Fluoruro di bromo(I)
Il fluoruro di bromo(I), o anche più semplicemente fluoruro di bromo, è un composto interalogeno biatomico, costituito da fluoro e bromo, con formula BrF.[3] È alquanto instabile in quanto soggetto a disproporzione. Fu sintetizzato per la prima volta da Otto Ruff nel 1933.[4] Come altri composti interalogenici è un forte ossidante, corrosivo e molto reattivo. Si può preparare saturando bromo liquido con fluoro gassoso a 10 °C:[5]
Fluoruro di bromo(I) | |
---|---|
Nome IUPAC | |
Fluoruro di bromo(I), monofluoruro di bromo | |
Nomi alternativi | |
Fluoruro di bromo | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | BrF |
Massa molecolare (u) | 98,903 |
Aspetto | gas rosso chiaro |
Numero CAS | |
PubChem | 1399632 |
SMILES | FBr |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione | ≈ −33 °C (240 K)[1] |
Temperatura di ebollizione | ≈ 20 °C (293 K)[1] (dec.) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | –58,6[1] |
ΔfG0 (kJ·mol−1) | –73,6[1] |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | ---[2] |
Struttura e proprietà
modificaIl fluoruro di bromo(I) è un composto molecolare; la molecola è polare con l'estremità negativa sull'elemento più elettronegativo, il fluoro, ed è quindi meglio rappresentabile come:
- .
Il momento dipolare risultante è ragguardevole, 1,422 D,[6] corrispondente a una differenza di elettronegatività di 1,02. Il legame in questa molecola (175,6 pm) è appena più corto della somma dei raggi covalenti di bromo e fluoro (177 pm). A temperatura ambiente il fluoruro di bromo(I) si presenta come un liquido rosso chiaro che bolle intorno a 20 °C,[5] ma il dato è incerto perché il composto non si può isolare puro: si disproporziona spontaneamente secondo reazioni di equilibrio, formando bromo elementare (Br2), trifluoruro di bromo (BrF3), e in parte anche pentafluoruro di bromo (BrF5):
Per questo motivo non è possibile determinare con precisione le sue proprietà fisiche, che comunque sono intermedie tra quelle degli alogeni costituenti.[1][7]
L'instabilità del composto non deriva, però, da un'intrinseca debolezza del legame tra bromo e fluoro, come si potrebbe supporre: l'energia di dissociazione ammonta a ben 249,4 kJ/mol, mentre sia quella di (190,2 kJ/mol), che quella di (154,8 kJ/mol), entrambi stabili, sono significativamente minori; un'instabilità ancora più spinta si osserva per il fluoruro di iodio IF, dove la differenza di elettronegatività sale a 1,32. I motivi sono principalmente due: formazione di più legami nel trifluoruro di bromo e nel pentafluoruro di bromo, anche se meno energetici[8] (201,2 e 187,0 kJ/mol, rispettivamente) di quelli nel fluoruro di bromo,[9] e relativamente bassa energia di attivazione per queste trasformazioni. A differenza del cloruro di bromo, il fluoruro di bromo non tende a dissociarsi negli elementi costituenti ma, come il fluoruro di iodio, tende a disproporzionarsi a e o , come visto sopra.[10] La stabilità del fluoruro di bromo aumenta sensibilmente in presenza di piridina e si può isolare il complesso e impiegarlo più utilmente al suo posto nelle sue reazioni.[11]
Sintesi e reattività
modificaSi può ottenere fluoruro di bromo per sintesi diretta dagli elementi, come descritto sopra. Una sintesi che cerca di minimizzare il disproporzionamento del fluoruro di bromo viene condotta miscelando i due elementi con cautela al di sotto di -100 °C. Il fluoro gassoso viene aggiunto, in miscela 1:4 in azoto, a una soluzione di Br2 in adatti solventi, quali propionitrile, fluoruro di etile, o anche altri:[12]
Si può anche ottenere dalla comproporzione del trifluoruro di bromo (BrF3) con bromo molecolare, ma le rese sono basse:[12]
Come accade anche per gli altri interalogeni diatomici, in soluzione acquosa il fluoruro di bromo si idrolizza dando acido ipobromoso e acido fluoridrico:[13][14]
Il fluoruro di bromo, come il fluoruro di iodio (ma anche gli altri interalogeni biatomici), mostra proprietà di acido di Lewis catturando uno ione a dare lo ione complesso difluorobromato ( ):
Questo ione è precisamente isoelettronico con il difluoruro di kripton ( ) e isoelettronico di valenza con lo ione triioduro ( ) e, come questi, ha struttura lineare (simmetria ); di esso è stato possibile isolare il sale di tetrametilammonio, ,[15] analogo al difluoroiodato di tetrametilammonio .[15]
BrF ha trovato uso come bromurante in sostituzioni elettrofile aromatiche senza dover impiegare acidi di Lewis come catalizzatori.[16] Dal toluene con BrF 1:1 si ottengono, ad esempio:
- o- (47%)
- p- (47%, 10 min)
Dall'anisolo, similmente si ottengono:
- o- (18%)
- p- (76%, 5 min).[17]
Sono state indagate le sue possibilità di impiego in addizioni elettrofile ad alcheni e ad alchini; in questi ultimi è possibile fermare l'addizione all'alchene bromo-fluorurato, senza che la reazione proceda fino all'alcano.[18]
Note
modifica- ^ a b c d e Greenwood e Earnshaw 1997
- ^ Questa sostanza non è stata ancora classificata in termini di pericolosità o non è stata ancora trovata una fonte affidabile e citabile.
- ^ (EN) N. N. Greenwood e A. Earnshaw, Interhalogen compounds, in Chemistry of the Elements, 2ª ed., Butterworth-Heinemann, 1997, p. 824, ISBN 0-7506-3365-4.
- ^ Ruff e Braida 1933
- ^ a b (DE) Nils Wiberg, Egon Wiberg e Arnold F. Holleman, Anorganische Chemie, 103ª ed., De Gruyter, 2007, p. 506, ISBN 978-3-11-026932-1.
- ^ CCCBDB listing of experimental data page 2, su cccbdb.nist.gov. URL consultato il 17 settembre 2021.
- ^ Holleman e Wiberg 2007
- ^ L'energia di legame diminuisce all'aumentare dello stato di ossidazione del bromo: è un andamento normale per i composti interalogenici; è replicato, ad esempio, anche per il cloro in ClF e ClF3 e per lo iodio in IF, IF3, IF5 e IF7.
- ^ J. E. Huheey, E. A. Keiter e R. L. Keiter, Chimica Inorganica, Principi, Strutture, Reattività, 2ª ed., Piccin, 1999, pp. A-32 - A-33, ISBN 88-299-1470-3.
- ^ J. E. Huheey, E. A. Keiter e R. L. Keiter, Chimica Inorganica, Principi, Struttura, Reattività, 2ª ed., Piccin, 1999, pp. 869-871, ISBN 88-299-1470-3.
- ^ (DE) D. Naumann e E. Lehmann, Neue untersuchungen zur prăparativen darstellung von brommonofluorid: Darstellung und eigenschaften des brommonofluorid-pyridin-komplexes., in Journal of Fluorine Chemistry, vol. 5, n. 4, 1975-04, pp. 307–321, DOI:10.1016/S0022-1139(00)81710-8. URL consultato il 18 settembre 2021.
- ^ a b (EN) Thomas Drews e Konrad Seppelt, Bromine Monofluoride, in Zeitschrift für anorganische und allgemeine Chemie, vol. 638, n. 12-13, 2012-10, pp. 2106–2110, DOI:10.1002/zaac.201200293. URL consultato il 21 agosto 2021.
- ^ (EN) F. Albert Cotton e Geoffrey Wilkinson, Advanced Inorganic Chemistry, 5ª ed., John Wiley and Sons, 1988, p. 571, ISBN 0-471-84997-9.
- ^ (DE) Nils Wiberg, Egon Wiberg e Arnold F. Holleman, Anorganische Chemie, 103ª ed., De Gruyter, 2007, p. 507, ISBN 978-3-11-026932-1.
- ^ a b (EN) Rolf Minkwitz, Raimund Bröchler e Ralf Ludwig, Tetramethylammonium Difluorobromate(I), (CH 3 ) 4 N + BrF 2 -, in Inorganic Chemistry, vol. 36, n. 19, 1997-09, pp. 4280–4283, DOI:10.1021/ic961283s. URL consultato il 18 settembre 2021.
- ^ (EN) Shlomo Rozen, Michael Brand e Rami Lidor, Aromatic bromination using bromine fluoride with no Friedel-Crafts catalyst, in The Journal of Organic Chemistry, vol. 53, n. 23, 1988-11, pp. 5545–5547, DOI:10.1021/jo00258a030. URL consultato il 18 settembre 2021.
- ^ (EN) Atta-ur- Rahman e Kenneth K. Laali, Advances in organic synthesis, 2ª ed., Bentham Science Publishers, ISBN 90-77527-08-7, OCLC 70052703. URL consultato il 18 settembre 2021.
- ^ (EN) Robert E. A. Dear, Addition of bromine monofluoride to acetylenes, in The Journal of Organic Chemistry, vol. 35, n. 5, 1970-05, pp. 1703–1705, DOI:10.1021/jo00830a110. URL consultato il 2 ottobre 2021.
Bibliografia
modifica- (EN) D. A. Atwood, Fluorine: Inorganic Chemistry, in Encyclopedia of Inorganic Chemistry, 2ª ed., John Wiley & Sons, 2006, DOI:10.1002/0470862106.ia076, ISBN 9780470862100.
- (EN) N. N. Greenwood e A. Earnshaw, Chemistry of the elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0-7506-3365-4.
- (DE) A. F. Holleman e N. Wiberg, Lehrbuch der Anorganischen Chemie, Berlino, Walter de Gruyter, 2007, ISBN 978-3-11-017770-1.
- (DE) O. Ruff e A. Braida, Das Bromfluorid, in Z. anorg. allg. Chem., vol. 214, n. 1, 1933, pp. 81-90, DOI:10.1002/zaac.19332140111.
- (EN) A. G. Sharpe, Interhalogen compounds and polyhalides, in Q. Rev. Chem. Soc., vol. 4, 1950, pp. 115-130, DOI:10.1039/QR9500400115.
- (EN) E. H. Wiebenga, E. E. Havinga e K. H. Boswijk, Structures of interalogen compounds and polyhalides, in Adv. Inorg. Chem. Radiochem., vol. 3, 1961, pp. 133-170.
Voci correlate
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