Gervasio di Bazoches
Gervasio di Bazoches (... – Damasco, maggio 1108) fu principe di Galilea dal 1105/1106 fino alla sua morte.
Gervasio di Bazoches | |
---|---|
principe di Galilea | |
In carica | 1105/1106 – 1108 |
Predecessore | Ugo di Saint Omer |
Successore | Tancredi d'Altavilla |
Morte | Damasco, 1108 |
Religione | cattolicesimo |
Nato in una nobile famiglia francese, raggiunse la Terra Santa, dove il re Baldovino I di Gerusalemme lo nominò siniscalco poco dopo il 1100 e lo nominò principe di Galilea nel 1105/1106. Gervase fu catturato durante un'incursione da Toghtigin, atabeg di Damasco, che lo fece giustiziare dopo che Baldovino I si rifiutò di cedere tre città importanti in cambio della liberazione di Gervasio.
Biografia
modificaPrimi anni
modificaIl contemporaneo Guiberto di Nogent descrive Gervasio come un "cavaliere [...] di sangue nobile, del castello di Basilcas a Soissons».[1][2] Alberto di Aquisgrana si riferisce a Gervasio dicendo di lui che fosse «un uomo famoso e molto nobile che nacque nel regno della Francia occidentale».[1] Il fratello di Gervasio, Ugo, era signore di Bazoches-sur-Vesles, un piccolo insediamenti nei pressi di Soissons, ed erano imparentati con i signori di Milly.[1][3] Gervasio era l'advocatus della chiesa di Mont-Notre-Dame prima di recarsi in Terra Santa.[1]
Principe di Galilea
modificaGervasio divenne un membro importante della corte reale nel regno di Gerusalemme.[1][3] Figura tra i testimoni di un documento redatto da Baldovino I di Gerusalemme come Gervasius dapifer (o siniscalco) nel 1104.[1] Dopo che Ugo di Saint Omer, principe di Galilea, perse la vita dopo essere caduto vittima di un'imboscata durante un'incursione compiuta alla fine del 1105 o all'inizio del 1106, il re assegnò la Galilea a Gervasio.[4][5] Nel 1106, i musulmani di Tiro attaccarono la fortezza galilea di Toron mentre Toghtigin, atabeg di Damasco, fece irruzione nella regione di Tiberiade, ma non riuscirono a compiere molti progressi.[5] Baldovino e gli inviati di Toghtigin firmarono un armistizio, ponendo fine temporaneamente alle devastazioni musulmane contro la Galilea.[5]
Toghtigin invase di nuovo la Galilea e catturò Gervasio e i suoi seguaci alle porte di Tiberiade all'inizio del 1108.[5] Egli chiese poi per liberarlo Acri, Haifa e Tiberiade come riscatto da Baldovino, che era disposto a pagare soltanto una grossa somma di denaro, senza rinunciare ad alcuna acquisizione territoriale.[1][5][6] Indignato per la risposta del re, Toghtigin ordinò che Gervasio fosse giustiziato a Damasco a maggio.[1][7] Su ordine di Toghtigin, i suoi soldati legarono Gervasio a un albero e gli scagliarono delle frecce finché non morì.[8][9] I suoi bianchi capelli furono messi su un palo alla testa dell'esercito di Toghtigin, mentre il suo cranio fu convertito in un calice per l'atabeg di Damasco.[5][7][10] Dopo la morte di Gervasio, Baldovino concesse il titolo di principe di Galilea a Tancredi d'Altavilla, che aveva detenuto il principato prima di Ugo di Saint Omer. I funzionari reali amministrarono il principato durante il lustro seguente.[5]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h Murray (2000), p. 201.
- ^ Kostick (2008), p. 173.
- ^ a b Kostick (2008), p. 174.
- ^ Asbridge (2012), p. 127.
- ^ a b c d e f g Runciman (2005), p. 363.
- ^ Friedman (2002), pp. 121-122.
- ^ a b Morton (2016), p. 92.
- ^ Friedman (2002), pp. 119, 121.
- ^ Kostick (2008), p. 75.
- ^ Friedman (2002), pp. 121, 223.
Bibliografia
modifica- (EN) Thomas Asbridge, The Crusades: The War for the Holy Land, Simon and Schuster, 2012, ISBN 978-1-84983-688-3.
- (EN) Conor Kostick, The Social Structure of the First Crusade, BRILL, 2008, ISBN 978-90-04-16665-3.
- (EN) Yvonne Friedman, Encounter Between Enemies: Captivity and Ransom in the Latin Kingdom of Jerusalem, BRILL, 2002, ISBN 90-04-11706-7.
- (EN) Nicholas Morton, Encountering Islam on the First Crusade, Cambridge University Press, 2016, ISBN 978-1-107-15689-0.
- (EN) Alan V. Murray, The Crusader Kingdom of Jerusalem: A Dynastic History, 1099–1125, collana Prosopographica et Genealogica, 2000, ISBN 978-1-9009-3403-9.
- Steven Runciman, Storia delle crociate, traduzione di A. Comba e E. Bianchi, Einaudi, 2005, ISBN 978-88-06-17481-1.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Charles Cawley, JERUSALEM, NOBILITY - Chapter 13. LORDS of TIBERIAS (PRINCES of GALILEE), su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy, maggio 2007. URL consultato il 6 dicembre 2008.