Fisalia (sommergibile 1932)
Il Fisalia è stato un sommergibile della Regia Marina.
Fisalia | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Sommergibile di piccola crociera |
Classe | Argonauta |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | CRDA, Monfalcone |
Impostazione | 20 novembre 1929 |
Varo | 2 maggio 1931 |
Entrata in servizio | 4 giugno 1932 |
Destino finale | scomparso dopo il 23 settembre 1941, probabilmente affondato dalla corvetta HMS Hyacinth il 28 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 810,43 t |
Dislocamento in emersione | 666,56 t |
Lunghezza | fuori tutto 61,5 m |
Larghezza | 5,65 m |
Pescaggio | 4,64 m |
Profondità operativa | 80 m |
Propulsione | 2 motori diesel Tosi da 1250 CV totali 2 motori elettrici Magneti Marelli da 800 CV totali |
Velocità in immersione | 8 nodi |
Velocità in emersione | 14 nodi |
Autonomia | in emersione: 2300 mn a 14 nodi o 3180 mn a 10,5 nodi in immersione: 7,5 mn alla velocità di 7,5 nodi o 110 mn a 3 nodi |
Equipaggio | 4 ufficiali, 32 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento |
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informazioni prese da [1] e[1] | |
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Storia
modificaDopo l'entrata in servizio trascorse alcuni medi nell'Adriatico settentrionale, specie a Pola[1].
Nel 1933 compì un lungo viaggio di addestramento nelle acque del Mediterraneo, dopo di che fu dislocato a Messina, venendo impiegato nell'addestramento[1].
Prese parte clandestinamente alla guerra di Spagna (al comando del tenente di vascello Giorgio Bernabò) con una missione di dodici giorni, priva di risultati[1].
Fu poi inviato a Tobruk. Salpò da Brindisi il 15 febbraio 1940 e giunse a Tobruk il 18 seguente, trovandosi nel sorgitore cirenaico, sede del 6° Grupsom, all'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale[1][2].
Il 12 giugno 1940 (con il tenente di vascello Girolamo Acunto come comandante dal 13 gennaio) fu inviato in missione offensiva nei pressi di Alessandria d'Egitto, rimanendovi due giorni; individuò un trasporto ma non riuscì ad attaccarlo[1][2]. Il 15 giugno, mentre stava facendo ritorno a Tobruk, fu attaccato con un siluro da un sommergibile nemico, ma schivò l'arma con la manovra[1][2].
Il 12 luglio partì per raggiungere il golfo di Sollum; lungo il viaggio fu però individuato da tre navi scorta e subì pesante caccia antisommergibile dalla quale uscì piuttosto malconcio, dovendo fare ritorno a Tobruk (ove giunse il 13)[1][2]. Dopo le riparazioni compì varie altre missioni offensive, tutte prive di risultati[1].
Salpò definitivamente da Tobruk il 1 agosto 1940 con la soppressione del 6° Grupsom perché troppo esposto alle offese aeree britanniche, e giunse a Taranto il 7 seguente.
Dal 14 ottobre 1940 fu assegnato alla Scuola Sommergibili di Pola, per la quale svolse 46 missioni addestrative sino al 10 marzo 1941[1][2].
Fu poi impiegato in missioni offensive in acque egiziane[1].
Il 23 settembre 1941 lasciò Lero diretto nel proprio settore d'operazione, sito tra Giaffa ed Haifa, ma scomparve[1][2].
Nel dopoguerra si venne a sapere che era stato affondato con bombe di profondità il 28 settembre dalla corvetta britannica Hyacinth, circa venticinque miglia a nordest di Jaffa[1][2].
Con il Fisalia scomparvero il comandante Acunto[3], quattro altri ufficiali, 14 sottufficiali e 26 tra sottocapi e marinai[4].
In tutta la guerra il sommergibile aveva svolto 7 missioni offensivo-esplorative e 8 di trasferimento, per complessive 6181 miglia di navigazione in superficie e 2190 in immersione[1].
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l m n Museo della Cantieristica Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..
- ^ a b c d e f g Regio Sommergibile Fisalia.
- ^ che nel frattempo era stato promosso capitano di corvetta - fonte http://www.regiamarina.net/sub_casualties.asp?nid=196&lid=2.
- ^ Caduti.