Gennaeodryas placens
La balia neoguineana ventregiallo (Gennaeodryas placens (E. P. Ramsay, 1879)), unica specie del genere Gennaeodryas Mathews, 1920, è un uccello della famiglia dei Petroicidi originario della Nuova Guinea[2].
Balia neoguineana ventregiallo | |
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Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Petroicoidea |
Famiglia | Petroicidae |
Genere | Gennaeodryas Mathews, 1920 |
Specie | G. placens |
Nomenclatura binomiale | |
Gennaeodryas placens (E. P. Ramsay, 1879) | |
Sinonimi | |
Poecilodryas placens |
Tassonomia
modificaLa balia neoguineana ventregiallo venne descritta dallo zoologo australiano Edward Pierson Ramsay nel 1879 a partire da un esemplare raccolto nella Nuova Guinea sud-orientale, coniando per essa il nome scientifico Eopsaltria placens[3]. In seguito la specie venne posta nel genere Poecilodryas[4], ma è stata recentemente riclassificata, a seguito di uno studio di filogenesi molecolare, nel genere Gennaeodryas[5][2], che era già stato introdotto dall'ornitologo australiano Gregory Mathews nel 1920[6]. Il nome del genere combina i termini greci gennaios, «nobile», e dryad, «ninfa degli alberi»[7]. L'epiteto specifico placens è di origine latina e significa «affascinante» o «piacevole»[8].
Distribuzione e habitat
modificaOccupa un areale piuttosto frammentato, specialmente sui monti della zona centrale dell'isola; sembra essere maggiormente numerosa nella Provincia Centrale e nella Provincia del Golfo, ma è stata avvistata anche sull'isola di Batanta, presso le coste occidentali della Nuova Guinea. Vive nelle foreste pluviali, tra i 100 e i 1450 m di quota, ma è più numerosa a quote inferiori.
Note
modifica- ^ (EN) BirdLife International 2009, Gennaeodryas placens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Petroicidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 7 maggio 2014.
- ^ Edward Pierson Ramsay, Contributions to the zoology of New Guinea. Parts I and II, in Proceedings of the Linnean Society of New South Wales, vol. 3, 1879, p. 272, DOI:10.5962/bhl.part.22241.
- ^ Ernst Mayr e G. William Cottrell (a cura di), Check-list of Birds of the World, Volume 11, Cambridge, Massachusetts, Museum of Comparative Zoology, 1986, p. 576.
- ^ L. Christidis, M. Irestedt, D. Rowe, W. E. Boles e J. A. Norman, Mitochondrial and nuclear DNA phylogenies reveal a complex evolutionary history in the Australasian robins (Passeriformes: Petroicidae), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 61, n. 3, 2011, pp. 726-738, DOI:10.1016/j.ympev.2011.08.014, PMID 21867765.
- ^ Gregory Mathews, Birds of Australia, vol. 8, Londra, Witherby, 1920, p. 186.
- ^ J. A. Jobling, Gennaeodryas, su J. del Hoyo, A. Elliott, J. Sargatal, D. A. Christie e E. de Juana (a cura di), Handbook of the Birds of the World Alive: Key to Scientific Names in Ornithology, Lynx Edicions, 2019. URL consultato il 17 giugno 2019.
- ^ J. A. Jobling, placens-placentis, su J. del Hoyo, A. Elliott, J. Sargatal, D. A. Christie e E. de Juana (a cura di), Handbook of the Birds of the World Alive: Key to Scientific Names in Ornithology, Lynx Edicions, 2019. URL consultato il 17 giugno 2019.
Bibliografia
modifica- Del Hoyo, J.; Elliot, A. & Christie D. (editors). (2007). Handbook of the Birds of the World. Volume 12: Picathartes to Tits and Chickadees. Lynx Edicions. ISBN 978-84-96553-42-2
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Poecilodryas placens
- Wikispecies contiene informazioni su Poecilodryas placens
Collegamenti esterni
modifica- Gennaeodryas placens, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
- (EN) ITIS Standard Report Page: Poecilodryas placens, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 6 giugno 2012.