Filippo Pedrini
pittore italiano
Filippo Pedrini (Bologna, 1763 – Bologna, 1856) è stato un pittore italiano.
Biografia
modificaFiglio del più celebre Domenico[1] fu allievo del padre che subito individuò nel figlio notevoli qualità artistiche. Più che delle opere su tela, di livello piuttosto discontinuo specie alla fine della sua attività, sono da segnalarsi i cicli ad affresco visibili soprattutto nei palazzi bolognesi. Di seguito si elencano le principali opere.
Opere
modificaAffreschi
modificaIn Bologna
- Palazzo Zambeccari, soffitti;
- Palazzo Hercolani (Bologna) (oggi sede della Facoltà di Scienze politiche, 1798);
- Palazzo Pubblico ora Palazzo d'Accursio (Sala oggi occupata dalle Collezioni Comunali d'Arte);
- Palazzo Arcivescovile (decorazioni compiute a fianco di altri artisti coetanei);
- Volta della Sala del Pantheon della Certosa di Bologna (1826).
Tele
modifica- Mercurio e Paride; Giudizio di Paride (Bologna, Collezioni Comunali d'Arte);
- Conversione di Saulo (Mirabello, Chiesa parrocchiale);
- Cristo consegna le chiavi a san Pietro (San Pietro Capofiume, Chiesa parrocchiale).
Note
modifica- ^ Giuseppe Varotti e il Settecento bolognese (PDF), su galleriadefusari.it, pp. 34-35. URL consultato il 3 marzo 2018.
Bibliografia
modifica- Marcello Oretti, Notizie de' Professori del Disegno, 1760-1780 circa, Bologna, Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, ms. B 106.
- Voce Filippo Pedrini a cura di D. Biagi Maino in La pittura in Italia. Il Settecento, volumi 1-2, Electa, Milano, 1990 (I ed. 1989), pp. 824–825.
- Anna Maria Matteucci, I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli, Mondadori Electa, Milano, 2002.
- Fabio Chiodini, Contributo all'attività tarda di Filippo Pedrini. La consegna delle chiavi di San Pietro Capofiume, nel bolognese, in "Arte a Bologna. Bollettino dei Musei Civici d'Arte Antica", n. 6, 2008.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Filippo Pedrini
Collegamenti esterni
modifica- Filippo Pedrini, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95852593 · Europeana agent/base/134570 · ULAN (EN) 500027719 · GND (DE) 122362899X · BNE (ES) XX5451027 (data) |
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