Filippo Sassetti
Filippo Sassetti (Firenze, 26 settembre 1540[1] – Goa, 3 settembre 1588[1]) è stato un mercante, linguista e viaggiatore italiano.
Biografia
modificaIn patria si distinse per la sua partecipazione ai dibattiti culturali delle varie accademie fiorentine dell'epoca, in occasione dei quali scrisse un Discorso sopra Dante e si distinse per una sua traduzione della Poetica di Aristotele. Studiò a Firenze e a Pisa ed entrò nell'Accademia degli Alterati. Lo pseudonimo che scelse, Assetato, mostra il suo profondo desiderio di conoscenza. Quando i portoghesi abolirono il monopolio del pepe Filippo lasciò l'Italia per trasferirsi a Lisbona e nel 1582 decise di partire per l'India; tuttavia, anziché arrivare lì, si ritrovò dopo un viaggio di 5 mesi in Brasile. Ci riprovò l'anno seguente giungendo nel 1583 a Cochin, capitale del regno del Malabar e poi a Goa. In Oriente Sassetti non riuscì ad avviare nessuna attività redditizia: a fine Cinquecento l'epoca dei facili guadagni era ormai conclusa e l'India era diventata preda dei portoghesi. Sassetti cominciò allora ad occuparsi di piccoli commerci tra l'India e Firenze: spedì mobili, scatole, stoffe, oggetti vari, con scarsi risultati: pur non riuscendo a far fronte all'enorme richiesta di prodotti, non aveva uno spiccato senso degli affari. La delusione per i mancati guadagni economici lo incoraggiò ad osservare e ad approfondire la conoscenza della civiltà indiana, e nella corrispondenza con parenti e amici inviando lettere contenenti informazioni preziose sul paese.
Interessi e studi
modificaTrascrisse parti di un trattato botanico in sanscrito, si occupò per primo in Italia del bambù e dell'ananas di cui descrisse i pregi al Granduca. Si interessò anche della pesca e della raccolta di perle. Fu tra i primi europei a studiare il sanscrito, l'antica lingua indiana. Nel 1585 notò similitudini tra alcune parole sanscrite ed italiane (es. deva/dio, sarpa/serpe, sapta/sette, ashta/otto, nava/nove). Le sue osservazioni anticiparono la scoperta della famiglia linguistica indoeuropea. Fu il primo a interessarsi di medicina tradizionale e di alimentazione indiane, apprezzò la cucina locale e rifletté sull'alimentazione vegetariana. Progettò di ritornare a Firenze passando per la Malesia e la Cina, ma morì di malattia a Goa nel 1588.
Filippo Sassetti fu anche scrittore: tra le sue opere, Vita di Francesco Ferrucci[2] e Discorso contro l'Ariosto.[3]
Note
modifica- ^ a b Zuccagni Sassetti, Filippo, su treccani.it. URL consultato il 20 luglio 2019.
- ^ Filippo Sassetti, Vita di Francesco Ferrucci, SBN IT\ICCU\BRI\0367610.
- ^ Filippo Sassetti, Il Discorso contro l'Ariosto, SBN IT\ICCU\CUB\0582160.
Bibliografia
modifica- Marcucci E. M., Lettere edite e inedite di Pilippo Sassetti raccolte e annotate, Firenze 1855.
- Muller Jean-Claude, Early stages of language comparison from Sassetti to Sir William Jones (1786), Kratylos 1986 31.1-31.
- Niccolò Rinaldi, Oceano Arno. I navigatori fiorentini.Firenze Libri, Firenze 2012
- Marica Milanesi, Filippo Sassetti, La nuova Italia, Firenze 1973
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina di Filippo Sassetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Filippo Sassetti
Collegamenti esterni
modifica- Sassétti, Filippo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ambrogio Ballini, SASSETTI, Filippo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Francesco Surdich, SASSETTI, Filippo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 90, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017.
- Opere di Filippo Sassetti, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Filippo Sassetti, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 117159 · ISNI (EN) 0000 0001 0861 454X · SBN RAVV048411 · BAV 495/201142 · CERL cnp00405444 · LCCN (EN) n85381115 · GND (DE) 119321645 · BNF (FR) cb125103935 (data) · J9U (EN, HE) 987010000352305171 · CONOR.SI (SL) 133862243 |
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