Gennaro Vecchione
Gennaro Vecchione (Roma, 1959) è un generale, funzionario e prefetto italiano, dal 10 dicembre 2018 al 14 maggio 2021 Direttore Generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.
Gennaro Vecchione | |
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Nascita | Roma, 1959 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Corpo | Guardia di Finanza |
Specialità | Polizia Tributaria Antimafia Intelligence |
Unità | Nucleo Regionale di Polizia Tributaria di Milano Ufficiale Addetto all'Ufficio Operazioni del Comando Generale |
Anni di servizio | 1973 - in servizio |
Grado | Generale di Divisione |
Comandante di | Compagnia di Ferrara Nucleo Provinciale di Polizia Tributaria di Ferrara |
Decorazioni | |
Studi militari | Scuola militare "Nunziatella" Accademia della Guardia di Finanza |
Pubblicazioni | Gennaro Vecchione e Massimo Rossi, La tutela del patrimonio archeologico nazionale, Gangemi Editore, 20 luglio 2006, ISBN 9788849209549. |
Altre cariche | Direttore della Scuola di perfezionamento per le forze di polizia Prefetto direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Storia
modificaNasce a Roma nel 1959, e dal 1973 al 1978 è allievo della Scuola militare "Nunziatella" conseguendo il diploma di maturità scientifica ed entrando presso l'Accademia della Guardia di Finanza dalla quale uscirà nel 1981 laureandosi in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano.
Dal 1982 al 1985 è comandante di Drappello presso il nucleo regionale di polizia tributaria di Milano e nel 1986 trasferito presso Ferrara assume prima l'incarico di comandante di compagnia e poi nel 1987 quello di comandante del nucleo provinciale di polizia tributaria.
A fine 1987 viene trasferito presso l'accademia della Guardia di Finanza, in qualità di comandante di corso ufficiali, ove permarrà sino al 1990.
Dal 1990 al 1992 è comandante di sezione per la lotta al crimine organizzato del Gruppo d'investigazione sulla criminalità organizzata e dal 1992 al 1994 viene designato come ufficiale addetto all'ufficio operazioni.
Dal 1994 al 1996 frequenta il 23° corso della Scuola di Polizia Tributaria, ed in seguito a quest'ultimo fino al 1998 viene designato come capo ufficio operazioni.
Dal 1998 al 2003 è comandante provinciale di Treviso, e rientrato a Roma per assumere il comando del nucleo speciale servizi extratributari ove rimarrà fino al 2004, consegue la laurea in scienze della sicurezza economico-finanziaria presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Nel 2004 assume il comando del gruppo antitrust, lavori pubblici ed energia, conseguendo altresì presso l'Università degli Studi di Trieste la laurea in scienze politiche, nello stesso anno assume anche il comando del nucleo speciale entrate dove permarrà fino al 2007.
Dal 2007 al 2008 è comandante del nucleo speciale funzione pubblica e privacy e dal 2008 al 2011 è Comandante del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi all’U.E. presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ricoprendo anche l'incarico di membro permanente del Comitato nazionale per la lotta alle frodi comunitarie, del CO.CO.L.A.F. e dell'OAFCN, e del Gruppo Antifrode del Consiglio dell'Unione Europea.[1]
Dal 2011 al 2013 è comandante della legione allievi della Guardia di Finanza e dal 2013 al 2015 è comandante del comando unità speciali della Guardia di Finanza, ed altresì per il 2015 è comandante in sede vacante del comando tutela economia e finanza[2].[3]
Dal 2017 al 2018 è stato direttore della Scuola di perfezionamento per le forze di polizia[4][5] e dal 2018 al 2021 viene nominato da Giuseppe Conte, Prefetto Direttore Generale[6] del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza[7][8][9][10].[11]
Inoltre ha tenuto numero convegni presso università italiane.[12][13][14][15]
Pubblicazioni
modificaGennaro Vecchione e Massimo Rossi, La tutela del patrimonio archeologico nazionale, Gangemi Editore, 20 luglio 2006, ISBN 9788849209549.
Onorificenze
modifica— 18 dicembre 2018 [16]
— dal 27 dicembre 2009 al 17 dicembre 2018 [17]
— dal 2 giugno 2005 al 26 dicembre 2009 [17]
— dal 27 dicembre 2001 al 1º giugno 2005 [17]
Note
modifica- ^ Dipartimento per gli Affari Europei, relazione cardiff (PDF), su affarieuropei.gov.it, 8 ottobre 2020. URL consultato il 6 ottobre 2024.
- ^ Provincia autonoma di Trento, Europass Curriculum Vitae (DOC), su ufficiostampa.provincia.tn.it.
- ^ Curriculum Vitae (PDF), su roma.federmanager.it, 1º aprile 2017. URL consultato il 6 ottobre 2024.
- ^ Polizia di Stato, CURRICULUM VITAE Dati Anagrafici (PDF), su poliziadistato.it.
- ^ Scuola di perfezionamento per le forze di polizia, Albo dei Direttori, su scuolainterforze.interno.gov.it.
- ^ Presidenza della Repubblica Italiana, D.P.R. 03/01/2019, su quirinale.it, 3 gennaio 2019. URL consultato il 6 ottobre 2024.
- ^ Treviso, il generale della Finanza Vecchione a capo dei servizi segreti, in La Tribuna, Treviso, 22 novembre 2018. URL consultato il 6 ottobre 2024.
- ^ Sistema d'informazione per la sicurezza della Repubblica, Albo Direttori Generali DIS, su sicurezzanazionale.gov.it.
- ^ Gennaro Vecchione, su 5gitaly.eu.
- ^ Servizi, Conte la spunta su Gennaro Vecchione: via libera alla proroga al Dis, in Affari Italiani, 25 novembre 2020. URL consultato il 6 ottobre 2024.
- ^ Polizia di Stato, Curriculum Vitae (PDF), su poliziadistato.it.
- ^ Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", Giovedì 18 a Uniurb il generale Gennaro Vecchione, su uniurb.it, 17 giugno 2015. URL consultato il 6 ottobre 2024.
- ^ Guardia di Finanza, ONE STOP SHOP «LA TUTELA DEI PRODOTTI DELL’INGEGNO» (PDF), su siac.gdf.it, 20 marzo 2017. URL consultato il 6 ottobre 2024.
- ^ La lectio magistralis di Gennaro Vecchione, direttore del Dis, alla Link University., in Formiche, 16 marzo 2019. URL consultato il 6 ottobre 2024.
- ^ Università degli Studi di Bologna, Gennaro Vecchione ospite di Bologna Business School, su bbs.unibo.it, 25 novembre 2019. URL consultato il 6 ottobre 2024.
- ^ Presidenza della Repubblica Italiana, Vecchione Gen. Div. Gennaro, su quirinale.it, 18 dicembre 2018. URL consultato il 4 ottobre 2024.
- ^ a b c Presidenza della Repubblica Italiana, Vecchione Gen. Brig. Gennaro, su quirinale.it, 27 dicembre 2001. URL consultato il 4 ottobre 2024.