Ferrovia Asti-Genova

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Asti-Genova[1] è una linea ferroviaria italiana che collegava Asti a Genova e al suo porto, passando per Acqui Terme, attraverso il valico appenninico del Turchino.

Asti-Genova
Stati attraversatiItalia (bandiera) Italia
InizioAsti
FineGenova
Attivazione1893-1894
GestoreRFI
Precedenti gestoriFS (1905-2001)
SFM (1893-1905)
Lunghezza104 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V =
Ferrovie

L'evoluzione della rete avvenuta nei decenni ha tuttavia cambiato i percorsi dei treni che collegano le due città: il percorso di questa linea, per quanto riguarda il gestore dell'infrastruttura, è ora suddiviso in due linee distinte, la Asti-Acqui Terme[2] e la Acqui Terme-Genova[3], mentre i treni che collegano direttamente Genova con Asti non percorrono più questa linea, bensì la ferrovia Torino-Genova, che transita per Alessandria.

La gestione dell'infrastruttura e degli impianti ferroviari è affidata a Rete Ferroviaria Italiana, società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che li qualifica tra le linee complementari[4].

Tratta Inaugurazione[5]
Asti-Ovada 19 giugno 1893[6]
Ovada-Genova 18 giugno 1894

Il senatore Giuseppe Saracco, di Bistagno, più volte Ministro a quel tempo, si fece promotore in Parlamento della costruzione della linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme-Asti, in modo tale da dare alla città di Asti un duplice collegamento con il porto di Genova, in affiancamento a quello attraverso i Giovi.

I lavori iniziarono verso il 1890 e il 14 novembre 1892 venne abbattuto l'ultimo diaframma della galleria Cremolino, tra Prasco e Molare. Il 19 giugno 1893 si inaugurò la tratta Asti-Ovada e successivamente, il 17 giugno 1894, la tratta Sampierdarena-Ovada[7].

L'esercizio della linea si svolse inizialmente con trazione a vapore. Nel 1929 la linea fu elettrificata a corrente alternata trifase, con alimentazione dalle sottostazioni elettriche di Acquasanta, Campo Ligure, Predosa e Ovada. La linea venne poi convertita a 3000 volt, corrente continua. La conversione avvenne in tre momenti: nel 1964 fu la volta della tratta Genova-Ovada, nel 1974 spettò al tronco Ovada-Acqui Terme e quindi, nel 1976, all'Asti-Acqui Terme.

Nel 1988 le stazioni di Molare e Visone furono declassate a fermate[8].

Caratteristiche

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 Stazioni e fermate 
 
per Torino
         
per Castagnole delle Lanze / per Chivasso
 
103+640 Asti 117 m s.l.m.
     
per Genova e per Mortara
 
fiume Tanaro
 
98+571 San Marzanotto Rivi 141 m s.l.m.
 
95+472 Mongardino 181 m s.l.m.
 
93+460 Vigliano d'Asti 160 m s.l.m.
 
91+533 Montegrosso 156 m s.l.m.
 
86+922 Agliano-Castelnuovo Calcea 159 m s.l.m.
 
83+344 San Marzano Oliveto * 1914,[9] † 2003[10] 147 m s.l.m.
 
torrente Belbo
     
per Cavallermaggiore
 
78+685 Nizza Monferrato 138 m s.l.m.
 
torrente Belbo
     
per Alessandria
 
torrente Belbo
 
75+088 Bazzana 146 m s.l.m.
 
71+340 Mombaruzzo 175 m s.l.m.
 
68+465 galleria Alice Bel Colle (1.946 m)
 
66+417
 
66+188 Alice Belcolle 240 m s.l.m.
     
per San Giuseppe di Cairo
 
58+175 Acqui Terme 161 m s.l.m.
     
per Alessandria
 
fiume Bormida
 
55+571 Visone 166 m s.l.m.
 
torrente Visone
 
54+608 galleria Visone (1.222 m)
 
53+386
 
51+240 Prasco-Cremolino 175 m s.l.m.
 
50+310 galleria Cremolino (3.408 m)
 
46+902
 
45+430 Molare 200 m s.l.m.
 
43+332 Ovada 195 m s.l.m.
     
per Alessandria
 
confine Piemonte-Liguria
 
34+794 Rossiglione 287 m s.l.m.
 
29+362 Campo Ligure-Masone (inizio doppio binario) 354 m s.l.m.
 
29+130 galleria Turchino (6.648 m)
 
22+686
 
22+390 Mele (fine doppio binario) 277 m s.l.m.
 
18+081 Genova Acquasanta 213 m s.l.m.
 
14+910 galleria Cantalupo (1.073 m)
 
13+837
 
11+890 Genova Granara 118 m s.l.m.
     
per Voltri
     
9+445 Genova Costa di Sestri Ponente * 1994[11]
 
 
 
 
7+814 Genova Borzoli 58 m s.l.m.
     
5+772
0+305
Bivio Polcevera linea "succursale" per Tortona (inizio doppio binario)
 
torrente Polcevera
     
linea "storica" per Torino
         
0+000
160+136
Quadrivio Torbella
     
Viadotto Genova San Giorgio
     
161+470 Genova Sampierdarena Smistamento
         
per Ventimiglia
 
162+219 Genova Sampierdarena 9 m s.l.m.
 
165+288
0+000
Genova Piazza Principe 16 m s.l.m.
 
gallerie Traversata Nuova e Vecchia (2.002 e 2.027 m)
 
2+542 Genova Brignole 14 m s.l.m.
 
per Pisa
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile
 
Il ponte sul fiume Tanaro della ferrovia Asti-Acqui Terme, presso Asti

La linea è una ferrovia a binario semplice a scartamento ordinario da 1435 mm. È elettrificata con tensione 3000 V in corrente continua.

La galleria di valico del Turchino, lunga 6447 m, è a doppio binario.

Dal punto di vista della circolazione ferroviaria, la linea è dotata di Controllo Centralizzato del traffico (CTC) fra Acqui Terme e Genova Borzoli e del Sistema di Comando e Controllo (SCC) nel nodo di Genova. Nel primo tronco, la circolazione è regolata dal Dirigente Centrale Operativo (DCO) di Ovada, mentre nel nodo la competenza è del DCO del posto centrale di Genova Teglia,[12][13] sito nei fabbricati dell’ex magazzino compartimentale del quartiere di Rivarolo di Genova.

Percorso

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Sezione Acqui Terme-Genova

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Passaggio a livello a Visone

Traffico

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La linea viene percorsa da treni regionali di Trenitalia, che effettuano fermata in tutte le stazioni, su due direttrici:

Sulle tratte interne alla città di Genova è in vigore il sistema tariffario integrato Trenitalia-AMT.

La linea è inoltre impiegata da alcuni treni merci, instradati da e per la bretella ferroviaria Voltri - Borzoli, al servizio del Voltri Terminal Europa (VTE). All'ingresso sud di Ovada è presente una bretella di binari che permette ai treni provenienti dalla linea del Turchino, in entrambi i sensi di percorrenza, di entrare direttamente sulla Ovada-Alessandria.

  1. ^ Touring club italiano, Piemonte (non compresa Torino), Touring Editore, 1976, p. 173, ISBN 978-88-365-0001-7. URL consultato il 21 settembre 2022.
  2. ^ Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 11 Asti-Acqui
  3. ^ Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 76 Acqui Terme-Ovada-Genova
  4. ^ RFI - Rete in esercizio (PDF), su site.rfi.it. URL consultato il 16 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  5. ^ www.trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti, su www.trenidicarta.it. URL consultato il 21 settembre 2022.
  6. ^ Linea Genova-Ovada-Asti (PDF), in Monitore delle Strade Ferrate e degli interessi materiali, anno XXVI, n. 25, 24 giugno 1893, pp. 385-388.
  7. ^ Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007. URL consultato il 16 gennaio 2010.
  8. ^ Notizie flash, in "I Treni Oggi" n. 84 (luglio 1988), p. 9.
  9. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 16, 1914.
  10. ^ Circolare Compartimentale RFI 14/2003, Compartimento di Torino
  11. ^ Nuova fermata a Genova, in I Treni, anno XVI, n. 156, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, gennaio 1995, p. 8, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  12. ^ RFI SpA. Fascicolo Linea 76. Aggiornato CC 20/2009. p. 18.
  13. ^ L'Scc del nodo di Genova (PDF), su rfi.it. URL consultato il 16 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2018).

Bibliografia

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  • Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 11 (Asti–Acqui Terme)
  • Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 76 (Acqui Terme–Genova)
  • Aurelio Battaglia, Da Genova, a Ovada e ad Acqui in Voci della Rotaia, Roma, Ferrovie dello Stato, 1978.

Voci correlate

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