Gaudenzio Bordiga
Gaudenzio Bordiga (Camasco, 10 febbraio 1773 – Milano, 18 gennaio 1837) è stato un incisore e cartografo italiano.
Biografia
modificaNato in Valsesia nel 1773 nell'allora comune autonomo di Camasco, ora frazione di Varallo, inizia i suoi studi letterari e di disegno presso la celebre scuola di disegno di Varallo[1][2].
In seguito, terminato il percorso di studi, sul finire del Settecento decide di stabilirsi a Milano insieme al suo fratello maggiore Benedetto, con il quale inizia una proficua collaborazione nella incisione di una serie di carte geografiche e topografiche e nella redazione di alcuni saggi[1][2][3]. In questi anni, vista l'abilità e la precisione nei loro lavori, vengono ammessi nell'ufficio topografico militare di Milano, dove eseguono importanti commissioni per il governo, tra cui le carte della Lombardia, dell'Italia e dell'Europa (L'europa nel suo stato presente)[4][5].
Tra queste carte, vale la pena ricordare la Carte générale du théâtre de la guerre en Italie di Bacler-Dalbeche, commissionata nel 1797 ai due fratelli Bordiga direttamente dallo Stato Maggiore dell'Armata francese di Napoleone[1][2][3]. Tale carta, celebrativa della prima campagna d'Italia, è stata da loro incisa in cinquantaquattro fogli sotto la direzione di Giacomo Pinchetti[2][3].
Interessante anche la pubblicazione - sempre a due mani - dei seguenti volumi: Storia delle piante forastiere le più importanti nell'uso medico, od economico, 1793 (di cui seguirono le illustrazioni); Elementi di figura, 1807, contenente 17 incisioni riproducenti alcuni particolari di sculture classiche e due tavole anatomiche[1][2][3].
Nella prima decade dell'Ottocento, anche senza la collaborazione del fratello Benedetto, disegna e incide varie carte geografiche militari tra le quali: Carta delle stazioni militari in Italia, 1804, la Carta militare del regno d'Etruria e del principato di Lucca, 1806, Isle de Corse (Corsica), 1813[1][2].
Con il tempo, esattamente nel 1807, Gaudezio diventa capo incisore dell'Istituto Geografico Militare e viene in seguito confermato anche nel 1815[1][5].
Più avanti, si occupa della redazione e della stampa di una serie di opere di valore storico-artistico ricche di descrizioni e spunti critici, tra cui: Notizie intorno alle opere di Gaudenzio Ferrari, pittore e plasticatore, 1821; Storia e guida del Sacro Monte di Varallo, 1830; Le opere del pittore e plasticatore Gaudenzio Ferrari disegnate ed incise da Silvestro Pianazzi, dirette e descritte da Gaudenzio Bordiga, 1837[1][2].
Nel 1834 viene decorato dall'Imperatore d'Austria con la medaglia d'oro dell'onore civile[4][5].
Muore celibe a Milano, città nella quale è sempre restato attivo professionalmente, il 18 gennaio 1837[1][2][5].
Note
modifica- ^ a b c d e f g h BORDIGA, Gaudenzio, su treccani.it.
- ^ a b c d e f g h Isle de Corse (Corsica) - BORDIGA, GAUDENZIO - 1813. [1134395], su vialibri.net. URL consultato il 28 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2017).
- ^ a b c d Benedetto Bordiga, su treccani.it.
- ^ a b Federico Tonetti, Storia della Vallesesia e dell'alto novarese, Varallo, Tipografia Colleoni, 1875, p. 596.
- ^ a b c d Girolamo Lana, Guida ad una gita entro la Vallesesia, Novara, Merati, 1840, p. 280.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Luciano Caramel, BORDIGA, Gaudenzio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 12, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1971.
- Opere di Gaudenzio Bordiga, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10117616 · ISNI (EN) 0000 0001 2369 1092 · CERL cnp00424944 · LCCN (EN) n98106681 · GND (DE) 120996944 · BNF (FR) cb14955421k (data) |
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