Fausto Gambardella

militare e politico italiano

Fausto Gambardella (Napoli, 19 dicembre 1868Venezia, 12 marzo 1953) è stato un militare e politico italiano.

Fausto Gambardella
NascitaNapoli, 19 dicembre 1868
MorteVenezia, 12 marzo 1953
Cause della morteNaturali
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegia marina
ArmaGenio
GradoAmmiraglio di squadra
Fascicolo personale
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Fausto Gambardella

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXX
Tipo nominaCategoria: 14
Incarichi parlamentari
  • Commissione dei lavori pubblici e delle comunicazioni
  • Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPNF

Biografia

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Ammesso all'Accademia militare di Modena nel 1887, l'anno successivo si rafferma per sei anni ed è guardiamarina nel corpo dello Stato maggiore generale della Regia marina. Imbarcato per la prima volta il 1º luglio 1888 sulla corazzata Vittorio Emanuele. Tra il 1890 e il 1896 fa parte del 1º e del 2º dipartimento marittimo. Nel biennio 1905-1907 viene comandato al Ministero della marina, e per un breve periodo è capo di Stato maggiore del dipartimento marittimo di Venezia.

Nel periodo della prima guerra mondiale, giunto nel frattempo Capitano di vascello, comanda il servizio operativo interforze a La Spezia, dove riceve una medaglia d'argento e una medaglia di bronzo.

Nel dopoguerra, nel biennio 1919-1920, si imbarca sull'Incrociatore corazzato San Giorgio e fa parte del corpo di occupazione dell'Albania. È in seguito comandante della difesa militare marittima a La Spezia e del comando militare marittimo di Taranto. Torna quindi in forza al Ministero della marina, a capo delle direzioni generali di artiglieria e Armi e armamenti navali. È stato anche vice-presidente del Consiglio superiore di marina.

Carriera

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Onorificenze

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Militari

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«Accorso prontamente per prestare l'opera sua al fine d'impedire lo scoppio di un carro carico di esplosivi, non avendo potuto giungere sul luogo prima che lo scoppio accadesse, provveduto a fornire i mezzi per l'estinzione di numerosi incendi che circondavano la polveriera di Val di Lochi, si recava prontamente alle vicine polveriere di Ferrarezzola che potevano essere in pericolo d'incendio, e si accertava del loro stato, dando nella circostanza bella prova di coraggio
— 3 luglio 1916
«Durante l'incendio sviluppatosi in una polveriera, dimostrava coraggiosa iniziativa nel dirigere razionalmente i lavori di spegnimento mentre ancora avvenivano scoppi di granate
— 12 agosto 1916

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