Armand II de Rohan-Soubise

cardinale, vescovo cattolico e abate francese

François Armand Auguste de Rohan-Soubise-Ventadour (Parigi, 1º dicembre 1717Saverne, 28 giugno 1756) fu un vescovo cattolico e cardinale francese.

François-Armand-Auguste de Rohan-Soubise-Ventadour
cardinale di Santa Romana Chiesa
Anonimo, Ritratto del cardinale de Rohan (XVIII secolo); olio su tela, 81,0×64,5 cm.
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1º dicembre 1717 a Parigi
Ordinato presbitero23 dicembre 1741
Nominato vescovo30 luglio 1742 da papa Benedetto XIV
Consacrato vescovo4 novembre 1742 dal cardinale Armand I de Rohan-Soubise
Creato cardinale10 aprile 1747 da papa Benedetto XIV
Deceduto28 giugno 1756 (38 anni) a Saverne
 

Biografia

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Armand era figlio di Jules de Rohan, principe di Soubise (1697-1724), e di sua moglie Anne Julie de Melun, principessa d'Epinoy (1698-1724), pronipote di Armand I de Rohan-Soubise e fratello di Carlo di Rohan-Soubise. I suoi genitori morirono a Parigi di vaiolo nel 1724.

Dopo aver compiuto i propri studi di teologia alla Sorbona egli venne nominato principe di Tournon, abate di Ventadour e abate di Murbach, oltre che membro dell'Académie Française dal 15 luglio 1741, ove ebbe modo di conoscere Charles Armand René de La Trémoille.

Il 2 settembre 1740 entrò a far parte del capitolo della cattedrale di Strasburgo, grazie all'influenza del prozio, vescovo di quella sede, ed il 23 dicembre 1741 venne ordinato sacerdote nella cattedrale. Nel 1742 divenne vescovo titolare di Tolemaide di Tebaide e coadiutore dello zio con dispensa papale, con diritto alla successione alla sede episcopale di Strasburgo. Il 4 novembre 1742 venne consacrato vescovo nella cattedrale di Strasburgo per mano del cardinale Armand-Gaston-Maximilien de Rohan de Soubise suo zio e vescovo, assistito da Scipion Bégon, vescovo di Toul, e da Claude-Antoine de Choiseul-Beaupré, vescovo di Châlons. Nel 1745 divenne Grande elemosiniere di Francia.

Il 10 aprile 1747 ricevette la nomina a cardinale da papa Benedetto XIV e nello stesso anno fu nominato abate commendatario di Chaise-Dieu, carica che tenne fino alla morte.[1] Nel 1749, succedendo al prozio, divenne vescovo di Strasburgo e fu rettore dell'Università di Parigi.

Morì il 28 giugno 1756 nel castello vescovile di Saverne (o Zabern), presso Strasburgo. La sua salma venne sepolta poi nella Stiftskirche di Saverne, nella cappella del Santissimo Rosario.

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. François de Rohan 16. Hercule de Rohan  
 
17. Marie de Bretagne d'Avaugour  
4. Hercule Mériadec de Rohan-Soubise  
9. Anne de Rohan-Chabot 18. Henri Chabot  
 
19. Marguerite de Rohan  
2. Jules de Rohan-Soubise  
10. Louis Charles de Lévis 20. Charles de Lévis  
 
21. Marie de La Guiche  
5. Anne Geneviève de Lévis  
11. Charlotte de La Mothe-Houdancourt 22. Philippe de La Mothe Houdancourt  
 
23. Louise de Prie  
1. Armand II de Rohan-Soubise  
12. Alexandre Guillaume de Melun 24. Guillaume III de Melun  
 
25. Ernestine de Ligne-Arenberg  
6. Louis I de Melun  
13. Jeanne Pélagie de Rohan-Chabot 26. Henri Chabot (= 18)  
 
27. Marguerite de Rohan (= 19)  
3. Anne Julie de Melun  
14. François-Marie de Lorraine 28. Charles II de Guise-Lorraine  
 
29. Catherine-Henriette de Bourbon  
7. Élisabeth-Thérèse de Lorraine  
15. Anne de Lorraine 30. Charles IV de Lorraine  
 
31. Béatrice de Cusance  
 

Onorificenze

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Stemma Blasonatura
Armand II de Rohan-Soubise
Abate di Murbach

Inquartato: nel I partito: 1° d'azzurro seminato di gigli d'oro alla banda composta d'argento e di rosso (Évreux); al 2° di rosso alle catene d'oro poste in orlo, in croce e in diagonale, caricate in cuore di uno smeraldo al naturale (Navarra); nel II partito: al 1° d'oro a tre pali di rosso (Foix); al 2° d'oro al leone di rosso bordato con fiori e controfioroni del medesimo (Scozia); nel III partito: al 1° d'ermellino (Bregagna), al 2° al biscione in palo d'azzurro, coronato d'oro, ingoiante un bambino di carnagione, posto in fascia con le braccia stese (Visconti); nel IV partito: al 1° d'argento alla fascia di rosso il tutto bordato d'azzurro (San Severino); al 2° d'oro alla banda di rosso caricata di tre alerioni d'argento (Lorena); sul tutto partito: nel 1° di rosso a nove losanghe d'oro poste 3, 3, 3 (Rohan), nel 2° ermellinato (Bretagna). Lo scudo, accollato ad un pastorale velato, posto in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di nero. Le nappe, in numero di dodici, sono disposte sei per parte, in tre ordini di 1, 2, 3

Stemma Blasonatura
Armand II de Rohan-Soubise
Principe del Sacro Romano Impero, Cardinale, Grand'Elemosiniere di Francia, Commendatore dell'Ordine dello Spirito Santo

Inquartato: nel I partito: 1° d'azzurro seminato di gigli d'oro alla banda composta d'argento e di rosso (Évreux); al 2° di rosso alle catene d'oro poste in orlo, in croce e in diagonale, caricate in cuore di uno smeraldo al naturale (Navarra); nel II partito: al 1° d'oro a tre pali di rosso (Foix); al 2° d'oro al leone di rosso bordato con fiori e controfioroni del medesimo (Scozia); nel III partito: al 1° d'ermellino (Bregagna), al 2° al biscione in palo d'azzurro, coronato d'oro, ingoiante un bambino di carnagione, posto in fascia con le braccia stese (Visconti); nel IV partito: al 1° d'argento alla fascia di rosso il tutto bordato d'azzurro (San Severino); al 2° d'oro alla banda di rosso caricata di tre alerioni d'argento (Lorena); sul tutto partito: nel 1° di rosso a nove losanghe d'oro poste 3, 3, 3 (Rohan), nel 2° ermellinato (Bretagna). Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di rosso. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5. Dietro allo scudo sono presenti le insegne da principe del Sacro Romano Impero.

  1. ^ Armand II de Rohan-Soubise non ricevette mai un titolo cardinalizio

Bibliografia

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in francese:

  • Les quatre cardinaux de Rohan (évêques de Strasbourg) en Alsace, Strasbourg, Hagemann et cie, 1880. (Grande collection alsacienne), Seiten 59-79.
  • Claude Muller, Le siècle des Rohan: une dynastie

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN27055818 · ISNI (EN0000 0000 0081 2691 · BAV 495/353875 · CERL cnp01198601 · GND (DE139262571 · BNF (FRcb10743666h (data)