Generazione silenziosa
Nella cultura anglosassone, la Generazione silenziosa (Silent Generation) è la coorte demografica che segue la Greatest Generation e precede i baby boomer. Comprende gli individui nati tra il 1928 e il 1945[1][2][3][4][5][6][7][8].
Demografia
modificaLa coorte "silenziosa" corrisponde a un decremento demografico importante in Italia, in parallelo alla seconda guerra mondiale. Anche negli Stati Uniti la generazione era relativamente esigua, perché l'insicurezza finanziaria degli anni '30 e la guerra all'inizio degli anni '40 causarono un minor numero di nascite[9].
Terminologia
modificaNon è chiaro da dove provenga il termine, anche se esso ha probabilmente un'origine nordamericana. Come giovani adulti durante il maccartismo, molti membri della Silent Generation sentivano probabilmente che era pericoloso parlare in pubblico[10]. La rivista Time ha usato per la prima volta il termine "Silent Generation" in un articolo del 5 novembre 1951 intitolato "The Younger Generation", anche se il termine sembra precedere la pubblicazione[11][9][12]. Il nome è stato originariamente applicato negli Stati Uniti e in Canada, ma è stato poi riferito anche agli individui nati in Europa occidentale, Australia, Nuova Zelanda e Sud America. Il termine include anche la maggior parte di coloro che hanno combattuto durante la guerra di Corea.
Ideologia dominante
modificaGli appartenenti alla generazione silenziosa sono noti per aver formato la guida del movimento per i diritti civili e per aver fatto parte, durante la contestazione giovanile degli anni Sessanta, della "maggioranza silenziosa"[13].
«L'arte, la musica, la moda e tante altre espressioni della creatività subiscono l'influsso del dominatore di turno e passano con regolarità da fasi "lisce" a fasi "gassate". Sale e scende la gonna delle donne e, con essa, sale e scende la temperatura delle generazioni che si susseguono. Prendiamo come esempio il nostro secolo: a una generazione calda, come quella fascista, ne subentra una fredda, silenziosa e lavoratrice: quella della ricostruzione a cui mi onoro di appartenere. Nemmeno il tempo di riposarci ed ecco venir fuori i ragazzi del '68: una generazione che è poco definire bollente! Oggi abbiamo quella del riflusso. Temo la prossima. Che Dio ce la mandi buona!"»
Note
modifica- ^ (EN) More work, more sleep: New study offers glimpse of daily life as a millennial, su washingtonpost.com, 28 ottobre 2019. URL consultato il 22 dicembre 2019.
- ^ (EN) From the silent generation to 'snowflakes': why you need friends of all ages, su theguardian.com, 18 ottobre 2019. URL consultato il 22 dicembre 2019.
- ^ (EN) More bad news for the survival of the Republican Party, su washingtonpost.com, 18 ottobre 2019. URL consultato il 22 dicembre 2019.
- ^ (EN) The Disappearing of Generation X, su rasmussenreports.com, 9 febbraio 2019. URL consultato il 22 dicembre 2019.
- ^ (EN) Is It Time to 'Pass the Torch?' The Generational Dilemma of the 2020 Democratic Primary, su time.com, 30 luglio 2019. URL consultato il 22 dicembre 2019.
- ^ (EN) Millennials and Generation Z Have a Big Problem With Traditional Health Care in the U.S., su fortune.com, 13 febbraio 2019. URL consultato il 22 dicembre 2019.
- ^ (EN) Generation X Alone in Fully Recovering From Great Recession, su usnews.com, 24 luglio 2019. URL consultato il 22 dicembre 2019.
- ^ (EN) Young Republicans trending more liberal than older conservatives: Poll, su washingtonexaminer.com, 17 gennaio 2019. URL consultato il 22 dicembre 2019.
- ^ a b (EN) The Silent Generation, "The Lucky Few" (Part 3 of 7), Forbes, 30 luglio 2014. URL consultato il 21 ottobre 2014.
- ^ (EN) Rodney P. Carlisle, Handbook to Life in America, vol. 8, Infobase Publishing, 2009, p. 22.
- ^ (EN) People: The Younger Generation, in Time, 5 novembre 1951 (archiviato il 2 gennaio 2016).
- ^ (EN) The Silent Generation: Definition, Characteristics & Facts, su education-portal.com. URL consultato il 21 ottobre 2014.
- ^ (EN) Dan McLaughlin, Closing The Book On The Silent Generation, su nationalreview.com, National Review, 16 febbraio 2016. URL consultato il 15 aprile 2018.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Jeff Wallenfeldt, Silent Generation, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.