Esther Mujawayo
Esther Mujawayo (Gitarama, 10 settembre 1958) è una psicoterapeuta e scrittrice ruandese.
Sopravvissuta al genocidio del 1994, nel quale ha perso complessivamente 274 familiari, compresi i genitori, il marito e una sorella, ha fondato nel luglio dello stesso anno un'associazione di donne vedove, Avega, che ha lo scopo di aiutare le donne sopravvissute, in particolare quelle che sono state vittime degli stupri [1].
Professione
modificaSociologa e psicoterapeuta in un centro psicologico per rifugiati a Düsseldorf, si occupa principalmente del trauma psichico post bellico.
Opere
modificaHa raccontato la tragedia del massacro di oltre ottocentomila cittadini ruandesi di etnia tutsi, ad opera di altri cittadini di etnia hutu fomentati da una parte della classe dirigente in due libri-testimonianza, scritti insieme alla giornalista francese Souâd Belhaddad: "SurVivantes" e "Le fleur de Stéphanie", tradotto e pubblicato in Italia nel 2007 dalle Edizioni E/O nella collana "Dal mondo".
Note
modificaBibliografia
modifica- Il fiore di Stéphanie, con Souâd Belhaddad, Edizioni E/O, 2007, 209 pagine. ISBN 978-88-7641-789-4
- SurVivantes, con Souâd Belhaddad, Editions de l'Aube, 2004, 208 pagine. ISBN 978-28-7678-955-5
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Esther Mujawayo
Collegamenti esterni
modifica- "Raccontare l'orrore", intervento in francese su youtube.com
- "Anche nel mio Ruanda i Giusti contro la barbarie", intervista concessa al giornalista Vincenzo Spagnolo, pubblicata sul quotidiano Avvenire e ripresa su edizionieo.it
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