Fulani

gruppo etnico africano

I fulani sono un'etnia dell'Africa subsahariana. Sono diffusi dalla Mauritania al Sudan e la loro popolazione complessiva ammonta a circa 42 milioni nel 2025, con una crescita stimata annua del 3,2%.[1] Tradizionalmente nomadi e dediti alla pastorizia e al commercio, oggi la maggior parte dei fulani è sedentarizzata, ma conservano una significativa percentuale di individui (un terzo secondo le stime) tuttora dedita alla pastorizia itinerante.

Fulani
Una donna fulana del Niger
 
Nomi alternativiFulbe, peul, fula, fallata
Luogo d'origineAfrica occidentale
Periododal 1000 a.C. circa
Popolazione42 600 000 (2025)[1]
Lingualingua fula
ReligioneIslam sunnita
Gruppi correlatiToucouleur, Wodaabe, Sérèr, Wolof
Distribuzione
Nigeria (bandiera) Nigeria15 300 000 (6,6%)[2]
Senegal (bandiera) Senegal5 055 782 (27,5%)[3]
Guinea (bandiera) Guinea4 544 000 (33,4%)[4]
Camerun (bandiera) Camerun3 000 000 (13,4%)[5]
Mali (bandiera) Mali2 840 850 (13,3%)[6]
Burkina Faso (bandiera) Burkina Faso1 800 000 (8,4%)[7]
Niger (bandiera) Niger1 650 000 (6,5%)[8]
Benin (bandiera) Benin1 182 900 (8,6%)[9]
Mauritania (bandiera) Mauritania900 000 (18,3%)[10]
Guinea-Bissau (bandiera) Guinea-Bissau623 646 (30%)[11]
Gambia (bandiera) Gambia449 280 (18,2%)[12]
Ciad (bandiera) Ciad334 000 (1,8%)[13]
Sierra Leone (bandiera) Sierra Leone310 000 (5%)[14]
Rep. Centrafricana (bandiera) Rep. Centrafricana250 000 (4,5%)[15]
Sudan (bandiera) Sudan204 000 (0,4%)[16]
Togo (bandiera) Togo110 000 (1,2%)[17]
Mappa della distribuzione dei Fulani in africa. Le gradazioni di verde indicano la percentuale relativa nei vari paesi.
Uomo fulani con il tipico cappello indossato sopra a un turbante

Terminologia

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Loro stessi si definiscono con il nome di Fulbe (al singolare Pullo), nome che deriva da una parola in lingua fulfulde che significa "libero". Fulani è la definizione di derivazione araba,[18] mentre in francese il nome della popolazione è peul. La forma mandinka usata in Senegal e Gambia è fula, mentre in Sudan la popolazione araba li chiama "fellà"[19] o "fallata".[20]

 
Arte rupestre Tassili

Vi sono diverse teorie sull'origine della popolazione fulani: una di queste ipotizza che siano i discendenti di una popolazione preistorica del Sahara, migrata inizialmente verso il Senegal e in seguito (intorno all'anno 1000 a.C.) lungo le rive del fiume Niger alla ricerca di pascoli per le mandrie. Le storie orali dei Fulani suggeriscono che le loro origini si trovano nel Nord Africa. La loro etnogenesi probabilmente è nata come risultato delle interazioni tra un'antica popolazione dell'Africa occidentale e popolazioni nordafricane come i berberi o gli egiziani.[21]

Intorno al VII secolo, a causa dell'inaridimento del Sahara, iniziarono a migrare verso sud, inizialmente verso la valle del Senegal, dove si mescolarono con le popolazioni preesistenti. Il regno di Tekrur fu una delle prime entità politiche guidate dai Fulani,[22] seguito dal Regno di Denanke, che sorse dopo il tramonto dei grandi imperi saheliani di Ghana, Mali e Wolof.[23]

I Fulani furono tra i primi gruppi sub-sahariani ad adottare l'Islam. Secondo David Levison, l'adozione dell'Islam fece sentire ai Fulani una "superiorità culturale e religiosa rispetto ai popoli circostanti, e quell'adozione divenne un importante indicatore di confine etnico" tra loro e altri gruppi etnici africani nel Sahel e nell'Africa occidentale.[24] I Fulani svolsero quindi un ruolo centrale nella promozione dell'Islam nell'Africa occidentale, attraverso mezzi sia pacifici sia violenti. In particolare, tra il XVIII e il XIX secolo promossero una serie di guerre, note come "jihad fulani", in cui la ricerca di nuove terre e nuovi pascoli si unì al fervore religioso e riformatore sulla base dei principi islamici. Tali campagne li portarono a fondare una serie di Stati islamici in tutta l'Africa occidentale, tra cui preminenti furono l'Imamato di Futa Jalon, l'Imamato di Futa Toro, il Califfato di Hamdullahi e soprattutto il Califfato di Sokoto, che divenne nel XIX secolo lo Stato più grande dell'Africa occidentale.[25]

 
Zucche utilizzate per il burro e lo stoccaggio del latte e come contenitori

Henri Lhote, studioso francese di preistoria, ha dedicato uno studio ai Fulani (Peuls in francese) dal titolo L'extraordinaire aventure des Peuls.[26]

  1. ^ a b People Cluster: Fulani / Fulbe, su joshuaproject.net. URL consultato il 12 gennaio 2025.
  2. ^ Marie J. Ducrotoy, Crawford W. Revie, Alexandra P. M. Shaw, Usman B. Musa, Wilson J. Bertu, Amahyel M. Gusi, Reuben A. Ocholi, Ayodele O. Majekodunmi e Susan C. Welburn, Wealth, household heterogeneity and livelihood diversification of Fulani pastoralists in the Kachia Grazing Reserve, northern Nigeria, during a period of social transition, in PLOS ONE, vol. 12, n. 3, 3 marzo 2017, pp. e0172866, DOI:10.1371/journal.pone.0172866, PMC 5336213, PMID 28257477.
  3. ^ Senegal, su cia.gov. URL consultato il 22 dicembre 2019.
  4. ^ Guinea, su cia.gov. URL consultato il 2 agosto 2023.
  5. ^ L'ethnie peul au Cameroun Cameroon, su conferenceinvestiraucameroun.com. URL consultato il 13 agosto 2019.
  6. ^ Mali, su cia.gov. URL consultato il 1 maggio2021.
  7. ^ Burkina Faso, su cia.gov. URL consultato il 22 dicembre 2019.
  8. ^ Niger, su cia.gov. URL consultato il 1º maggio 2021.
  9. ^ PRINCIPAUX INDICATEURS SOCIO DEMOGRAPHIQUES ET ECONOMIQUES (PDF), su insae-bj.org. URL consultato il 22 dicembre 2019.
  10. ^ What Is The Ethnic Composition Of Mauritania?, su worldatlas.com. URL consultato il 1º maggio 2021.
  11. ^ Guinea-Bissau, su cia.gov. URL consultato il 1º maggio 2021.
  12. ^ Distribution of the Gambian population by ethnicity 1973, 1983, 1993, 2003 and 2013 Censuses – GBoS, su gbosdata.org. URL consultato il 17 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2021).
  13. ^ Chad, su cia.gov. URL consultato il 1º maggio 2021.
  14. ^ Sierra Leone 2015 Population and Housing Census National Analytical Report (PDF), su sierraleone.unfpa.org. URL consultato il 28 marzo 2020.
  15. ^ Fulani people and Jihadism in Sahel and West African countries :: Observatoire of Arab-Muslim World and Sahel :: Foundation for Strategic Research :: FRS, su frstrategie.org. URL consultato il 21 giugno 2021.
  16. ^ Adamawa Fulfulde, su ethnologue.com. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  17. ^ Borgu Fulfude, su ethnologue.com. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  18. ^ Il sostantivo in arabo ﻓﻠﺎﻥ?, fulān significa "tizio" e il nome fu loro attribuito dagli esploratori arabi musulmani, in segno di ignorante disprezzo verso le popolazioni locali, non ancora islamizzate, spesso oggetto di soprusi e riduzione in schiavitù.
  19. ^ Dal termine arabo che significa "contadino, agricoltore".
  20. ^ (EN) Helene Fatima Idris, Language Use and Language Attitudes in Sudan: Sociolinguistic Surveys in Nyala and Khartoum, University of Gothenburg, 2008, ISBN 978-91-7346-634-9. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  21. ^ Carl Skutsch, Encyclopedia of the World's Minorities, Routledge, 2005, p. 474, ISBN 978-1-135-19388-1.
  22. ^ John Donnelly Fage, Upper and Lower Guinea, in Roland Oliver (a cura di), The Cambridge History of Africa, Volume 3, Cambridge University Press, 1997, ISBN 978-0521209816.
  23. ^ John Thornton, Africa and Africans in the Making of the Atlantic World, 1400–1800, Cambridge University Press, 28 Aprile 1998, pp. 91–92, xvii–xix, ISBN 978-0-521-62724-5.
  24. ^ David Levinson, Fulani, in Encyclopedia of World Cultures: Africa and the Middle East, Volume 9, Gale Group, 1996, ISBN 978-0-8161-1808-3.
  25. ^ Andrea L. Stanton, Cultural Sociology of the Middle East, Asia, and Africa: An Encyclopedia, SAGE Publications, 2012, pp. 147–148, ISBN 978-1-4129-8176-7.
  26. ^ Henri Lhote, L'extraordinaire aventure des Peuls Présence Africaine, in Revue culturelle du monde noir, Paris, Oct.-Nov. 1959, pp. 48-57.

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