Redingote
La redingote (italianizzato in redingotte e redingotto)[1][2] è un elegante soprabito, legato sul davanti, aderente alla vita e svasato inferiormente.[1] Ne esistono una versione maschile e una femminile.
Etimologia e storia
modificaRedingote è un'alterazione della locuzione originale di lingua inglese riding coat (letteralmente mantello per cavalcare)[1] o, secondo altre fonti raining coat (mantello da pioggia).[3] La redingote veniva originariamente usata nel Settecento in Europa per cavalcare; nel secolo successivo divenne un abito da passeggio.[1][2]
In Inghilterra, le redingote (che prendevano il nome di frock coat), apparvero circa nel 1816.[4] Venivano indossate come abiti informali durante i primi decenni del diciannovesimo secolo, durante l'epoca edoardiana.[5]
Molto in voga all'inizio degli anni 1840, è stata progressivamente sostituita dalla giacca.[6] Numerosi tagli riferibili a questo capo di abbigliamento si sono succeduti nel corso del tempo, sia per i modelli maschili, sia per quelli femminili.[1]
Descrizione
modificaRedingote da donna
modificaIl capo fece la sua comparsa nel 1785,[1] quando veniva impiegato per le corse equestri. In Francia la robe-redingote fu lanciata dalla regina Maria Antonietta, grande appassionata di equitazione, e dalla sua famosa modista Rose Bertin che poi esportò i suoi modelli in tutta Europa.[7][8] La mantella, un indumento ingombrante, usato più che altro per scopi pratici, cominciò a evolversi in un capo alla moda solo agli inizi del 1800, quando le donne presero a indossare stretti abiti su misura, riducendone le dimensioni.[9][10] La moda italiana lo adottò con il nome di redingotte o redingotto, adattandolo alle occasioni più convenzionali.
La redingote à la Hussar veniva confezionata con file parallele di trecce orizzontali, in modo simile alle uniformi degli Ussari.[11] Lo stile continuò a evolversi fino al termine del XIX secolo, quando prese forma l'odierna redingote. Il taglio in tempi moderni è caratterizzato dalla chiusura al petto e all'addome, da una cintura e da una svasatura verso il bordo.[1][2]
Redingote da uomo
modificaLa redingote di taglio maschile era una giacca lunga fino al ginocchio con falde aperte posteriormente, spacco frontale, colletto e due risvolti, baveri o revers (doppiopetto). Costituiva il cappotto lungo del XVIII e XIX secolo.
In francese il termine redingote veniva utilizzato abitualmente per descrivere un frock coat attillato. Quest'ultimo lemma viene usato dagli anglofoni come sinonimo di redingote.[12][13]
Ai giorni nostri rientrano nella categoria "redingote" da uomo sia il taglio di certi cappotti aderenti, sia quello dei ben più voluminosi impermeabili dotati di mantelline o collari – taglio, quest'ultimo, che rimanda più precisamente alla "garrick" redingote dei primi del XIX secolo[14].
Note
modifica- ^ a b c d e f g Antonio Donnanno, Le parole della moda, Ikon, 2001, p. 313.
- ^ a b c Redingote, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 settembre 2024.
- ^ Giovanna Motta, La moda contiene la storia e ce la racconta puntualmente, Edizioni Nuova cultura, 2015, p. 73.
- ^ (EN) FROCK COAT, su fashionhistory.fitnyc.edu. URL consultato il 13 febbraio 2024.
- ^ (EN) H. G. Wells, Collected Novels, Short Stories, Essays and Articles, 2017.
- ^ (FR) Nathalie Bailleux e Bruno Remaury, Modes et vêtements, collana Découvertes Gallimard, n. 239, Paris, Éditions Gallimard, 1995, ISBN 2070532704.
- ^ (FR) Augustin Challamel, Histoire de la mode en France, Bibliothèque du Magasin des demoiselles, 1875, p. 139-140.
- ^ (FR) La robe redingote, la classe automne/hiver façon XVIIIe, su rochefortenhistoire.wordpress.com. URL consultato il 31 dicembre 2022.
- ^ Perché "pellegrina"?, su vestioevo.com. URL consultato il 13 febbraio 2024.
- ^ La Redingote [collegamento interrotto], su raccontidalpassato.wordpress.com. URL consultato il 13 febbraio 2024.
- ^ (EN) Ann Buermann Wass e Michelle Webb Fandrich, - The Federal Era Through Antebellum, 1786–1860, in Clothing Through American History, ABC-CLIO, 2010, p. 70.
- ^ (EN) Willard Bohn, Apollinaire and the Faceless Man - The Creation and Evolution of a Modern Motif, Fairleigh Dickinson University Press, 1991, p. 92.
- ^ (EN) Charles Otto Zieseniss e Katell Le Bourhis, Metropolitan Museum of Art (New York, N.Y.), The Age of Napoleon - Costume from Revolution to Empire, 1789-1815, Metropolitan Museum of Art, 1989, p. 39.
- ^ (EN) Carl Köhler, A History of Costume, Dover Publications, 1963, p. 384, ISBN 0486210308.
Bibliografia
modifica- (EN) Blanche Payne, History of Costume from the Ancient Egyptians to the Twentieth Century, New York, Harper & Row, 1965, ISBN non esistente, ASIN B0006BMNFS.
- (EN) Jane Tozer e Sarah Levitt, Fabric of Society: A Century of People and their Clothes 1770-1870, Carno (Powys, Galles), Laura Ashley Press, 1983, ISBN 0-9508913-0-4. Ospitato su archive.org.
- (EN) Jack Cassin-Scott, Costume and Fashion in colour 1760-1920, Poole, Blandford press, 1975, ISBN 0-7137-0740-2. Ospitato su archive.org.