Gemifloxacina
La gemifloxacina è un antibiotico a largo spettro che appartiene alla classe dei chinoloni di quarta generazione. Il composto viene utilizzato nel trattamento delle riacutizzazioni delle broncopneumopatie croniche ostruttive e nei soggetti affetti da polmonite.
Gemifloxacina | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C18H20FN5O4 |
Massa molecolare (u) | 389.381 g/mol |
Numero CAS | |
Codice ATC | J01 |
PubChem | 5464436 |
DrugBank | DBDB01155 |
SMILES | CON=C1CN(CC1CN)C2=C(C=C3C(=O)C(=CN(C3=N2)C4CC4)C(=O)O)F |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | Orale |
Dati farmacocinetici | |
Escrezione | Renale (36%), feci (61%) |
Indicazioni di sicurezza | |
Farmacodinamica
modificaCome tutti i chinoloni il composto agisce interrompendo la replicazione delle molecole dell'acido deossiribonucleico nei batteri. Ciò avviene grazie alla inibizione selettiva di due tipi di enzima topoisomerasi, la DNA–girasi (conosciuta anche come topoisomerasi II) e la topoisomerasi IV. Questi due enzimi sono fondamentali per la cellula batterica, regolando i processi di duplicazione, trascrizione e riparazione dell'acido deossiribonucleico (DNA) nei batteri. La molecola è dotata di un ampio spettro di azione, molto simile a quello di altri composti della stessa classe (ad esempio la ciprofloxacina). Risulta in particolare attiva contro Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Haemophilus parainfluenzae, Moraxella catarrhalis, Mycoplasma pneumoniae, Chlamydia pneumoniae e Klebsiella pneumoniae. Per quanto attiene ai germi sopra elencati si segnala che la molecola sembra più attiva, in vitro, di altri fluorchinoloni contro S. pneumoniae, mentre è meno attiva della ciprofloxacina contro molte Enterobacteriacee e Pseudomonas aeruginosa.
Farmacocinetica
modificaA seguito di somministrazione per via orale la gemifloxacina viene rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale. La concentrazione plasmatica di picco (Cmax) viene raggiunta entro 0,5-2 ore dall'assunzione.[1][2] La contemporanea assunzione di cibo diminuisce la concentrazione di picco dell'antibiotico di circa il 12 %, ma questa riduzione è considerata clinicamente irrilevante.[3] Nell'organismo il composto si distribuisce in tutti i fluidi e tessuti corporei, in particolare a livello polmonare e dell'albero respiratorio. Il legame con le proteine plasmatiche si aggira intorno al 60-70%. La gemifloxacina è metabolizzata solo in misura minima a livello della ghiandola epatica e la sua biotrasformazione non sembra coinvolgere gli isoenzimi del citocromo P450. Il composto viene eliminato per il 36% circa attraverso le urine e per il 61% viene escreto nelle feci come farmaco immodificato e metaboliti. L'emivita farmacologica è di circa 7 ore (con un range, variabile da soggetto a soggetto, fra le 4 e le 12 ore).[2]
Usi clinici
modificaLa gemifloxacina è indicata per il trattamento di diverse infezioni causate da germi senisbili, ed in particolare nei soggetti affetti da riacutizzazione di BPCO e polmonite acquisita in comunità (da moderata a grave).[4][5][6]
Effetti collaterali e indesiderati
modificaNel corso del trattamento con gemifloxacina sono stati segnalati effetti avversi a carico del tratto digerente (dispepsia, nausea, vomito, dolore addominale, diarrea e, raramente, colite pseudomembranosa), dell'apparato cardiovascolare (allungamento dell'intervallo QT, tachiaritmie sopraventricolari, episodi sincopali) e del sistema nervoso (cefalea, vertigine, insonnia).[7][8] Sono stati segnalati anche effetti indesiderati di tipo dermatologico (prurito, orticaria, rash cutaneo, eritema multiforme, ed una certa tendenza all'incremento del tempo di protrombina e dell'INR, con conseguente maggiore facilità a sviluppare emorragie. Anche la gemifloxacina, così come altri chinoloni, può associarsi a tendinopatia, che infatti è stata segnalata nella fase postmarketing. Le forme più gravi di tendinopatia associate con l'uso di fluorchinoloni consistono nella rottura di tendini, che per la maggior parte dei casi coinvolgono il tendine di Achille.[9] I fluorochinoloni, e tra questi la gemifloxacina, possono causare artropatia e osteocondrosi in animali giovani e non ancora completamente sviluppati di diverse specie.[10]
Controindicazioni
modificaLa molecola è controindicata nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo, ad altri fluorchinoloni o molecole chimicamente correlate, oppure ad ogni altro eccipiente contenuto nella formulazione farmaceutica.
Dosi terapeutiche
modificaNei soggetti adulti con riesacerbazione acuta batterica di bpco, così come in quelli affetti da polmonite acquisita in comunità (da moderata a severa), il dosaggio generalmente consigliato è pari a 320 mg al giorno, per un periodo di trattamento variabile da 5 a 7 giorni. Nei soggetti affetti da grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min), il dosaggio deve essere prudenzialmente ridotto a 160 mg ogni 24 ore.
Note
modifica- ^ Allen A, Bygate E, Oliver S, Johnson M, Ward C, Cheon AJ, Choo YS, Kim IC, Pharmacokinetics and tolerability of gemifloxacin (SB-265805) after administration of single oral doses to healthy volunteers, in Antimicrob. Agents Chemother., vol. 44, n. 6, 2000, pp. 1604–8, PMC 89920, PMID 10817716. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ a b Allen A, Bygate E, Vousden M, Oliver S, Johnson M, Ward C, Cheon A, Choo YS, Kim I, Multiple-dose pharmacokinetics and tolerability of gemifloxacin administered orally to healthy volunteers, in Antimicrob. Agents Chemother., vol. 45, n. 2, 2001, pp. 540–5, DOI:10.1128/AAC.45.2.540-545.2001, PMC 90324, PMID 11158752. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ Allen A, Bygate E, Clark D, Lewis A, Pay V, The effect of food on the bioavailability of oral gemifloxacin in healthy volunteers, in Int. J. Antimicrob. Agents, vol. 16, n. 1, 2000, pp. 45–50, DOI:10.1016/S0924-8579(00)00181-3, PMID 11185412. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ Léophonte P, File T, Feldman C, Gemifloxacin once daily for 7 days compared to amoxicillin/clavulanic acid thrice daily for 10 days for the treatment of community-acquired pneumonia of suspected pneumococcal origin, in Respir Med, vol. 98, n. 8, 2004, pp. 708–20, PMID 15303634.
- ^ Sethi S, Fogarty C, Fulambarker A, A randomized, double-blind study comparing 5 days oral gemifloxacin with 7 days oral levofloxacin in patients with acute exacerbation of chronic bronchitis, in Respir Med, vol. 98, n. 8, 2004, pp. 697–707, PMID 15303633.
- ^ File TM, Mandell LA, Tillotson G, Kostov K, Georgiev O, Gemifloxacin once daily for 5 days versus 7 days for the treatment of community-acquired pneumonia: a randomized, multicentre, double-blind study, in J. Antimicrob. Chemother., vol. 60, n. 1, 2007, pp. 112–20, DOI:10.1093/jac/dkm119, PMID 17537866. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ Ball P, Mandell L, Patou G, Dankner W, Tillotson G, A new respiratory fluoroquinolone, oral gemifloxacin: a safety profile in context, in Int. J. Antimicrob. Agents, vol. 23, n. 5, 2004, pp. 421–9, DOI:10.1016/j.ijantimicag.2004.02.014, PMID 15120718. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ Bhavnani SM, Andes DR, Gemifloxacin for the treatment of respiratory tract infections: in vitro susceptibility, pharmacokinetics and pharmacodynamics, clinical efficacy, and safety, in Pharmacotherapy, vol. 25, n. 5, 2005, pp. 717–40, PMID 15899734. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ Stahlmann R, Lode H, Safety considerations of fluoroquinolones in the elderly: an update, in Drugs Aging, vol. 27, n. 3, 2010, pp. 193–209, DOI:10.2165/11531490-000000000-00000, PMID 20210367. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ Hooper DC, Wolfson JS, Fluoroquinolone antimicrobial agents, in N. Engl. J. Med., vol. 324, n. 6, 1991, pp. 384–94, DOI:10.1056/NEJM199102073240606, PMID 1987461. URL consultato il 12 gennaio 2015.
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