Galassia Nana Irregolare dello Scultore
La Galassia Nana Irregolare dello Scultore (o SDIG), da non confondersi con la Galassia Nana dello Scultore, è una galassia minore del gruppo dello Scultore.
Galassia Nana Irregolare dello Scultore Galassia nana irregolare | |
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La Galassia Nana Irregolare dello Scultore | |
Scoperta | |
Scopritore | Laustsen et al. |
Data | 1976 |
Dati osservativi (epoca J2000.0) | |
Costellazione | Scultore |
Ascensione retta | 00h 08m 13,3s |
Declinazione | -34° 34′ 42″ |
Distanza | 13,4 milioni a.l. (4,1 milioni pc) |
Magnitudine apparente (V) | 15,5 |
Dimensione apparente (V) | 1,1 × 0,9 minuti d'arco |
Redshift | 221 ± 6 |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Galassia nana irregolare |
Classe | IBm |
Altre designazioni | |
SDIG, ESO 349-031, PGC 621 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di galassie nane irregolari |
Scoperta il 6 novembre 1976[1] analizzando un'immagine presa con il telescopio Schmidt dell'ESO, è una galassia nana posta in direzione della costellazione dello Scultore. Al pari della galassia nana UGCA 442 è una galassia satellite di NGC 7793.
Data la contemporanea presenza di giovani stelle blu e di vecchie stelle rosse si ritiene che la galassia abbia attraversato più fasi di formazione stellare. Non sono state identificate regioni H II di formazione stellare. L'indice di metallicità è basso e l'età media delle stelle di almeno 6 miliardi di anni per la maggior parte della popolazione.[2]
Note
modifica- ^ Laustsen, S.; Richter, W.; van der Lans, J.; West, R. M.; Wilson, R. N. - A new dwarf irregular galaxy photographed with the ESO 3.6 m telescope. - Astronomy and Astrophysics, vol. 54, Gen. 1977, p. 639-640 Versione on-line.
- ^ GHeisler, Charlene A.; Hill, Tanya L.; McCall, Marshall L.; Hunstead, Richard W. - The Sculptor dwarf irregular galaxy SDIG: present and past - Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 285, n. 2, Feb. 1997, p. 374-386 - Versione on-line.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) I dati della galassia sul sito SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr.