Fulmini del Catatumbo

I fulmini del Catatumbo (in spagnolo Relámpago del Catatumbo)[1] sono un fenomeno atmosferico in Venezuela. Avviene esclusivamente in una zona localizzata sopra la foce del fiume Catatumbo dove si versa nel lago Maracaibo. I frequenti e potenti lampi dei fulmini sopra quest'area relativamente piccola sono considerati essere il più grande singolo generatore di ozono troposferico al mondo,[2] cioè ozono che non riempie l'ozonosfera stratosferico.[3]

Fulmini del Catatumbo di notte

Si origina da una massa di nuvole temporalesche che crea un arco voltaico a più di 5 km di altitudine, durante 140-160 notti all'anno, 10 ore al giorno e fino a 280 volte all'ora. Avviene sopra e attorno al lago Maracaibo, tipicamente sopra un'area a torbiera formata dove il fiume Catatumbo sfocia nel lago.[4]

Dopo essere apparsi continuamente per secoli, i fulmini cessarono dal gennaio all'aprile 2010 apparentemente a causa di siccità.[5] Questo ha sollevato timori che potesse essersi estinto permanentemente.[6] Il fenomeno ricomparve dopo pochi mesi.[7]

Luogo e meccanismo di formazione

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I fulmini del Catatumbo si sviluppano di solito tra le coordinate 8°30′N 71°00′W e 9°45′N 73°00′W. I temporali (e i fulmini ad essi associati) sono probabilmente il risultato di venti che soffiano attraverso il lago Maracaibo e le pianure paludose circostanti. Queste masse d'aria incontrano inevitabilmente gli alti crinali montuosi delle Ande, la Sierra de Perijá (3 750m), e la Sierra Nevada de Mérida, che circondano il piano da tre lati. Il calore e l'umidità raccolti nelle pianure creano cariche elettriche e, quando le masse d'aria sono destabilizzate sul crinale delle montagne, esse producono un'attività temporalesca praticamente ininterrotta.[5] Il fenomeno è caratterizzato da fulmini pressoché continui, la maggior parte all'interno delle nubi, che sono prodotti all'interno di una grande formazione verticale di nubi che costituisce un lungo arco elettrico tra 2 e 10 km in altezza (o più). I fulmini tendono a iniziare un'ora dopo il tramonto.

Il ricercatore russo Andrés Zavrotsky ha indagato più volte sull'area. Nel 1991, ha suggerito che il fenomeno si è verificato a causa di correnti d'aria fredda e calda che si incontrano intorno all'area. Lo studio ha anche ipotizzato che una causa isolata del fulmine potrebbe essere la presenza di uranio nel substrato roccioso.[8]

  1. ^ (EN) Fogonazos: Catatumbo, the everlasting storm, su fogonazos.es, Fogonazos.blogspot.com. URL consultato il 27 luglio 2010.
  2. ^ (EN) Fire in the Sky, su meteogroup.co.uk. URL consultato il 16 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2008).
  3. ^ (EN) Catatumbo lightning in Venezuela: Overview and Myths, su wvlightning.com, Storm Highway by Dan Robinson (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2012).
  4. ^ (EN) Catatumbo Lightning - Congo, su realtravel.com, Real Travel. URL consultato il 27 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  5. ^ a b (EN) Catatumbo Lightning, su wondermondo.com, Wondermondo.
  6. ^ (EN) Rory Carroll, Drought extinguishes Venezuela's lightning phenomenon, in The Guardian, 5 marzo 2010. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  7. ^ (EN) Matt Guttman, Robert Rudman, Venezuela's Mysterious Catatumbo Lightning Phenomenon Vanishes for Months, Then Reappears, su abcnews.go.com, ABC News. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  8. ^ Andrés Zavrotsky - Una vida consagrada a los números (PDF), su web.archive.org, 20 aprile 2009. URL consultato il 21 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2009).

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