François Didier Nomé
François de Nomé, detto Monsù Desiderio[1] (Metz, 1593 circa – Napoli, 1624), è stato un pittore francese, lorenese, attivo soprattutto a Napoli.
Artista dalla forte carica fantastica, ambienta le sue scene bibliche in architetture capricciose e irreali, popolate da piccole figure.[2]
Biografia
modificaInizialmente poco chiara e oggetto di confusione con quella del pittore pistoiese Francesco Desideri, la sua personalità artistica si è potuta delineare solo quando è stato ritrovato a Napoli il documento del suo contratto di matrimonio, datato 1613, con Isabella Croys, figlia del pittore fiammingo Loise Croys. Collegando le notizie di questo testo con altri documenti d'archivio si è ricostruita a grandi linee la sua biografia.
Nato attorno al 1593, nel 1602 è a Roma, nella bottega di Balthasar Lawers, nome italianizzato in Baldassare Lauri. Dal 1610 è a Napoli,[1] dove si sposa e dove raggiunge un discreto successo.
Non sono state ritrovate notizie sulla sua attività, dopo il 1623 e ciò fa presumere che egli sia morto poco dopo questa data.
Poco prima del 1619 era giunto a Napoli il suo compatriota Didier Barra che forse gli subentrò nella bottega. Negli antichi inventari le sue opere e quelle del Barra sono spesso confuse, sotto lo pseudonimo di Monsù Desiderio.[1][2] Esiste un piccolo gruppo di dipinti firmati: Distruzione di Sodoma, già in coppia con Susanna al bagno e già in collezione privata a Roma e oggi a New York; Circoncisione, New Haven, Yale; Matrimonio della vergine del 1617, in collezione privata. Le sue due tele Natività e Fuga in Egitto sono conservate nel Museo civico Amedeo Lia, a La Spezia.
Alla Galleria dell'Accademia di belle arti di Napoli si conservano due sue opereː Interno di cattedrale, olio su tela, 85x64 cm, con interventi d'altra mano (forse di Belisario Corenzio) e Veduta della cattedrale di San Nicasio a Reims, olio su tela, 84,5x64 cm, con figure d'altra mano.[3] [4]
Nel 2004 la città natale del pittore gli ha dedicato una mostra.[2]
Galleria d'immagini
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Santi Severino e Sossio in Napoli, Coll. Motais de Narbonne
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Architetture fantastiche, Musée de la Cour d'Or (Metz)
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Testa del Battista presentata a Salomè, 1620-1624, Walters Art Museum (Baltimora)
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San Paolo predica agli ateniesi, Walters Art Museum (Baltimora)
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Re Asa di Juda distrugge gli idoli, Fitzwilliam Museum (Cambridge)
Note
modifica- ^ a b c Desidèrio, Monsù, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 25 ottobre 2013.
- ^ a b c Andrea Genovese, Monsù Desiderio: pittori francesi nella Napoli del '600, in Corriere della Sera, Milano, 23 gennaio 2005, p. 39. URL consultato il 25 ottobre 2013.
- ^ Questa cattedrale gotica, opera di Hugues Libergier, morto nel 1262, fu distrutta durante la Rivoluzione francese. La conosciamo anche grazie a un'incisione di De Son.
- ^ Galleria dell'Accademia, pp. 109-110, tav. VI e fig. 7.
Bibliografia
modifica- Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone (a cura di), La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli, Napoli, Banco di Napoli, 1971, SBN NAP0178087.
- Maria Rosalia Nappi, François de Nomé e Didier Barra, l'enigma Monsù Desiderio, Roma, Jandi Sapi Editori, 1991, ISBN 88-7142-010-1.
- Jane Turner (a cura di), The Dictionary of Art, vol. 23, New York, Grove, 1996, pp. 191-192, ISBN 1-884446-00-0.
- Fausta Garavini, Le vite di Monsù Desiderio, Milano, Bompiani, 2014, ISBN 978-88-452-7570-8.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su François Didier Nomé
Collegamenti esterni
modifica- Desidèrio, Monsù, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di François Didier Nomé, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84245062 · ISNI (EN) 0000 0000 2813 8782 · CERL cnp00574585 · Europeana agent/base/49963 · ULAN (EN) 500023035 · LCCN (EN) n88637018 · GND (DE) 118638734 · BNF (FR) cb119481853 (data) · J9U (EN, HE) 987007388046805171 |
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