Ferrovia Palermo-Bagheria
La ferrovia Palermo-Bagheria è stata la prima linea ferroviaria della Sicilia, con 13 km di estensione, attraversava la sola provincia di Palermo e serviva tre sole stazioni: Palermo (via del Secco), Ficarazzelli e Bagheria. Dal suo tragitto sono poi nate le direttrici per Catania, Messina e Agrigento.
Palermo-Bagheria | |
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Stati attraversati | Italia |
Inizio | Palermo |
Fine | Stazione di Bagheria |
Attivazione | 1863 |
Soppressione | 1864[N 1] |
Gestore | Società Vittorio Emanuele |
Ferrovie | |
Storia
modificaNel 1839, nella penisola italiana venne inaugurata la prima linea ferroviaria.[1] Da quel momento ne nacquero di diverse in tutta la penisola, tranne che in Sicilia. A tal proposito, nel 1859 l’imprenditore palermitano Gaspare Ciprì, di ritorno da Parigi, fondò il giornale Le ferrovie sicule e intraprese trattative con la Casa Rothschild,[2] con l'obiettivo di facilitare il commercio dello zolfo e creare collegamenti con i porti più strategici dell’isola.[3] In parallelo, l'Istituto per la promozione dell'agricoltura, delle arti e dei mestieri di Palermo bandì un concorso per progettare una rete ferroviaria nell'isola, dando priorità alla linea Palermo-Girgenti con diramazioni verso Caltanissetta e Licata.[3] Nel 1860, durante il Governo Provvisorio Dittatoriale di Giuseppe Garibaldi, si firmò una convenzione con la società Adami e Lemmi di Livorno per lo sviluppo della rete ferroviaria siciliana.[4] Tuttavia, il governo sabaudo, subentrato dopo la proclamazione del Regno d'Italia, revocò la convenzione e affidò il progetto alla Società Vittorio Emanuele, che presto incontrò difficoltà economiche, ritardando la costruzione.
Nel frattempo, a Palermo, un gruppo di notabili locali fondò la "Compagnia generale delle ferrovie sicule".[5] Dopo varie vicissitudini, questi trovarono l'approvazione da parte del Ministero dei lavori pubblici riguardo dei progetti relativi ad una ferrovia di 12711 m[N 2] che avrebbe collegato Palermo e Bagheria, con la fermata intermedia di Villabate.[6]
I lavori furono affidati alla società livornese Adami e Lemmi,[6][7] che avviò i lavori il 2 giugno 1861, a Palermo nei pressi di Porta di Sant'Antonino.[8] Essi si conclusero il 28 aprile 1863, inaugurati dalla Società Vittorio Emanuele, subentrata ai livornesi nel 1862.[9]
Percorso
modificaStazioni e fermate | ||||||
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0+000 | Palermo | ||||
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fiume Oreto | |||||
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8+237 | Ficarazzelli | ||||
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fiume Eleuterio | |||||
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13+206 | Bagheria | ||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
Note
modifica- Annotazioni
- ^ Non si può parlare di una vera chiusura, in quanto la linea già a partire dal secondo anno di esistenza subì modifiche che portarono alla creazione della varie diramazione per il resto dell'isola.
- ^ Altre fonti indicano come lunghezza della linea 13377 M. Cfr. Alessandro Tuzza, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it, 6 febbraio 2014. URL consultato il 27 ottobre 2024.
- Fonti
- ^ La prima stazione ferroviaria di Palermo, su palermoviva.it. URL consultato il 27 ottobre 2024.
- ^ Cipri' Gaspare, su comune.palermo.it. URL consultato il 27 ottobre 2024.
- ^ a b Francesco Maggiore Perni, Delle strade ferrate in Sicilia, Palermo, 1861.
- ^ Vita di Garibaldi, vol. 2, Napoli, Stabilimento tipografico Perrotti, 1862.
- ^ Amoroso, p. 4
- ^ a b Amoroso, p. 5
- ^ Amoroso, p. 29
- ^ Amoroso, p. 7
- ^ Amoroso, p. 8
Bibliografia
modifica- Salvatore Amoroso, Palermo Centrale: storia di una stazione, Caltanissetta, Kalós, 10 giugno 2021, ISBN 979-1280198143, ASIN B096CTTMPG.