Gabriele I Malaspina
Gabriele Malaspina (Fosdinovo, ... – Fosdinovo, 1390) è stato un nobile italiano.
Gabriele I Malaspina | |
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Marchese di Fosdinovo | |
In carica | 1367 – 1390 |
Predecessore | Galeotto I |
Successore | Spinetta II |
Trattamento | Marchese |
Nascita | Fosdinovo, ? |
Morte | Fosdinovo, 1390 |
Dinastia | Malaspina della Verrucola e di Fosdinovo |
Padre | Galeotto I |
Madre | Argentina Grimaldi |
Figli | nessun figlio legittimo |
Religione | Cattolicesimo |
Figlio di Galeotto I Malaspina, fu il secondo marchese di Fosdinovo.
Biografia
modificaGabriele Malaspina era figlio del marchese di Fosdinovo Galeotto I Malaspina (1355-1367), nipote di Spinetta Malaspina, Signore di Fosdinovo (1340-1352). Alla morte del padre, lui e i suoi fratelli Spinetta II e Leonardo Malaspina furono allevati dalla madre Argentina Grimaldi, nobildonna genovese già vedova del marchese Morello Malaspina di Giovagallo.[1][2]
In nome dei suoi figli, Argentina promosse una causa davanti all'Imperatore Carlo IV nei confronti dei parenti che, approfittando della morte di Galeotto, avevano spogliato la sua famiglia di terre e castelli. L'imperatore, in data 18 aprile 1369, diede seguito all'appello di Argentina nominando tre dottori e un avvocato della Curia romana perché risolvessero la controversia.
Ritornati in possesso dei territori aviti, i figli Gabriele, Spinetta e Leonardo rimasero sotto la tutela di Argentina fino a quando non raggiunsero un'età che permettesse loro di governare.[2]
Dal 1367, il primogenito Gabriele I Malaspina, almeno formalmente, detenne il titolo di Marchese di Fosdinovo il cui Marchesato è enigmaticamente avvolto nella nebbia.
Alla sua morte, avvenuta senza legittimi eredi nel 1390, il fratello Spinetta fece ritorno a Fosdinovo per occuparsi dei suoi interessi e per definire con l'altro fratello Leonardo la suddivisione del feudo, che peraltro era tornato ad includere i domini precedentemente assegnati allo zio Guglielmo, poiché la sua progenie risultava estinta già nel 1374. Tale accordo si raggiunse tre anni dopo, nel 1393.[2]
Note
modificaVoci correlate
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