Gerardo Astorino
Gerardo Astorino (... – 1º novembre ...; fl. XVII secolo) è stato un pittore e architetto italiano. Appartenente all'Ordine domenicano, è stato attivo a Palermo fino al 1665.
Biografia
modificaCompagno di Pietro Novelli in pittura, si segnala a partire dal terzo decennio del XVII secolo, per la poliedrica attività di frescante, incisore, decoratore e infine architetto. Tra i suoi committenti figurano le maggiori istituzioni religiose cittadine, l'alta aristocrazia locale e i Viceré spagnoli, nonché alcune delle importanti comunità forestiere residenti nella capitale siciliana.[1]
Fu anche progettista di apparati decorativi effimeri per le feste cittadine. Suoi, tra gli altri, i disegni per le Feste di Santa Rosalia del 1625 e ancora del 1660.[1]
Nel 1627 esegue per l'aristocratica Giovanna Branciforte un paramento da camera di raso dipinto con figure mitologiche, oggi perduto[2].
Nel 1636, per la Cappella di Sant'Eulalia, nella chiesa omonima, di proprietà della "Nazione catalana", dipinge la tela con Il Martirio di Sant'Eulalia.[1][3][4] La tela è stata restaurata nel 2009 ed è oggi esposta presso la Galleria Regionale della Sicilia a Palazzo Abatellis.
Nel 1637, insieme a Pietro Novelli, Vincenzo La Barbera e Giuseppe Costantino è chiamato a dipingere le sale del duca di Montalto nel Palazzo dei Normanni. Suo l'affresco de La seduta del Parlamento siciliano.[5][6]
Nel 1663 realizza assieme a Pietro Novelli, la decorazione a fresco delle volte della chiesa di San Francesco d'Assisi.[7][1] Ne sopravvive solo qualche brano. L'affresco raffigurante San Francesco con i Santi Angelo da Licata e Domenico di Guzman, riportato su tela, è oggi collocato sulla controfacciata della chiesa.
Nello stesso anno figura in qualità di architetto nei lavori di ripristino della chiesa di Sant'Agostino, resisi necessari in seguito ad un incendio.
Opere
modifica- 1646, Madonna di Monserrato, olio su tela, opera autografa documentata nella chiesa della Madonna di Monserrato dei «Benedettini di Spagna» di Palermo.[1]
- 1646, Madonna di Monserrato o Vergine fra angeli, olio su tela, opera autografa documentata nella Cappella della Madonna di Monserrato[8] della chiesa di Sant'Eulalia dei Catalani di Palermo.[1] Opera oggi custodita presso il Museo Diocesano di Palermo.[9]
- XVII secolo, San Sebastiano, olio su tela, opera documentata nella chiesa della Nunziata delli Spersi al Conservatorio di via Squarcialupo di Palermo.[1][10][11]
- XVII secolo, Estasi di San Francesco, olio su tela, opera custodita nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi di Palermo.[12]
Note
modifica- ^ a b c d e f g Agostino Gallo, pp. 9.
- ^ E. D’AMICO, Appunti per una storia del ricamo palermitano in età barocca. La committenza nobiliare, in Splendori di Sicilia. Arti decorative dal Rinascimento al Barocco, a cura di M.C.Di Natale, Milano 2001, p. 209.
- ^ Pagina 4, Vincenzo Mortillaro, "Guida per Palermo e pei suoi dintorni del barone V. Mortillaro", Palermo, Tipografia del giorn. Letterario, 1836.
- ^ Vincenzo Mortillaro, Guida per Palermo e pei suoi dintorni del barone V. Mortillaro, Tip. del Giorn. letterario, 1836. URL consultato il 26 febbraio 2022.
- ^ Sito ufficiale dell'Assemblea regionale siciliana:Il Palazzo dei Normanni.
- ^ Agostino Gallo, pp. 37.
- ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 50.
- ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 129.
- ^ Cfr. M. Di Natale, Le Confraternite…, Palermo, 1993, pag. 41.
- ^ Pagina 135, Gioacchino Di Marzo, "Delle Belle arti in Sicilia: dal sorgere del secolo XV alla fine del XVI", Volume III, Palermo, Salvatore di Marzo editore, Francesco Lao tipografo, 1862.
- ^ Gioacchino Di Marzo, Delle belle arti in Sicilia, Salvatore di Marzo, 1862. URL consultato il 26 febbraio 2022.
- ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 320.
Bibliografia
modifica- Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo", Volume I, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
- Agostino Gallo, "Elogio storico di Pietro Novelli da Morreale in Sicilia, pittore, architetto e incisore", Terza edizione, Palermo, Reale Stamperia, 1830.
Altri progetti
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