Freedom of the Seas
La Freedom of the Seas è una nave da crociera della compagnia norvegese-statunitense Royal Caribbean International, costruita nei cantieri finlandesi di Aker Finnyards (attualmente STX Shipbuilding Europe) a Turku. Fu la prima nave della classe omonima Freedom, e fino alla costruzione della nave Oasis of the Seas nel 2009, fu insieme con le navi gemelle Liberty of the Seas e Independence of the Seas la nave passeggeri più grande del mondo.
Freedom of the Seas | |
---|---|
Descrizione generale | |
Tipo | Nave da crociera |
Classe | Freedom |
Armatore | Royal Caribbean International |
Proprietà | Royal Caribbean Group |
Porto di registrazione | Nassau |
Identificazione | nominativo internazionale ITU: Numero MMSI: 309906000
|
Costruttori | Aker Finnyards |
Cantiere | Turku, Finlandia |
Impostazione | 9 novembre 2004[1] |
Varo | 19 agosto 2005[1] |
Entrata in servizio | 4 giugno 2006[2] |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 80000 (ca) |
Stazza lorda | 154407[4] tsl |
Lunghezza | 338,77[5] m |
Larghezza | 38,60 m (linea d'acqua)[5] OA 56,08 m |
Altezza | 63,7 m |
Pescaggio | 8,53 m |
Propulsione | 6 motori diesel Wärtsilä 46 V12,[6][7] 12.6 MW per motore (17.000 CV), 514 rpm 3 pod di propulsione Asea Brown Boveri (ABB) Azipod,[7][8] uno fisso, due azimutali, 14 MW per pod 4 propulsori trasversali da prua[9] |
Velocità | 21,6[8][10] nodi (40 km/h) |
Numero di ponti | 15 |
Equipaggio | 1360 |
Passeggeri | 4375[9] |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | Radar: Sperry Marine Northrop Grumman[11] Elettronica: Sperry Marine Integrated Bridge System (IBS)[11] |
Note | |
Sito ufficiale freedomoftheseas.com | |
voci di navi passeggeri presenti su Wikipedia |
Costruzione
modificaLa costruzione nel bacino di carenaggio in cui successivamente furono costruite anche le altre navi della classe Freedom, fu iniziata nel 2004.
Quando è stata completata nel 2006, ha strappato il primato della nave passeggeri più grande del mondo al transatlantico britannico Queen Mary 2. Anche se 2,4 m più stretta, 6,2 m più corta, 1,5 m meno profonda, 8,3 m più bassa e 8,5 nodi più lenta, la Freedom of the Seas è più grande della QM2 per la stazza lorda maggiore. La stima ufficiale della società di classificazione norvegese Det Norske Veritas, fu di 154.407 tonnellate, circa 6000 t in più delle 148.528 t di Queen Mary 2. Il costo di costruzione era di circa 800 milioni di dollari.[12][13]
Dati tecnici
modificaLa Freedom of the Seas è lunga 338,77 m e larga 38 m. Naviga alla velocità massima di 21,6 nodi (40 km/h). La nave è spinta dalla propulsione diesel-elettrica con 6 motori Diesel Wärtsilä 46 V12, 12,6 MW (17.000 CV) a 514 giri/min, per un totale di 75.6 MW, come generatori di energia elettrica, e i 3 pod di propulsione Asea Brown Boveri (ABB) Azipod[14] - uno fisso e due azimutali, con la potenza complessiva di 42 MW. La nave dispone anche di 4 propulsori trasversali di prua, per una manovrabilità più facile nei porti.[15] Le scialuppe di salvataggio sono 30, e Il consumo di carburante è di 12,80 t all'ora.
Interni
modificaLa nave dispone di 18 ponti, 15 dei quali per i passeggeri, 242 cabine esterne senza balcone (cca. 15 m²), 842 cabine con balcone (cca. 19 m²), 733 cabine interne (172 delle quali con la vista sul ponte di passeggio interno). La cabina più grande, l'appartamento presidenziale, ha 113 m². La capacità passeggeri standard è di 3.600, o 4.370 alla massima capienza, e con i 1.300 membri dell'equipaggio, la nave porta 5.730 persone in totale. La Freedom of the Seas, come le altre navi delle classi Freedom e Voyager, e contraddistinta dal ponte di passeggio interno (Royal Promenade) lungo 135 m, largo 9 m e alto 4 ponti, dove sono concentrati i principali ristoranti, centri commerciali e di divertimento, la biblioteca, e il teatro con 1.350 posti.
La carriera
modificaUna volta terminato il completamento, la Freedom of the Seas è entrata nel bacino di carenaggio nel cantiere Blohm + Voss ad Amburgo in Germania per riparazioni di un supporto danneggiato di una delle Azipod e per le ultime rifiniture prima della consegna alla compagnia Royal Caribbean International il 24 aprile 2006. Il giorno successivo la nave è salpata per Oslo in Norvegia per i festeggiamenti ufficiali. Il 29 aprile è arrivata a Southampton, da dove è ripartita il 3 maggio per la prima traversata atlantica. È arrivata nel porto di New York il 12 maggio, per la cerimonia del battesimo nel terminal passeggeri Cape Liberty Cruise Port, trasmessa in diretta dalla NBC. Dopo la permanenza a Boston, tra 19 e 22 maggio, il 4 giugno è salpata da Miami per la prima crociera nei Caraibi, Messico, Isole Cayman, Giamaica e Haiti. Fino al maggio 2009, il porto d'imbarco per la Freedom of the Seas era Miami, e poi Port Canaveral dove ha sostituito la Mariner of the Seas.
Galleria d'immagini
modificaNote
modifica- ^ a b FREEDOM OF THE SEAS, Overview yard, su exchange.dnv.com, DET NORSKE VERITAS. URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2012).
- ^ Freedom of the Seas - Cruise Ship, su ship-technology.com. URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2010).
- ^ Technical information, su stxeurope.com, STX Europe. URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2012).
- ^ FREEDOM OF THE SEAS, Overview, su exchange.dnv.com, DET NORSKE VERITAS. URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2012).
- ^ a b FREEDOM OF THE SEAS, Overview dimensions, su exchange.dnv.com, DET NORSKE VERITAS. URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2012).
- ^ Freedom of The Seas - Cruise Ship, su ship-technology.com.
- ^ a b Freedom of The Seas - Overview, Machinery Summary, su exchange.dnv.com, DET NORSKE VERITAS. URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2012).
- ^ a b Freedom of the Seas - powered and propelled by ABB, su abb.co.uk, ABB in the United Kingdom (abb.co.uk/). URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2014).
- ^ a b Freedom of the Seas - Cruise Ship, Specifications, su ship-technology.com, ship-technology.com/. URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2010).
- ^ Freedom of the Seas - Cruise Ship, su ship-technology.com, ship-technology.com/.
- ^ a b Integrated Bridge Systems for Royal Caribbean's Genesis Shipbuilding Project, su sperrymarine.northropgrumman.com, Sperry Marine Northrop Grumman. URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2011).
- ^ New Luxury Cruise Ship Size of A Small Town, su huliq.com, Huliq News (huliq.com/). URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2008).
- ^ Royal Caribbean Freedom of the Seas Cruise Review, su cruises.about.com, About.com:Cruises (cruises.about.com/) (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2009).
- ^ Freedom of the Seas - powered and propelled by ABB, su abb.co.uk, ABB in the United Kingdom (abb.co.uk/). URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2014).
- ^ Royal Caribbean Freedom of the Seas Cruise Review, su cruises.about.com, About:com:Cruises (cruises.about.com/) (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2009).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su MS Freedom of the Seas
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale (EN)
- Ship-technology.com (EN)
- Specifiche tecniche (ship-technology.com/) Archiviato il 14 settembre 2010 in Internet Archive. (EN)
- Freedom of the Seas - Cruise ship design of new levels (STX Europe) [collegamento interrotto] (PDF) (EN)
- Scheda della nave sul sito DET NORSKE VERITAS (EN)
- Freedom of the Seas - powered and propelled by ABB (www.abb.co.uk/) (EN)