La gallite è un minerale appartenente al gruppo della calcopirite. Fu scoperto per la prima volta nel 1958 da Hugo Strunz, Bruno H. Geier (1902–1987) ed Erich Seeliger nella miniera di Tsumeb in Namibia. Fu il primo minerale conosciuto del raro elemento gallio e fu quindi chiamato gallite.

Gallite
Classificazione StrunzII/C.03-30
Formula chimicaCuGaS2[1][2][3]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotetragonale[1][2]
Classe di simmetriascalenoedrico[1][2]
Parametri di cellaa: 5,35[1], 5,36[2], c: 10,48[1], 10,49[2]
Gruppo puntuale4 2m[1][2]
Gruppo spazialeI42d[1][2]
Proprietà fisiche
Densità4,3[2]-4,3[1] g/cm³
Durezza (Mohs)3-3,5[1][2]
Coloregrigio[1][2][3] con un tocco di liliaceo[3]
Lucentezzametallica[1]
Opacitàopaca[1]
Striscionero grigiastro[1][2]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

Abito cristallino

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In granuli[3].

Origine e giacitura

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In vene metalliche con contenuto relativamente alto di gallio[1][2].

Forma in cui si presenta in natura

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In cristalli dal diametro massimo di un paio di millimetri[3].

Caratteristiche chimico-fisiche

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Località di ritrovamento

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A Tsumeb in Namibia e Kipushi nel Congo.[3]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s (EN) Gallite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 14 novembre 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Gallite, su mindat.org. URL consultato il 14 novembre 2024.
  3. ^ a b c d e f Carlo Maria Gramaccioli, Mario Fontana, Francesco Demartin e Matteo Boscardin, Gallite, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. I, Milano, Alberto Peruzzo, 1988, pp. 77–78.

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