Galagoides zanzibaricus

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Il galagone nano (Galagoides zanzibaricus (Matschie, 1893)) è un primate strepsirrino della famiglia Galagidae.[2]

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Galagone nano
Immagine di Galagoides zanzibaricus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
SuperordineEuarchontoglires
(clade)Euarchonta
OrdinePrimates
SottordineStrepsirrhini
InfraordineLorisiformes
SuperfamigliaLorisoidea
FamigliaGalagidae
GenereGalagoides
SpecieG. zanzibaricus
Nomenclatura binomiale
Galagoides zanzibaricus
(Matschie, 1893)
Sinonimi

Galago zanzibaricus

Sottospecie

Descrizione

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Dimensioni

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Misura una trentina di centimetri di lunghezza, per un peso di 150 g.[senza fonte]

Aspetto

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Il pelo è soffice e folto, di colore solitamente bruno, con sfumature più chiare nella zona ventrale.
Gli occhi e le orecchie sono molto grandi, le mani sono dotate di dita lunghe e dai polpastrelli allargati per una migliore presa su superfici lisce. Le zampe posteriori sono più lunghe di quelle anteriori

Biologia

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Si tratta di animali notturni, che durante il giorno dormono in cavità dei tronchi d'albero od in nidi d'uccello abbandonati. Sia i maschi che le femmine occupano un territorio di circa 2,2 ettari che non confina con altri territori: la frammentazione della specie è quindi molto elevata e i vari gruppi raramente vengono in contatto fra loro. Occasionalmente le femmine dormono insieme in gruppi di due, mentre i maschi sono sempre solitari.

Alimentazione

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La dieta è costituita da insetti, frutti maturi e gomma: la proporzione fra questi tre cibi varia a seconda della stagione, infatti dopo le piogge i galagoni nani si nutrono soprattutto d'insetti, mentre durante i periodi siccitosi sopravvivono nutrendosi quasi esclusivamente di gomma, predando occasionalmente altri piccoli animali.

Riproduzione

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La stagione riproduttiva va da luglio e marzo: la gestazione dura solo due mesi, al termine dei quali viene dato alla luce solitamente un unico cucciolo, che viene svezzato a un mese d'età ed è pronto a riprodursi a nove mesi se femmina, a un anno se maschio.
I maschi frequentano i territori delle femmine e si accoppiano con tutte quelle presenti nel territorio: in condizioni ottimali, le femmine allevano due cucciolate, una a settembre ed una a marzo.

In cattività, questi animali possono vivere oltre i 12 anni, anche se in natura sono stai registrati casi di individui di 15-16 anni d'età.

Distribuzione e habitat

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Con due sottospecie (G. z. udzungwensis e G. z. zanzibaricus) è diffuso in Tanzania, a Zanzibar, e sull'isola di Mafia.[1]

Preferiscono le aree di foresta pluviale costiera, anche se li si trova anche al di sopra dei 1000 m d'altezza.

  1. ^ a b (EN) Butynski, T.M., De Jong, Y., Perkin, A., Bearder, S. & Honess, P. 2008, Galagoides zanzibaricus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  2. ^ (EN) Kingdon J., Galagoides zanzibaricus, in The Kingdon Field Guide to African Mammals, Bloomsbury Publishing, 2015, p. 200.

Bibliografia

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