Auguste Bartholdi

patriota e scultore francese
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Frédéric-Auguste Bartholdi, noto anche con lo pseudonimo di Amilcar Hasenfratz (Colmar, 2 agosto 1834Parigi, 4 ottobre 1904), è stato uno scultore e patriota francese.

Frédéric-Auguste Bartholdi

È famoso per aver realizzato nel 1886 la Statua della Libertà, donata dalla Francia agli Stati Uniti.

Biografia

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Frédéric-Auguste Bartholdi nacque a Colmar il 2 agosto 1834. Alla morte del padre, nel 1836, la madre decise di trasferirsi a Parigi dove, tra il 1843 e il 1851 frequentò il Lycée Louis-le-Grand. Contemporaneamente la madre gli fece frequentare gli atelier dello scultore Antoine Étex e del pittore Ary Scheffer. Terminati gli studi nel 1852, nel 1853 aprì, con il sostegno della madre, un proprio atelier in rue Vavin, nel VI arrondissement di Parigi. Nel 1855-1856, con l'amico Jean-Léon Gérôme, viaggiò in Egitto, dove scoprì la scultura monumentale, e in Arabia Felix. La prima opera pubblica di Bartholdi fu il monumento al generale Rapp, presentato all'Esposizione universale di Parigi del 1855 e ufficialmente inaugurata il 31 agosto 1856 a Colmar in piazza Rapp.[1]

Fervente repubblicano e sostenitore degli ideali garibaldini, tanto da vestire generalmente in camicia rossa, durante la guerra franco-prussiana del 1870-1871 fu aiutante di campo di Giuseppe Garibaldi e ufficiale di collegamento tra il governo francese e l'esercito dei Vosgi, di cui era incaricato di provvedere ai rifornimenti. Molto segnato dall'annessione dell'Alsazia e della Lorena da parte dell'Impero tedesco, volle esaltare i valori della libertà. Nel 1871, su richiesta di Édouard René de Laboulaye e in nome dell'amicizia franco-americana, fece il primo viaggio negli Stati Uniti. All'ingresso del porto di New York individuò in Bedloe's Island (dal 1956 Liberty Island) il luogo più adatto sul quale erigere la futura Statua della libertà.[2]

Autore di varie e imponenti sculture, il suo nome è legato principalmente alla Statua della Libertà, donata dalla Francia agli Stati Uniti e situata all'ingresso del porto di New York. La costruì con l'aiuto di Gustave Eiffel. Fu iniziato alla massoneria il 4 ottobre del 1875, nella loggia Alsace et Lorraine di Parigi.[3] Venne insignito della Legion d'onore nel 1892. Morì di tubercolosi nel 1904 e riposa nel Cimitero di Montparnasse a Parigi.

Frédéric-Auguste Bartholdi, come scultore, ha realizzato:

Opere distrutte:

  • monumento agli aeronauti dell'assedio di Parigi, il modello è stato presentato nel 1879, inaugurato nel 1906 a Neuilly-sur-Seine, destinato alla rifusione nel 1941;[8]
  • fontana Bartholdi a Reims (1885), distrutta nel corso della prima guerra mondiale.

Opere postume:

  • monumento dei tre assedi di Belfort, inaugurato nel 1913 sul modello di Bartholdi;
  • Il Martire moderno, inaugurato nel 2005 nella corte del Castello Reale di Varsavia sul modello di Bartholdi.

Onorificenze

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  1. ^ (FR) Monument Rapp, su crdp-strasbourg.fr. URL consultato il 1º dicembre 2021 (archiviato il 17 novembre 2021).
  2. ^ Nico Zardo, Miss Liberty, su Perini Journal, n. 44, marzo 2015. URL consultato il 1º dicembre 2021 (archiviato il 17 novembre 2021).
  3. ^ Giuseppe Seganti, Massoni Famosi, Roma, Atanòr, 2005, ISBN 88-7169-223-3.
  4. ^ (FR) Étienne Biellmann, La fontaine Martin SCHONGAUER, su Colmar la mémoire des pierres. URL consultato il 1º dicembre 2021 (archiviato il 12 novembre 2021).
  5. ^ (FR) Monument à Champollion, su anosgrandshommes.musee-orsay.fr. URL consultato il 1º dicembre 2021 (archiviato il 17 novembre 2021).
  6. ^ (EN) Benjamin Waldman, The Saga of Bartholdi's Forgotten Statue of Lafayette & Washington in NYC and Paris, su untappedcities.com, 9 maggio 2014. URL consultato il 1º dicembre 2021 (archiviato il 13 novembre 2021).
  7. ^ (FR) Bulletin de la Société de l'histoire de Paris et de l'Ile-de-France, vol. 31, Parigi, Société de l'histoire de Paris et de l'Ile-de-France, 1904, p. 196. URL consultato il 1º dicembre 2021 (archiviato il 13 novembre 2021).
  8. ^ (FR) Monument aux aéronautes du siège de Paris 1870 et aux Colombophiles, dit "le ballon des Ternes", su anosgrandshommes.musee-orsay.fr. URL consultato il 1º dicembre 2021 (archiviato il 4 novembre 2021).
  9. ^ a b c (FR) Fréderic Auguste Bartholdi, su culture.gouv.fr. URL consultato il 1º dicembre 2021 (archiviato il 12 novembre 2021).

Bibliografia

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  • (FR) Pierre Vidal, Christian Kempf, Frédéric-Auguste Bartholdi 1834-1904. Par l'esprit et par la main, Créations du Pélican, 2000, ISBN 9782719105658.

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