Galinus
Galinus Fahmī o Galenos (in persiano گلینوش, Galīnūsh; ... – 636 o 637) è stato un militare armeno che visse nell'ultimo periodo di vita dell'impero sasanide[1].
Galinus | |
---|---|
Morte | 637 |
Etnia | Armeno |
Religione | Mazdeismo |
Dati militari | |
Paese servito | Impero sasanide |
Forza armata | Esercito sasanide |
Grado | Generale |
Guerre | Conquista islamica della Persia |
Battaglie | Battaglia del Ponte Battaglia di Mudayyah |
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Galinus viene ricordato in varie battaglie e per essere stato uno dei comandanti sasanidi nel corso della battaglia di al-Qādisiyya,[2] in cui aveva il comando della retroguardia.
Biografia
modificaGalinus Fahmī, dopo la sua sconfitta nella battaglia di Kaskar, ad opera di Abu 'Ubayd ibn Mas'ud al-Thaqafi[3] fu mandato dall'Imperatore Yazdegerd III a bloccare l'invasione arabo-musulmana con 60.000 uomini, assieme al comandante in capo di tutti gli eserciti imperiali, Rostam Farrokhzād, in quella che sarà ricordata come la battaglia di al-Qādisiyya. Galinus comandava in quell'occasione il centro-destra dell'esercito e, dopo la morte di Rostam e il ritiro o la fuga di altri comandanti sasanidi, Galinus assunse il comando dei sopravvissuti.[4]
Cadde tuttavia ucciso in quella stessa battaglia.[5]
Note
modifica- ^ Parvenah Pourshariati, Decline and Fall of the Sasanian Empire, Londra, I.B. Tauris & Co. Ltd., 2011, p. 225.
- ^ Clifford Edmund Bosworth, Encyclopedia Iranica, New York, 2007.
- ^ Parvaneh Pourshariati, 216.
- ^ Philip Khūri Ḥitti, The origins of the Islamic state (trad. del Futūḥ al-buldān di al-Balādhurī).
- ^ Parvaneh Pourshariati, p. 157.
Bibliografia
modifica- Parvaneh Pourshariati, Decline and Fall of the Sasanian Empire: The Sasanian-Parthian Confederacy and the Arab Conquest of Iran, Londra, I.B. Tauris, 2008, ISBN 978-1-84511-645-3.