Episodi di Qui squadra mobile (seconda stagione)

lista di episodi della seconda stagione
Voce principale: Qui squadra mobile.

Questa voce contiene l'elenco degli episodi della seconda stagione della serie TV Qui squadra mobile. Gli episodi sono stati trasmessi in Italia dal 7 settembre al 12 ottobre 1976

Titolo Prima TV
1 Pollicino va in città 7 settembre 1976
2 Il botto 14 settembre 1976
3 Ragazzi troppo fortunati 21 settembre 1976
4 La polizia non deve essere avvertita 28 settembre 1976
5 Omissione di soccorso 5 ottobre 1976
6 Testimoni reticenti 12 ottobre 1976

Pollicino va in città

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La segnalazione di un bambino abbandonato al Pronto Soccorso porta alla scoperta dell'omicidio di un robivecchi, che vive in una baracca fatiscente, ma che conserva due milioni di lire in una buca nel pavimento. Nonostante il richiamo allo spirito di gruppo effettuato dal nuovo capo, il dottor Guido Salemi, il commissario Solmi decide di indagare per conto proprio, e questo suo comportamento lo porterà in una situazione di pericolo.

Il botto

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Dopo quanto successo nel precedente episodio, Salemi chiama a rapporto Solmi, esortandolo a essere maggiormente collaborativo. La squadra mobile indaga su di un gruppo di malviventi, comandati da un tale che si fa chiamare "il professore"; il gruppo sta organizzando "un botto", cioè una rapina a un gioielliere. La collaborazione di tutti i funzionari, Solmi compreso, porta a individuare sia le modalità con le quali il gruppo intende svolgere la rapina, sia l'informatore che tiene d'occhio i movimenti della refurtiva. Con queste informazioni, la squadra si organizza per tendere una trappola ai malviventi.

Ragazzi troppo fortunati

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Una rissa scoppiata in un night fa intervenire la squadra mobile. Durante i normali controlli dei documenti degli avventori del locale, l'atteggiamento sprezzante di una coppia di giovani desta sospetti, alimentati inoltre dall'elevato tenore di vita mostrato da essi. I genitori di uno di questi giovani giustifica la disponibilità di denaro del figlio con una presunta vincita al Totocalcio, fatta da lui e dai suoi amici, ma la squadra mobile collega alcune rapine in banca, effettuate da banditi che indossano costosi caschi da motociclista, con questo gruppo di ragazzi, ognuno di essi possessore di una motocicletta di grossa cilindrata.

La polizia non deve essere avvertita

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Un modesto impiegato, dal tenore di vita normale, viene rapito. La richiesta di riscatto, 500 milioni di lire, è molto ingente; nonostante l'ammonimento da parte dei rapitori di non avvertire la polizia, Silvia, la figlia del rapito, si mette in contatto con la squadra mobile, la quale comincia le indagini. Pur non emergendo nulla di particolare sul rapito, desta sospetti l'avvocato di famiglia, un professionista molto ricco, apparentemente dal costo troppo elevato e quindi non accessibile, vista la modesta condizione economica mostrata dal rapito. I rapitori finalmente indicano le modalità di pagamento del riscatto, e con la collaborazione di Silvia la squadra mobile può preparare e far scattare una trappola.

Omissione di soccorso

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In una pensione di infimo ordine, una ragazza è in overdose di eroina, e il padrone decide di sbarazzarsene, trasportandola e abbandonandola vicino al teatro di Marcello. La moglie, di nascosto, impietosita, avverte la squadra mobile, che ritrova la ragazza e la porta in ospedale. Tra le sue cose, viene ritrovato un diario, dal quale si ricava il suo nome, Giuliana, e il mestiere della madre, fioraia. Una volta identificati i genitori, questi vengono portati in ospedale, ma la ragazza abbandonata non è la figlia. Viene quindi effettuata una ricerca, anche tramite alcuni articoli pubblicati sui quotidiani, i quali portano la vera Giuliana a farsi viva. L'ispettrice Nunziante e il commissario Astolfi tentano di convincere la ragazza a collaborare, in modo da aiutare a identificare e sgominare i canali di rifornimento della droga.

Testimoni reticenti

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Un impiegato di banca in viaggio con la sua auto viene tamponato con l'intento di far uscire di strada la vettura, e in seguito viene gambizzato davanti all'ingresso di casa. Una casalinga per caso assiste a una rapina in banca e vede il volto del conducente dell'auto dei rapinatori. In comune a questi due avvenimenti c'è la stessa banda di rapinatori, e il fatto che entrambi, l'impiegato e la casalinga, sono reticenti e si rifiutano di testimoniare, il primo perché complice dei malviventi, la seconda in seguito a pesanti minacce da parte della banda. A causa di questi comportamenti, la squadra mobile fatica a svolgere le indagini, e anche quando vengono identificati alcuni componenti della banda, questi non possono essere incriminati. Si rende quindi necessario un incessante lavoro di pedinamento, per cercare di risolvere la situazione.

Collegamenti esterni

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