Con Lorenzi avviato ormai al passo d'addio[4], la società individuava un erede nell'oriundo Angelillo[5][6]: Veleno riuscì comunque a rendersi protagonista nel derby milanese del 6 ottobre 1957[7], posizionando una fetta di limone sotto il dischetto del rigore e causando l'errore del milanistaCucchiaroni (vanamente avvertito dal pubblico) dagli 11 metri.[8]
L'ex attaccante del Boca Juniors firmò a Genova una vittoria esterna che mancava all'Inter dal 3 giugno 1956[9], mentre una rete del toscano sbloccava il punteggio nella stracittadina del 23 febbraio 1958[10][11]: la domenica seguente i nerazzurri conobbero ad Alessandria la nona sconfitta del campionato in 23 giornate[12], facendosi beffare dall'ex Vonlanthen in zona Cesarini.[13]
Gli uomini di Carver finirono appaiati ai concittadini in classifica — una situazione ripetutasi solamente nel 1991 — ricevendo però un invito alla Coppa delle Fiere in rappresentanza del capoluogo lombardo[14], mentre durante la fase estiva della Coppa Italia il sedicenne Mario Corso esordì con una rete al Sinigaglia di Como.[15][16]
Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, pp. 239, ISBN978-88-95684-11-6.
Almanacco Illustrato del Calcio: La storia 1898-2004, Modena, Panini Editore, 2005, pp. 544, ISBN9771120506666.