Ferrovia Cosenza-Camigliatello-San Giovanni in Fiore
La ferrovia Cosenza-San Giovanni in Fiore (detta anche ferrovia Silana) è una linea ferroviaria a scartamento ridotto della Calabria che collega la città di Cosenza al suo entroterra silano raggiungendo le località montane tra cui Camigliatello Silano. Successivamente dal 1997 il tratto da quest'ultima località fino a San Giovanni in Fiore fu sospeso dal servizio regolare, ed era utilizzato solo per treni turistici. Nel 2008 è stato sospeso anche il servizio viaggiatori da Spezzano in poi. Dal 1º febbraio 2011 è stato sospeso l'esercizio ferroviario viaggiatori regolare oltre Pedace[1] mantenendo il servizio solo nei giorni feriali.
Cosenza-San Giovanni in Fiore | |
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Stati attraversati | Italia |
Attivazione | 1916 (Cosenza-Pedace) 1922 (Pedace-San Pietro in Guarano) 1931 (San Pietro in Guarano-Camigliatello) 1956 (Camigliatello-San Giovanni in Fiore) |
Soppressione | 1997 (Camigliatello-San Giovanni in Fiore), in uso solo per treni turistici 2008 (Spezzano-Camigliatello), in uso solo per treni turistici 2010 (Pedace-Spezzano) |
Gestore | FC |
Precedenti gestori | MCL (1916-1961) FCL (1961-1989) |
Lunghezza | 67,084 km |
Scartamento | 950 mm |
Elettrificazione | no |
Ferrovie | |
Per il suo particolare "pregio culturale e paesaggistico", la ferrovia Silana, nell’intero tratto da Cosenza-San Giovanni in Fiore, è stata inserita nell'elenco delle ferrovie turistiche[2].
Storia
modificaIl progetto di una ferrovia che collegasse Cosenza al porto di Crotone era stato approntato sin dalla fine del XIX secolo. Presentato dall'ingegnere Ugolini, prospettava la costruzione della "Ferrovia Trans-silana", una linea a trazione elettrica da Cosenza che attraversato l'altopiano della Sila scendeva al porto di Crotone. Erano gli anni in cui la deputazione provinciale di Cosenza premeva presso il governo perché realizzasse il collegamento già previsto dalla Legge Baccarini per Nocera Terinese (sulla "Tirrenica") e la Spezzano-Lagonegro per il collegamento a nord verso Napoli. Ma le cose andarono per le lunghe in conseguenza di dispute tra Comuni, privati, altri enti e non ultima la Mediterranea (ancora impegnata nel completamento della Tirrenica).
Si dovette aspettare il 26 gennaio 1911 perché la "Mediterranea", divenuta "Mediterranea Calabro Lucane" (MCL), ottenute le concessioni con legge n. 135/1911 iniziasse a svolgere il suo programma[3](definito da molti "faraonico" per la sua estensione). Solo alla fine degli anni venti, comunque, vennero iniziati i lavori e nel 1932 la ferrovia era realizzata solo per metà e con due sezioni tra loro staccate; in seguito lo sviluppo del trasporto di persone su strada fece scemare l'interesse per il suo completamento. Del progetto era stato realizzato il tratto Crotone – Petilia Policastro che rimase in esercizio fino ad agosto 1972[4].
Nel 1952 sembrò rinascere l'interesse per l'opera: venne redatto un progetto dettagliato di costruzione del tratto mancante di 38 km da San Giovanni in Fiore a Petilia Policastro che avrebbe realizzato finalmente il collegamento con il mare ed il porto di Crotone ma rimase sulla carta dato che nonostante il porto avesse costituito un importante elemento di trasporto del pino silano e del faggio, il traffico era crollato a causa dello sfruttamento indiscriminato del patrimonio boschivo[5]. L'ultima tratta, da Camigliatello Silano a San Giovanni in Fiore, venne comunque inaugurata il 6 maggio 1956.
Il 16 dicembre 1989 fu attivato il nuovo collegamento a doppio binario tra la nuova stazione di Cosenza, posta a nord della città, e la vecchia stazione (divenuta fermata di Cosenza Centro); tra le due vennero create le nuove fermate di Campanella e Monaco.[6]
Il servizio ferroviario, nel 2011, venne limitato a Pedace.
Dopo una lunga interruzione del servizio, dal mese di agosto 2016, è stato istituito un servizio turistico limitato ad alcuni periodi dell'anno e denominato "Treno della Sila", tra le stazioni di Moccone, Camigliatello e San Nicola-Silvana Mansio[7].
Dal 4 febbraio 2024 l'esercizio turistico ferroviario è sospeso sine die [8].
Caratteristiche
modificaLa linea ha tutte le caratteristiche di una ferrovia di montagna, a scartamento ridotto di 950 mm, con lunghe livellette con pendenze fino al 60 per mille ad aderenza naturale e curve di 100 m di raggio minimo. A differenza di altre linee calabresi delle ex FCL non ha invece tratte a cremagliera. Il percorso iniziale di 7 km fino a Pedace è in comune con la Ferrovia Cosenza-Catanzaro Lido. Erano state costruite 24 tra stazioni e fermate alla distanza media di 3,2 km. La velocità commerciale era di 30 km/h. Il servizio svolto agli inizi con trazione a vapore fu poi velocizzato con l'introduzione di automotrici.
Le maggiori opere d'ingegneria
modificaLa Cosenza - San Giovanni in Fiore rappresenta uno dei massimi esempi ancora esistenti di ingegneria ferroviaria in Italia. Difatti la linea, partendo da Cosenza, situata nella valle del Crati a 232 metri s.l.m., raggiunge il picco a San Nicola Silvana Mansio, posta a quota 1404 (tetto ferroviario d'Italia), per poi ridiscendere a San Giovanni in Fiore, quota 1048. Per superare tanto dislivello di oltre 1000 metri, la ferrovia si avvalse di soluzioni ingegneristiche al limite delle possibilità dell'epoca. Vanno annoverate tra queste:
- L'elicoidale posto poco dopo la stazione di Casole - Trenta, che permetteva di raggiungere la stazione di Pedace - Serrapedace, posta a un'altimetria di quasi 100 metri superiore rispetto alla precedente.
- Il viadotto in curva posto all'uscita della stazione di San Pietro in Guarano, dominante il paese e l'intera vallata è uno degli scorci paesaggistici più belli che la linea offriva, quando era in servizio interamente, con uno sguardo amplificato su tutta l'area di Rende/Cosenza.
- Tra Redipiano e Santo Janni, e poi da Santo Janni a Fondente, vennero realizzate due livellette ad aderenza naturale della pendenza massima del 60 per mille che richiesero, nelle stazioni di Santo Janni e Redipiano binari di salvamento in contropendenza, affogati nella sabbia e nel terriccio, con i deviatoi normalmente disposti verso di essi per ovvie ragioni di sicurezza.
- Poco dopo Camigliatello Silano, un lungo viadotto con leggera conformazione ad S, vagamente sullo stile del famoso Viadotto di Caprareccia della Ferrovia Spoleto-Norcia, oggi per metà immerso tra i secolari alberi della Sila. Il viadotto lungo 166 metri era il più lungo della linea, ed è ancora visibile dalla Strada Statale 107.
Percorso
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Linee RFI per Paola e Sibari | ||||||
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2+650 | Cosenza Vaglio Lise (FC) / Cosenza Vaglio Lise (RFI) (* 1989) | 202 m s.l.m. | ||||
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1+936 | Cosenza Monaco ( * 1989) | 208 m s.l.m. | ||||
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0+966 | Cosenza Campanella ( * 1989) | 219 m s.l.m. | ||||
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0+000 | Cosenza (FS / FCL) († 1989) / Cosenza Centro ( * 1989) | 232 m s.l.m. | ||||
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Termine doppio binario | ||||||
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Fiume Crati | ||||||
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Galleria Tribunali (415 m) | ||||||
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Vallone di Rovito | ||||||
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1+153 | Cosenza Casali | 252 m s.l.m. | ||||
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3+784 | Bosco | 325 m s.l.m. | ||||
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Galleria Catena (674 m) | ||||||
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Pedace | 417 m s.l.m. | ||||
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Linea FC per Catanzaro Lido | ||||||
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Viadotto Acquarota (112 m) | ||||||
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4+064 | Magli | 547 m s.l.m. | ||||
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5+496 | Casole - Trenta | 588 m s.l.m. | ||||
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8+310 | Pedace - Serra Pedace | 675 m s.l.m. | ||||
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9+483 | Spezzano Piccolo | 704 m s.l.m. | ||||
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10+460 | Spezzano della Sila | 718 m s.l.m. | ||||
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12+305 | Celico | 718 m s.l.m. | ||||
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14+694 | Rovito | 720 m s.l.m. | ||||
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17+948 | Lappano | 703 m s.l.m. | ||||
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19+618 | Altavilla | |||||
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21+812 | San Pietro in Guarano | 700 m s.l.m. | ||||
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Viadotto Fiume (68m) | ||||||
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24+562 | Redipiano | 836 m s.l.m. | ||||
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29+318 | Santo Janni | 1099 m s.l.m. | ||||
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33+715 | Fondente | 1336 m s.l.m. | ||||
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galleria del Fondente (2185 m) | ||||||
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Viadotto Piccirillo (72m) | ||||||
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37+174 | Moccone | 1299 m s.l.m. | ||||
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39+394 | Camigliatello Silano | 1271 m s.l.m. | ||||
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Viadotto Camigliati (166 m) | ||||||
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43+087 | Croce di Magara Borgo | |||||
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44+101 | Croce di Magara | 1354 m s.l.m. | ||||
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45+605 | Sculcà | 1339 m s.l.m. | ||||
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47+727 | Righio | 1347 m s.l.m. | ||||
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Viadotto Righio (92 m) | ||||||
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50+210 | San Nicola - Silvana Mansio | 1404 m s.l.m. | ||||
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53+036 | Vuturino | 1356 m s.l.m. | ||||
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55+197 | Monteoliveto | 1297 m s.l.m. | ||||
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57+539 | Vallepiccola | 1336 m s.l.m. | ||||
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60+081 | Torre Garga | 1335 m s.l.m. | ||||
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Tunnel Abbazia (208 m) | ||||||
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67+084 | San Giovanni in Fiore | 1048 m s.l.m. | ||||
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Collegamento non realizzato con la linea Petilia Policastro - Crotone |
Note
modifica- ^ comunicati importanti, su Sito ufficiale FC (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2011).
- ^ Calabria: la Ferrovia Silana nell'elenco delle ferrovie turistiche, su Virgilio Cosenza.. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2017).
- ^ Antonio Gamboni, Vapore in Sila, su clamfer.it.
- ^ La ferrovia Crotone-Petilia Policastro, pp. 28-31.
- ^ CalNews.it, http://www.calnews.it/notizie/ultime/petilia-policastro-kr--prima-giornata-nazionale-delle-ferrovie-dimenticate_-.html .
- ^ Cosenza: quasi una metropolitana, in I Treni Oggi, anno XI, n. 101, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, febbraio 1990, pp. 8-9, ISSN 0392-4602 .
- ^ Ferrovie della Calabria, Il treno storico della Sila, su trenodellasila.it. URL consultato il 17 febbraio 2017.
- ^ ecodellojonio.it, 12 febbraio 024, https://ecodellojonio.it/articoli/senza-categoria/2024/02/clamoroso-il-trenino-della-sila-rischia-di-essere-soppresso-per-sempre . URL consultato il 15 febbraio 2024.
Bibliografia
modifica- Giulio Grilletta, La ferrovia Crotone-Petilia Policastro, in Mondo ferroviario, n. 157, Desenzano, Editoriale del Garda, pp. 28-31.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla ferrovia Cosenza-San Giovanni in Fiore