Francesco Besso
Francesco Besso (Vignale Monferrato, 1921 – Rodi, 27 febbraio 1945) è stato un partigiano italiano.
Biografia
modificaMilanese di adozione, durante la Seconda guerra mondiale era stato chiamato alle armi e mandato nell'Egeo, a Rodi, come sergente del 27º Raggruppamento Artiglieria. Dopo l'armistizio fu catturato dai tedeschi, che avevano avuto la meglio su una breve, scoordinata resistenza tentata dalle truppe italiane. Rinchiuso in un campo di internamento dell'isola, Besso, mettendo a frutto le sue capacità di disegnatore satirico, si impegnò in un'attività di propaganda antinazista tra i suoi commilitoni prigionieri. Scoperto dai tedeschi, il giovane sergente fu processato, con l'accusa di aver oltraggiato Hitler, e condannato a morte. Neppure prima dell'esecuzione il suo sarcasmo venne meno. Alla richiesta se volesse esprimere un ultimo desiderio, si racconta rispondesse: "Certo, vorrei che mi faceste vedere un po' di pane".
Onorificenze
modifica— Samos, 8 settembre 1943 - Rodi, 27 febbraio 1945..[1].
Una lapide a Rovereto lo ricorda insieme a Guido Rampini, Otello Pighin, Bruno Pasino, Teresio Olivelli, Bernardo Castagneri, Bruno Bocconi e Francesco Zaltron.
Note
modifica- ^ Dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 25 aprile 2015.
Collegamenti esterni
modifica- Francesco Besso, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.