Federico I Gonzaga

marchese di Mantova
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Federico I Gonzaga (Mantova, 25 giugno 1441Mantova, 14 luglio 1484) fu il terzo marchese di Mantova.

Federico Gonzaga
Ritratto di Federico I Gonzaga nella Galleria degli Uffizi
Marchese di Mantova
Stemma
Stemma
In carica14 giugno 1478 –
14 luglio 1484
PredecessoreLudovico
SuccessoreFrancesco II
NascitaMantova, 25 giugno 1441
MorteMantova, 14 luglio 1484 (43 anni)
SepolturaMantova
Luogo di sepolturaChiesa di San Francesco
DinastiaGonzaga
PadreLudovico Gonzaga
MadreBarbara di Brandeburgo
ConiugeMargherita di Baviera
FigliFrancesco II
Sigismondo
Giovanni
Chiara
Maddalena
Elisabetta
ReligioneCattolicesimo
MottoSolus indeficiens
Federico Gonzaga
NascitaMantova, 25 giugno 1441
MorteMantova, 14 luglio 1484
Cause della mortemalattia
Luogo di sepolturaChiesa di San Francesco
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Ducato di Milano
Armacavalleria
Anni di servizio1478 - 1484
GradoCapitano
Comandante dicavalleria
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Biografia

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Andrea Mantegna, Mantova Camera degli Sposi, Federico Gonzaga (a destra) a colloquio con Federico III d'Asburgo e Cristiano I di Danimarca

Figlio di Ludovico Gonzaga e di Barbara di Brandeburgo, fu allievo dalla prima infanzia di illustri maestri fra i quali si ricordano tre discepoli di Vittorino da Feltre: Iacopo da San Cassiano, Ognibene Bonisoli (Ognibene da Lonigo) e il Platina.

Salì al potere il 14 giugno 1478, tre giorni dopo la morte del padre. Dal punto di vista politico Federico continuava la linea filo-milanese del padre; ancor prima di succedere alla guida del marchesato, aveva militato come comandante delle truppe milanesi. Questo impegno lo aveva tenuto occupato anche dopo la sua nomina a marchese, tanto che passò frequenti periodi lontano da Mantova, periodi nei quali l'amministrazione del marchesato era affidata ad Eusebio Malatesta, mentre la guida delle truppe gonzaghesche al cognato Francesco Secco d'Aragona, marito della sorellastra Caterina. Federico rimase sempre fedele ai duchi di Milano e partecipò per loro a diverse azioni militari e più in generale contro Venezia, la cui politica in quegli anni era molto aggressiva. Durante una di questa operazioni militari il cognato Francesco Secco occupò Asola (che aveva seguito le parti di Venezia), favorito anche dall'interdetto che il Papa Sisto IV (alleato nella lega contro Venezia) aveva lanciato contro il paese. In seguito però venne stipulata una tregua tra i belligeranti, e Ludovico il Moro (duca reggente di Milano) chiese la consegna di Asola e degli altri territori occupati, causando molta amarezza in Federico. Il marchese era già ammalato, e pare che la sofferenza per la perdite delle terre appena conquistate abbia avuto la sua parte nella sua morte, avvenuta il 14 luglio 1484. Federico fu sepolto nella chiesa di San Francesco a Mantova[1][2].

Tra il 1478 e il 1484 fece erigere dall'architetto Luca Fancelli la Domus Nova di Palazzo Ducale con la facciata rivolta verso il lago.

Nel corso della sua esistenza Federico era già stato provato da diversi lutti e dolori. Nel 1481 morì infatti l'amata sorella Susanna, che dopo la rinuncia forzata alle nozze con Galeazzo Maria Sforza, si era ritirata in convento col nome di Suor Angelica. Nel 1483 spirò invece il fratello, Francesco, del cui decesso Federico ebbe notizia dall'ecclesiastico Luigi Capra, che era al servizio del cardinale.[3] Inoltre, dovette subire anche un tentativo di avvelenamento, peraltro sventato da suo fratello Ludovico, da parte degli altri fratelli Gianfrancesco e Rodolfo[4], che per brama di potere ambivano a sostituirlo.

Matrimonio e discendenza

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Federico sposò il 6 giugno 1463 Margherita di Baviera, figlia del duca di Baviera Alberto III. Il matrimonio con ogni probabilità fu favorito dalla madre Barbara di Brandeburgo, che in questo modo manteneva il marchesato nell'orbita tedesca.

Pare che queste nozze siano state avversate da Federico; questi era un uomo intelligente e di grande cultura, nonché amante delle arti, mentre la moglie, oltre ad essere poco avvenente, aveva fama di scarsa eleganza tanto nel vestire che nel modo di fare. Alcune fonti non confermate attribuiscono addirittura al futuro marchese una storia d'amore con una bella e giovane popolana[5], storia sulla cui esistenza gli storici sono scettici.

Federico e Margherita ebbero sei figli:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Francesco I Gonzaga Ludovico II Gonzaga  
 
Alda d'Este  
Gianfrancesco Gonzaga  
Margherita Malatesta Galeotto I Malatesta  
 
Gentile da Varano  
Ludovico II Gonzaga  
Malatesta IV Malatesta Pandolfo II Malatesta  
 
Paola Orsini  
Paola Malatesta  
Elisabetta da Varano Rodolfo II Da Varano  
 
Camilla Chiavelli  
Federico I Gonzaga  
Federico I di Brandeburgo Federico V di Norimberga  
 
Elisabetta di Meißen  
Giovanni l'Alchimista  
Elisabetta di Baviera-Landshut Federico di Baviera-Landshut  
 
Maddalena Visconti  
Barbara di Brandeburgo  
Rodolfo III di Sassonia-Wittenberg Venceslao I di Sassonia-Wittenberg  
 
Cecilia da Carrara  
Barbara di Sassonia-Wittenberg  
Barbara di Legnica Rupert I di Legnica  
 
Edvige di Sagan  
 

Onorificenze

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  1. ^ Rosanna Golinelli Berto (a cura di), Sepolcri gonzagheschi, collana Quaderni di San Lorenzo, Mantova, Associazione per i monumenti domenicani, 2013, p. 67.
  2. ^ Treccani.it. Federico I Gonzaga.
  3. ^ Roberto Zapperi, CAPRA, Luigi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 19, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1976.
  4. ^ Braglia, p. 61.
  5. ^ Braglia, p. 60.
  6. ^ I Gonzaga: Una dinastia tra Medioevo e Rinascimento.

Bibliografia

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  • G. M. Varanini, «FEDERICO I Gonzaga, marchese di Mantova». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. LVII, Roma: Istituto della Enciclopedia italiana, 2001
  • Giuseppe Coniglio. I Gonzaga. Varese: Dall'Oglio, 1967.
  • Lorenzo Bignotti. La Zecca di Mantova e Casale (Gonzaga). Mantova: Grigoli, 1984
  • Riccardo Braglia, I Gonzaga. Il mito, la storia, Artiglio, 2002, ISBN non esistente.
  • Adelaide Murgia, I Gonzaga, Milano, Mondadori, 1972. ISBN non esistente
  • Mario Castagna, Stemmi e vicende di casate mantovane, Montichari, 2002. ISBN non esistente.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN6752407 · ISNI (EN0000 0001 1827 2475 · BAV 495/65829 · CERL cnp00574243 · ULAN (EN500115087 · LCCN (ENn2002041553 · GND (DE123227658 · BNF (FRcb166043495 (data) · J9U (ENHE987009157144405171