Francesco Cucchi
Francesco Cucchi (Bergamo, 17 dicembre 1834 – Roma, 2 ottobre 1913) è stato un patriota e politico italiano.
Francesco Cucchi | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 30 novembre 1892 – 1º ottobre 1913 |
Legislatura | dalla XVIII (nomina 10 novembre 1892) |
Tipo nomina | Categoria: 3 |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 20 gennaio 1867 – 20 settembre 1874 |
Legislatura | IX, X, XI |
Gruppo parlamentare | Sinistra costituzionale |
Collegio | Zogno |
Incarichi parlamentari | |
X
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Durata mandato | 26 dicembre 1875 – 27 settembre 1892 |
Legislatura | XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII |
Gruppo parlamentare | Sinistra costituzionale |
Collegio | Sondrio |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Diploma ginnasiale |
Professione | Possidente, imprenditore |
Francesco Cucchi | |
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Nascita | Bergamo, 17 dicembre 1834 |
Morte | Roma, 2 ottobre 1913 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna Regno d'Italia |
Forza armata | Esercito piemontese Regio esercito |
Arma | Esercito |
Corpo | Cacciatori delle Alpi |
Anni di servizio | 1859 - 1870 |
Grado | Maggiore |
Comandanti | Nino Bixio |
Guerre | Seconda guerra d'indipendenza italiana Terza guerra d'indipendenza italiana |
Battaglie | Battaglia di Varese Battaglia di San Fermo Battaglia della Bazzecca Presa di Roma |
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Fu senatore del Regno d'Italia nella XVIII legislatura, fratello di Luigi Cucchi, già sindaco di Bergamo e deputato del Regno.
Biografia
modificaFrancesco Cucchi si distinse fin da giovane per il suo fervido patriottismo, tanto da arruolarsi nel 1859 nei cacciatori delle Alpi, al seguito di Giuseppe Garibaldi.
Partecipò con entusiasmo alla Spedizione dei Mille durante la quale, con i concittadini Francesco Nullo e Gabriele Camozzi, si distinse per le gesta eroiche.
Quattro anni più tardi venne inviato nei territori irredenti dell'impero austriaco per fomentarvi rivolte. Nel 1866 partecipò alla terza guerra di indipendenza come ufficiale di stato maggiore nel Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi. Nel 1867 fu inviato in segreto da Garibaldi a Roma ma non riuscì a promuovere la sollevazione della città.
Una volta ottenuta l'unità d'Italia, partecipò attivamente alla vita politica del Regno d'Italia, tanto da essere eletto deputato al Parlamento italiano, con il partito radicale, per 27 anni; fu nominato senatore del Regno d'Italia il 10 ottobre 1892.
"Notissimo come Massone" secondo Giordano Gamberini[1].
Dopo la sua morte, avvenuta nella capitale nel 1913, la sua città natale gli dedicò un busto marmoreo, opera dello scultore milanese Attilio Prendoni, collocato nella parte principale della città bassa, nell'attuale piazza Matteotti, che fu inaugurato il 30 maggio 1920.
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Giordano Gamberini, Mille volti di massoni, Roma, Ed. Erasmo, 1975, p. 156.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Francesco Cucchi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Cucchi
Collegamenti esterni
modifica- Cucchi, Francesco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Cucchi, Francésco, su sapere.it, De Agostini.
- Giuseppe Monsagrati, CUCCHI, Francesco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 31, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1985.
- Francesco Cucchi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- CUCCHI Francesco, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.