Bedir, The role of chemical fingerprinting: application to Ephedra, in Phytochemistry, vol. 62, n. 6, 2003-03, pp. 911–918, DOI:10.1016/s0031-9422(02)00716-1. URL consultato il 22 gennaio 2025.
- ^ a b (EN) Mansureh Ghavam e Zeinab Soleimaninejad, An Overview of the Various Uses of Ephedra distachya L . from the Past to the Present, in Avicenna Journal of Pharmaceutical Research, vol. 1, n. 2, 30 dicembre 2020, pp. 82–86, DOI:10.34172/ajpr.2020.15. URL consultato il 22 gennaio 2025.
- ^ Jean-Claude Institut pour le développement forestier (France), D. France e G. Ecole nationale du génie rural, des eaux et des forêts (France), Flore forestière française: guide écologique illustré, Institut pour le développement forestier : Ministère de l'agriculture et de la forêt, Direction de l'espace rural et de la forêt : Ecole nationale du génie rural, des eaux et des forêts, 1989, ISBN 978-2-904740-16-9.
- ^ Чопик В. И., Дудченко Л. Г., Краснова А. Н. Дикорастущие полезные растения Украины. — Киев: Наукова думка, 1983. — С. 398.
- ^ MacKenzie, David S., Perennial Ground Covers, ISBN 9780881923681.
- ^ W. D. Barker e U. Antia, A study of the use of Ephedra in the manufacture of methamphetamine, in Forensic Science International, vol. 166, n. 2, 2 marzo 2007, pp. 102–109, DOI:10.1016/j.forsciint.2006.04.005. URL consultato il 22 gennaio 2025.
- ^ Andrews K. M. Ephedra's role as the precursor in the clandestine manufacture of methamphetamine (англ.) // Journal of Forensic Science : journal. — 1995. — Vol. 40. — P. 551—560.
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