Ewine van Dishoeck
Ewine Fleur van Dishoeck (Leida, 13 giugno 1955) è un'astronoma e chimica olandese[1], professoressa di astrofisica molecolare presso l'Osservatorio di Leida.[2]
È stata presidente dell'Unione Astronomica Internazionale tra il 2018 e il 2021. Dal 2012 è coredattrice dell'Annual Review of Astronomy and Astrophysics.[3]
Pioniera dell'astrochimica, la sua ricerca è finalizzata alla determinazione della struttura degli oggetti cosmici utilizzando i loro spettri molecolari.
Biografia
modificaIl suo lavoro riguarda lo studio delle molecole interstellari, dell'evoluzione fisica e chimica durante la formazione stellare e della formazione dei pianeti, l'astronomia dell'infrarosso, i processi molecolari di base e il trasferimento radiativo della radiazione lineare e continua.[1] Nel 2021 le è stato assegnato un ERC Advanced Grant per studiare la chimica e la fisica nei dischi che formano pianeti attorno a stelle diverse dal nostro Sole.[4]
Grazie alle sue ricerche si è scoperto come le molecole di monossido di carbonio abbiano potuto sopravvivere abbastanza a lungo da contribuire alla formazione degli organismi viventi. Durante i suoi studi di dottorato nessuno era a conoscenza di come alcune molecole di monossido di carbonio potessero rimanere in vita nello spazio. Van Dishoeck ha dimostrato che il monossido di carbonio non è vulnerabile a tutti i raggi UV, ma è suscettibile solo alle lunghezze d'onda che può assorbire. Di fatti la polvere e altre molecole possono bloccare la luce UV, portando alla protezione del monossido di carbonio.[5][6]
Vita privata
modificaÈ sposata con Tim de Zeeuw,[2] professore di astronomia all'Università di Leida nonché direttore generale dell'Osservatorio europeo australe dal settembre 2007 al 2017.[7]
Premi e riconoscimenti
modifica- Junior Fellow della Harvard Society of Fellows nel 1984, dove ha lavorato con Alex Dalgarno.[2]
- Medaglia d'Oro della Royal Netherlands Chemical Society nel 1994
- Premio Spinoza (Paesi Bassi) nel 2000[8]
- Bourke Award della Royal Society of Chemistry (Regno Unito) nel 2001.[9]
- Dal 2001 fa parte della Koninklijke Nederlandse Akademie van Wetenschappen[10] e della United States National Academy of Sciences.[11]
- Nel 2013 è diventata membro dell'Accademia Cesarea Leopoldina.[12]
- Ha ricevuto il Premio Lise Meitner nel 2014[13][14]
- Ha ricevuto l'Albert Einstein World Award of Science (Messico) nel 2015.[15][16][17]
- Nel 2018 ha ricevuto la medaglia James Craig Watson[18]
- Premio Kavli (Norvegia) per l'astrofisica.[19]
- Nello stesso anno è stata anche eletta Membro Onorario della Reale società chimica olandese[20]
- Fa parte dell'American Philosophical Society dal 2020[21]
- Ha vinto il Prix Jules Janssen nel 2020.[22]
- Nel 2021 papa Francesco l'ha nominata membro della Pontificia accademia delle scienze.[23]
Note
modifica- ^ a b Curriculum Vitae, su home.strw.leidenuniv.nl. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ a b c (EN) Nick Zagorski, Profile of Ewine F. van Dishoeck, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 103, n. 33, 15 agosto 2006, pp. 12229–12231, DOI:10.1073/pnas.0604740103. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Annual Reviews Directory, https://www.annualreviews.org/db/directory?2012,astro . URL consultato il 13 September 2021.
- ^ (EN) Ewine van Dishoeck receives ERC Advanced Grant for research into the chemistry of new worlds, su Leiden University. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ (EN) John H. Black e Ewine F. van Dishoeck, Fluorescent excitation of interstellar H2, in The Astrophysical Journal, vol. 322, 1987-11, pp. 412, DOI:10.1086/165740. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ (EN) E. F. van Dishoeck e J. H. Black, Comprehensive models of diffuse interstellar clouds - Physical conditions and molecular abundances, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 62, 1986-09, pp. 109, DOI:10.1086/191135. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ (EN) Director General Xavier Barcons, su www.eso.org. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ NWO - NWO-Spinoza Prize, su web.archive.org, 22 agosto 2011. URL consultato il 28 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2011).
- ^ (EN) Archive, su Royal Society of Chemistry. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Ewine van Dishoeck, su knaw.nl. URL consultato il 17 July 2015 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2019).
- ^ Ewine F. van Dishoeck, su www.nasonline.org. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ (EN) List of Members, su Nationale Akademie der Wissenschaften Leopoldina. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ (EN) The Student Portal has moved, su www.chalmers.se, 12 dicembre 2022. URL consultato il 28 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2023).
- ^ Home - Astronomie.nl, su www.astronomie.nl. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ (EN) 2015 World Cultural Council Awards, su EurekAlert!. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Einstein World Award of Science voor Ewine van Dishoeck, su web.archive.org, 12 giugno 2015. URL consultato il 28 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2015).
- ^ (EN) Two international awards for Ewine van Dishoeck, su Innovations Report, 22 giugno 2015. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ 2018 NAS Awards Recipients Announced, su www.nasonline.org. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ The 2018 Kavli Prize in Astrophysics, su www.kavliprize.org. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Honorary members - KNCV English, su en.kncv.nl. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ APS Member History, su search.amphilsoc.org. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ IAU President Ewine van Dishoeck Awarded the 2020 Jules Janssen Prize, International Astronomical Union, 8 gennaio 2021.
- ^ (EN) Ewine van Dishoeck after pontifical appointment: ‘Science and religion can coexist’, su Leiden University. URL consultato il 28 febbraio 2023.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ewine van Dishoeck
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su home.strw.leidenuniv.nl.
- (EN) Ewine van Dishoeck, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 115127123 · ISNI (EN) 0000 0000 8412 1352 · ORCID (EN) 0000-0001-7591-1907 · LCCN (EN) n87147633 · GND (DE) 1158744048 · BNF (FR) cb134962960 (data) · J9U (EN, HE) 987007451042305171 |
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