Francesco Lismanini
Francesco Lismanini (Corfù, 1504 circa – Königsberg, aprile 1566) fu un frate francescano italiano di origine greca, convertitosi al calvinismo e, forse, all'antitrinitarismo.
Biografia
modificaI suoi genitori greci si trasferirono presto in Italia e nel 1515 a Cracovia, in Polonia dove nel 1525 Francesco si fece frate francescano. Buon predicatore, fu scelto dalla regina Bona Sforza, sua connazionale e moglie del re Sigismondo I, come predicatore e confessore personale.
Nel 1540 fu eletto Padre provinciale dei Francescani: frequentatore di un circolo umanista ed erasmiano, si avvicinò alle dottrine riformate così da essere sospettato di eresia nel 1550, durante un suo viaggio in Italia. Tornato in Polonia, viaggiò dal 1553 in Moravia, passando ancora in Italia e di qui in Svizzera, dove si proclamò apertamente calvinista e divenne amico di Giovanni Calvino, di Heinrich Bullinger e di Johannes Wolf.
Tornò in Polonia per far parte della chiesa protestante polacca, divenendo con Jan Łaski il suo maggior rappresentante e cercò di raggiungere un accordo con la chiesa antitrinitaria dei Fratelli Polacchi per rendere più forte il movimento riformato, ma di fronte all'opposizione di Calvino e di Bullinger il tentativo fallì. Questa sua iniziativa e il legame con Francesco Stancaro e Giorgio Biandrata gli valsero dai calvinisti e dai luterani l'accusa di antitrinitarismo, che egli tuttavia negò.
Nel 1563 entrò al servizio del duca Albrecht di Prussia, a Königsberg, dove morì nel 1566.
Scritti
modifica- Brevis explicatio doctrinae de sanctissimae Trinitate, 1565
- Lettere
Bibliografia
modifica- Der Briefwechsel der Schweizer mit den Polen, a cura di Theodor Wotschke, ARG, Leipzig 1908.
- Delio Cantimori, Eretici italiani del Rinascimento (1939), Einaudi, Torino 2002
- Francesco Ruffini, Studi sui Riformatori italiani, Ramella, Torino 1955
- George Huntston Williams, The Radical Reformation, Philadelphia 1962
- AA. VV., Movimenti ereticali in Italia e in Polonia nei secolo XVI-XVII, atti del convegno italo-polacco, Istituto nazionale di studi sul Rinascimento, Firenze 1974
Controllo di autorità | VIAF (EN) 221085702 · ISNI (EN) 0000 0003 6003 6112 · CERL cnp01418370 · GND (DE) 1018269576 |
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