Ezio Mauro
Ezio Mauro (Dronero, 24 ottobre 1948) è un giornalista italiano. È stato direttore del quotidiano La Stampa dal 1992 al 1996 e direttore del quotidiano la Repubblica dal 1996 al 2016.
Biografia
modificaEntra nel mondo della carta stampata nel 1972 collaborando con la Gazzetta del Popolo di Torino, occupandosi soprattutto del terrorismo nero degli anni di piombo.[1] Proprio a causa dei suoi articoli sul terrorismo viene pedinato a lungo dal brigatista rosso Patrizio Peci, che suggerì alla propria colonna di organizzare un attentato ai suoi danni.[2][3] Nel 1981 passa a La Stampa, quotidiano per il quale è inviato speciale e responsabile della politica interna. Dal 1988 lavora per la Repubblica come corrispondente da Mosca. Per tre anni racconta la grande trasformazione della perestrojka, viaggiando nelle Repubbliche dell'Unione Sovietica.[4]
Il 26 giugno del 1990 torna a La Stampa assumendo l'incarico prima di condirettore, poi di direttore (dal 5 settembre 1992).[4] Il 6 maggio 1996 sostituisce il fondatore Eugenio Scalfari alla guida de la Repubblica. L'esordio di Mauro alla direzione del quotidiano romano è caratterizzato da un infortunio giornalistico: il 30 maggio 1996 viene infatti annunciata e commentata la vittoria di Shimon Peres alle elezioni israeliane, quando ancora lo spoglio non è terminato. Alla fine risulterà vincitore Benjamin Netanyahu.[5] Fautore di una linea editoriale critica verso le politiche dei governi Berlusconi, dal 14 maggio 2009 al 6 novembre 2009[6] pubblica quotidianamente sul proprio giornale dieci domande critiche rivolte da Giuseppe D'Avanzo al Presidente del Consiglio.[7] Il 15 gennaio 2016 lascia la direzione di la Repubblica, sostituito da Mario Calabresi,[8] e diventa successivamente editorialista dello stesso quotidiano.[9]
Nel 2018 è insignito a Palazzo Farnese dell'onorificenza di cavaliere della Legion d'onore francese.[10][4]
Opere
modifica- La felicità della democrazia. Un dialogo, con Gustavo Zagrebelsky, Collana I Robinson. Letture, Roma-Bari, Laterza, 2011, ISBN 978-88-420-9642-9.
- Babel, con Zygmunt Bauman, Collana I Robinson. Letture, Roma-Bari, Laterza, 2015, ISBN 978-88-581-1965-5.
- L'anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione, Collana Fuochi, Milano, Feltrinelli, 2017, ISBN 978-88-070-7046-4.
- Aldo Moro. Cronache di un sequestro, Roma, La Repubblica-GEDI, 2018.
- L'uomo bianco, Collana Serie bianca, Milano, Feltrinelli, 2018, ISBN 978-88-071-7346-2.
- Anime prigioniere. Cronache dal Muro di Berlino, Collana Fuochi, Milano, Feltrinelli, 2019, ISBN 978-88-070-7050-1.
- Liberi dal male. Il virus e l'infezione della democrazia, Collana Serie bianca, Milano, Feltrinelli, 2020, ISBN 978-88-071-7385-1.
- La dannazione. 1921. La sinistra divisa all'alba del fascismo, Collana Fuochi, Milano, Feltrinelli, 2020, ISBN 978-88-070-7051-8.
- Lo scrittore senza nome. Mosca 1966: processo alla letteratura, Collana Fuochi, Milano, Feltrinelli, 2021, ISBN 978-88-070-7052-5.
- L'anno del fascismo. 1922. Cronache della Marcia su Roma, Collana Varia, Milano, Feltrinelli, 2022, ISBN 978-88-074-9341-6.
- La caduta. Cronache della fine del fascismo, Collana Varia, Milano, Feltrinelli, 2023, ISBN 978-88-074-9378-2.
Premi
modifica- 1994 Premio Ischia Internazionale di Giornalismo
- 1997 Premio Internazionale Alfio Russo
- 2009 Encomio Harvard University "per la battaglia sulla libertà di informazione condotta in Italia in un periodo di grave rischio per la libertà di stampa"[11]
- 2016 Premio Nazionale Letterario Pisa ex aequo Saggistica.[12]
- 2017 Premio Andrea Barbato per il giornalismo assegnato da Passaggi Festival
- 2018 Insignito dalla Presidenza francese della Legion d'onore[4]
Note
modifica- ^ Alessandro Avico, Ezio Mauro chi è, età, dove e quando è nato, moglie, figli, vita privata, libri, biografia e carriera, su blitzquotidiano.it, 18 febbraio 2022. URL consultato il 19 settembre 2024.
- ^ L'Italia di piombo, Ezio Mauro: "Quando Peci mi ha chiesto 'Hai ancora la Renault?'", in la Repubblica, 5 maggio 2020.
- ^ "Io, l'infame che suggerì di sparare a Ezio Mauro", in Il Giornale, 19 ottobre 2008.
- ^ a b c d Ezio Mauro, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Bernardo Valli, Nel nome di Rabin, su la Repubblica (quotidiano), 30 maggio 1996, p. 1. URL consultato il 12 ottobre 2023 (archiviato il 2 novembre 2013).
- ^ (FR) Philippe Ridet, "La Repubblica" et les dix questions à Silvio Berlusconi, su Le Monde, 10 novembre 2009. URL consultato il 12 ottobre 2023 (archiviato il 31 luglio 2017).
- ^ (FR) Ezio Mauro, Silvio Berlusconi veut museler la presse [Silvio Berlusconi vuole mettere la museruola alla stampa], su Le Monde, 2 settembre 2009. URL consultato il 12 ottobre 2023 (archiviato il 5 settembre 2009).
- ^ Ezio Mauro lascia la direzione di Repubblica. Arriva Mario Calabresi, su Repubblica.it. URL consultato il 25 novembre 2015 (archiviato il 26 novembre 2015).
- ^ Ezio Mauro, su Premio Inge Feltrinelli. URL consultato il 12 ottobre 2023 (archiviato il 25 aprile 2023).
- ^ (FR) Ambasciata francese in Italia [franceenitalie], La France en Italie (Tweet), su Twitter, X, 13 settembre 2018. URL consultato il 12 ottobre 2023 (archiviato il 12 ottobre 2023).
- ^ Ezio Mauro, su autori.gedi.it. URL consultato il 27 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2020).
- ^ Albo d'oro, su premionazionaleletterariopisa.onweb.it. URL consultato il 7 novembre 2019 (archiviato il 23 aprile 2019).
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Ezio Mauro
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ezio Mauro
Collegamenti esterni
modifica- Mauro, Ezio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Ezio Mauro, su Open Library, Internet Archive.
- Registrazioni di Ezio Mauro, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 23511925 · ISNI (EN) 0000 0000 8433 8674 · SBN LO1V132028 · LCCN (EN) n83048311 · GND (DE) 1112563865 · BNE (ES) XX1435529 (data) · BNF (FR) cb16539481k (data) · J9U (EN, HE) 987007374172205171 |
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