L'argine in froldo (o argine in botta) è un argine posto a diretto contatto con il flusso della corrente di un corso d'acqua, senza interposizione di golena.[1]

L'arginatura del Cenischia a Susa

Il termine ha origine medievale e stava ad indicare le opere puntali mediante le quali si "orientava" il deflusso del corso d'acqua al fine di proteggere i centri abitati o altri elementi strategici del territorio. Questo genere di interventi costituì la primaria azione di regimazione idraulica dei corsi d'acqua e precedette, nei tratti vallivi di medio e basso corso, l'opera di arginatura continua degli alvei che rappresenta l'attuale standard di sistemazione idraulica nei paesi sviluppati.

Rischi potenziali

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In idraulica esso costituisce un elemento di potenziale pericolo in quanto esposto agli effetti erosivi dei flussi idrici, particolarmente marcati in corrispondenza dell'estradosso delle curve di tracciato. Per dette ragioni, i tratti d'argine in froldo sono solitamente protetti da opere di difesa idraulica quali semplici scogliere in pietrame o veri e propri rivestimenti con sottofondo in calcestruzzo e facciavista in pietrame lastrolare.

  1. ^ Froldo, voce su www.treccani.it
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