Fulani

gruppo etnico
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I fulani sono un'etnia nomade dell'Africa occidentale, dedita alla pastorizia e al commercio. Sono diffusi dalla Mauritania al Camerun e contano complessivamente fra i 6 e i 19 milioni di persone.

Fulani
Una donna fulana del Niger.
 
Nomi alternativiFulbe, peul, fula, fallata
Luogo d'origineAfrica occidentale
Periododal 1000 a.C. circa
Popolazionefra i 6 e i 19 milioni
Lingualingua fula
ReligioneIslam sunnita
Gruppi correlatiSérèr
Distribuzione
Nigeria (bandiera) Nigeria16 000 000
Guinea (bandiera) Guinea4 900 000
Senegal (bandiera) Senegal3 600 000
Una donna fulana del Mali

Loro stessi si definiscono con il nome di Fulbe (al singolare Pullo), nome che deriva da una parola in lingua fulfulde che significa "libero". Fulani è la definizione di derivazione araba,[1] mentre in francese il nome della popolazione è peul. La forma mandinka usata in Senegal e Gambia è fula, mentre in Sudan la popolazione araba li chiama "fellà"[2] o "fallata".[3]

Vi sono diverse teorie sull'origine della popolazione fulani: una di queste ipotizza che siano i discendenti di una popolazione preistorica del Sahara, migrata inizialmente verso il Senegal e in seguito (intorno all'anno 1000 a.C.) lungo le rive del fiume Niger alla ricerca di pascoli per le mandrie.

In passato i fulani ebbero un ruolo importante nell'ascesa e caduta degli Stati Mossi in Burkina Faso; contribuirono inoltre ai movimenti migratori verso meridione diretti in Nigeria e Camerun.

A loro si deve l'introduzione e la diffusione della religione islamica in Africa occidentale. L'apice dell'impero Fulani fu tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo quando una serie di guerre religiose intraprese da Usman dan Fodio rafforzò l'impero.

Zucche utilizzate per il burro e lo stoccaggio del latte e come contenitori

Henri Lhote, studioso francese di preistoria, ha dedicato uno studio ai Fulani (Peuls in francese) dal titolo L'extraordinaire aventure des Peuls.[4]

 
Arte rupestre Tassili.
  1. ^ Il sostantivo in arabo ﻓﻠﺎﻥ?, fulān significa "tizio" e il nome fu loro attribuito dagli esploratori arabi musulmani, in segno di ignorante disprezzo verso le popolazioni locali, non ancora islamizzate, spesso oggetto di soprusi e riduzione in schiavitù.
  2. ^ Dal termine arabo che significa "contadino, agricoltore".
  3. ^ (EN) Helene Fatima Idris, Language Use and Language Attitudes in Sudan: Sociolinguistic Surveys in Nyala and Khartoum, University of Gothenburg, 2008, ISBN 978-91-7346-634-9. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  4. ^ Henri Lhote, L'extraordinaire aventure des Peuls Présence Africaine, in Revue culturelle du monde noir, Paris, Oct.-Nov. 1959, pp. 48-57

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